Nuovo stadio Roma: il Comune avrebbe chiesto altri trenta giorni di tempo per presentare la variante urbanistica necessaria per l’ok al progetto. Necessità tecniche oppure è solo un bluff?
Nuovo stadio Roma tutto rimandato di 30 giorni. Quella del 31 gennaio doveva essere la giornata cruciale, ma il Comune sembrerebbe essere intenzionato a prendersi un altro mese di tempo per decidere.
Continua così la telenovela del nuovo stadio della Roma, con la faccenda che ormai è diventata totalmente una questione politica. La riunione odierna della conferenza dei servizi doveva essere la data ultima per presentare la variante urbanistica necessaria al via libera, ma così non è stato.
Dopo essere riusciti ad approvare il bilancio comunale, la Giunta Raggi doveva compiere anche quest’altra maratona e presentare in tempo la variante urbanistica. Invece i grillini vogliono prendersi un altro mese di tempo per decidere.
Questa proposta di rinvio può essere sia positiva che negativa per l’esito dell’iter del nuovo stadio della Roma. Si potrebbe trattare di giorni in più necessari per delineare al meglio il progetto, oppure solo un cercare di prendere tempo prima di cestinare il tutto.
Nuovo stadio Roma, che significa il rinvio?
Virginia Raggi vuole ancora altro tempo. Come facilmente ipotizzabile, alla conferenza dei servizi del 31 gennaio non è stata presentata nessuna variante urbanistica. Il Comune però avrebbe chiesto altri trenta giorni di tempo, come il regolamento comunque prevede.
La Regione, che da tempo ha dato il suo via libera al progetto, non dovrebbe opporsi alla richiesta di sospensione di trenta giorni dei lavori. Il Governatore Zingaretti sa bene che puntare i piedi potrebbe fornire al Movimento 5 Stelle un forte alibi se il progetto per il nuovo stadio della Roma non dovesse andare in porto.
Se la richiesta del Comune di prorogare la presentazione della variante urbanistica di trenta giorni dovesse essere accolta, allora ecco che le speranze dei tifosi giallorossi di vedere nascere il nuovo stadio della Roma potrebbero ancora essere in piedi.
Il problema è se la Giunta Raggi è veramente convinta o meno di realizzare il nuovo stadio della Roma. Il discorso qui si fa più complicato, con la partita che diventa totalmente una questione politica.
Nuovo stadio Roma, la Raggi costretta a cedere?
Il grande sponsor nel Movimento 5 Stelle per il nuovo stadio della Roma è la sindaca Virginia Raggi. Il problema è che il progetto presentato dalla società giallorossa e licenziato dalla Regione è fortemente lacunoso e problematico.
Così come è stato presentato il progetto non può essere approvato per i grillini. Bisogna perlomeno diminuire le cubature e rivedere alcuni collegamenti strutturali necessari per permettere ai tifosi di raggiungere lo stadio.
Il Comune quindi deve presentare una variante urbanistica sulla quale poi confrontarsi con le altre parti in causa. Il problema è riguardo chi di fatto deve realizzare questa variante, ovvero l’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini che è da sempre contrario al nuovo stadio per come è stato ideato.
Poco dopo Natale però la Raggi sembrava essere riuscita a convincere Berdini, che a malincuore era pronto a preparare la variante urbanistica. Poi però il Comune ci ripensa sul nuovo stadio, frenando nuovamente.
Il 31 gennaio era il termine ultime per la presentazione della variante, ma con la proroga il Comune avrà altri trenta giorni di tempo per realizzarla e presentarla. Ma cosa è cambiato in questo lasso di tempo?
Le disavventure giudiziarie di Virginia Raggi hanno indebolito di molto la posizione della sindaca, con Berdini e i puristi del Movimento che quindi potrebbero esser tornati a far sentire la propria voce.
Una questione quindi di rapporti di forza all’interno del Movimento 5 Stelle romano, con il nuovo stadio della Roma terreno ideale per entrambe le anime pentastellate per mostrare i muscoli.
Le cose quindi sono due: la Giunta Raggi necessita di altro tempo tecnico per preparare la variante oppure il rinvio è solo l’anticamera di un no definitivo. Per il nuovo stadio Roma quindi la partita è ancora aperta ma sempre più in salita.
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