Nuovo titolo sovrano con cedola 5,375%. Il rendimento può salire in questi 2 casi

Stefano Vozza

29 Maggio 2025 - 15:38

Vi sono titoli di Stato lunghi dai rendimenti ancora generosi mentre i tassi ufficiali di riferimento continuano a scendere

Nuovo titolo sovrano con cedola 5,375%. Il rendimento può salire in questi 2 casi

Sono giorni in cui da noi va di scena, rubando l’attenzione, il nuovo BTP Italia per chi intende proteggere i risparmi dal costo della vita. Il bond rivaluta ogni 6 mesi il capitale all’inflazione di periodo, in più prevede un premio fedeltà finale dell’1% lordo. Lunedì, invece, il Tesoro ha svelato il tasso cedolare minimo pari all’1,85%, da confermare o ritoccare venerdì 30.
Tra le emissioni sovrane della settimana scorsa, invece, non è passata inosservata quella curata dal DMO, il Debt Management Office. L’agenzia esecutiva del Governo inglese che ne gestisce il relativo debito pubblico ha emesso un Gilt trentennale. Presentiamo questo nuovo titolo sovrano con cedola 5,375% e rendimento che potrebbe salire in 2 casi particolare.

L’obbligazione sovrana inglese con scadenza nel 2055

Martedì 20 maggio il Regno Unito ha emesso un Gilt a 30 anni per 4 mld di £ (sterline). Questo trentennale ha data scadenza 31 gennaio 2056 e matricola ISIN identificativa GB00BT7J0241. Gli operatori che si sono occupati del collocamento sono stati Goldman Sachs International Bank, Deutsche Bank, Banco Santander, BNP Paribas e BofA Securities. La domanda del bond è stata quasi 20 volte l’ammontare offerto (domanda per oltre 70 mld di sterline), a dimostrazione del forte appeal del mercato verso il titolo.
La cedola nominale annua è infatti del 5.375%, mentre il prezzo finale di vendita è stato pari al 99.56% del valore nominale. Il altri termini il prezzo di re-offer è stato del 99,566, al di sotto del valore di rimborso finale e a beneficio del ritorno effettivo a scadenza. L’obbligazione ha due date di stacco cedola semestrale, di cui la prima arriverà il prossimo 31/07 e l’altra alla stesa data di gennaio ’26 e poi così via fino a naturale scadenza.

Rendimenti a confronto sui titoli sovrani a 30 anni

Ai prezzi di aggiudicazione, quindi, il rendimento effettivo a scadenza è già salito al 5,4047%. Volgendo lo sguardo all’intero investimento, si tratta di un ritorno lordo complessivo di circa il 162% in 3 decenni, non male.
Giusto per avere dei termini di raffronto vediamo quanto rendono altre obbligazioni similari come emittente e durata residua ma non nella valuta di denominazione.
Il BTP Fx 4.3% Oct54 al momento prezza 99,30 centesimi, per un effettivo a scadenza del 4,43% e una duration modificata del 16,04. Si tratta di un scarto di quasi l’1% per una differenza complessiva che sfiora il 30%.
In Francia, invece, l’OAT Tf4% Ap55 prezza a 101 per un effettivo a scadenza del 3,98% e una duration modificata del 17,2.
Tra i bond delle grandi economie, solo il T-bond Usa Fx 4.625% May54, in dollari statunitensi, offre più del 5% effettivo a scadenza (5,08). L’obbligazione prezza 94,6 mentre la duration è in area 15.

Nuovo titolo sovrano con cedola 5,375% e rendimento che potrebbe salire in 2 casi

Il Gilt potrebbe rappresentare un’opzione di diversificazione del portafoglio per chi ha ottiche di lungo termine e buona propensione al rischio. Il titolo in questione, infatti, parte da un rating doppia A e una base robusta (cedola e rendimento) a cui potrebbero aggiungersi extra gioie in corso d’opera.
La prima potrebbe derivare dal possibile apprezzamento dei corsi da qui agli anni a venire data l’elevata duration del prodotto. I tassi d’interesse della Bank of England sono ancora alti e al 4,25%, e prima o poi il costo del denaro scenderà anche Oltremanica. Certo, potrebbero ulteriormente inasprirsi le tensioni sui titoli inglesi e assistere così a un’ulteriore discesa delle quotazioni.
Poi vanno fatte le valutazioni sul cambio euro sterlina, dato che per l’investitore nazionale è un prodotto in valuta estera. Se da qui a scadenza o alla data di rivendita del Gilt la moneta di Sua Maestà dovesse rafforzarsi sull’euro, ecco servito il guadagno da cambio a beneficio del ritorno effettivo. Varrebbe invece il contrario a trend valutari invertiti.
In sostanza, laddove si riuscissero a combinare più elementi il bond potrebbe donare soddisfazioni oltre al flusso cedolare, ma a patto di comprendere fino in fondo tutti i rischi nascosti.

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