Il primo sondaggio spinge American Party fino a un potenziale 40%: Elon Musk non è eleggibile presidente, ma il suo partito potrebbe competere alle elezioni e diventare un incubo per Donald Trump.
Sondaggi nuovo partito Musk, c’è grande fermento politico Oltreoceano ora che la spaccatura tra l’uomo più ricco al mondo e il presidente degli Stati Uniti sembrerebbe essere insanabile.
La storia è ben nota. Elon Musk dopo aver finanziato lautamente la campagna elettorale di Donald Trump è stato messo a capo del DOGE una volta che il tycoon è tornato alla Casa Bianca; il magnate però ha lasciato l’amministrazione a maggio non senza polemiche, per poi annunciare la creazione di un nuovo partito politico - da lui chiamato - America Party - dopo aver rivelato la sua ferma opposizione al One Big Beautiful Bill Act del presidente, la grande riforma fiscale approvata a stretta maggioranza dalla Camera nei giorni scorsi.
Nel mezzo ci sono stati pesantissimi scambi d’accuse tra i due, con Musk che ha criticato con veemenza la riforma incalzando poi Trump sul caso Epstein, mentre il presidente ha risposto minacciando ritorsioni economiche nei confronti delle aziende dell’imprenditore.
In questo scenario, un sondaggio condotto da Quantus Insights tra il 30 giugno e il 2 luglio su 1.000 elettori registrati ha provato a pesare l’impatto politico del partito di Musk sullo scenario americano, con il risultato che appare sorprendente.
Il sondaggio sul nuovo partito di Musk
Stando al sondaggio condotto da Quantus Insights il 40% degli elettori - inclusi molti repubblicani - prenderebbe in considerazione l’idea di sostenere il partito di Musk rispetto ai tradizionali candidati del Gop o dei Democratici.
Nel dettaglio per il sondaggio - che avrebbe un margine di errore del 3% - il 14% degli elettori ha dichiarato che sarebbe “molto probabile” sostenere o votare per il partito di Musk, mentre il 26% ha affermato che sarebbe “abbastanza probabile”; un altro 38% infine ha affermato che non sarebbe probabile sostenerlo, con il restante 22% che è rimasto indeciso.
L’American Party di Elon Musk farebbe breccia soprattutto tra gli uomini repubblicani e tra gli indipendenti, ma se la veramente dovesse avere una base potenziale del 40% allora potrebbe sconvolgere la politica a stelle e strisce.
Quello che sembrerebbe emergere infatti è una sostanziale insoddisfazione da parte dell’elettorato americano verso i due partiti tradizionali, un sentimento questo che in Europa ha spianato la strada a nuovi partiti e forze antisistema come il Movimento 5 Stelle in Italia, Reform UK nel Regno Unito e AfD in Germania.
Musk può diventare presidente degli Stati Uniti?
Occorre chiarire quest’aspetto. Elon Musk non può diventare presidente degli Stati Uniti, almeno secondo la Costituzione americana attuale. Il magnate infatti è nato in Sudafrica - a Pretoria - e quindi non è un “natural born citizen” anche se è stato naturalizzato americano.
Potrebbe diventare presidente solo se ci fosse un emendamento costituzionale, il che è estremamente difficile e raro: occorrerebbe l’approvazione di 2/3 del Congresso e la ratifica da parte di 3/4 degli Stati (38 su 50).
Elon Musk però potrebbe essere l’anima dell’American Party che potrebbe puntare su altri candidati, con la recente campagna elettorale che ha dimostrato quanto sia forte la sua influenza politica.
I rischi per Trump
Anche se il sondaggio appare roseo per Elon Musk, il suo American Party difficilmente potrebbe vincere le elezioni anche se in politica la storia recente ci ha dimostrato come non si possa dare nulla per scontato.
Tra poco più di un anno - a novembre 2026 - negli Stati Uniti ci saranno le midterm election, il voto di metà mandato dove si andranno a rinnovare buona parte dei seggi della Camera e del Senato.
In entrambi i rami del Congresso i Repubblicani hanno una maggioranza risicata e, in caso di debacle, per Donald Trump diventerebbe molto difficile concludere gli ultimi due anni del suo secondo mandato presidenziale.
Secondo diversi analisti d’Oltreoceano, l’American Party ha il potenziale per rivoluzionare la politica prima delle elezioni di medio termine, anche se è improbabile che riesca a sfondare.
Resta da capire poi se Elon Musk abbia la capacità - e la volontà - di organizzare un partito a pieno titolo in tempo per prendere parte alle midterm election: fare politica porta via tanto tempo e non basta twittare qualche post.
Come detto Musk non può candidarsi alla presidenza, ma può sostenere candidati di terze parti che possono candidarsi in ogni Stato se hanno abbastanza firme a sostegno della loro candidatura.
Se questo dovesse realizzarsi il partito di Musk potrebbe togliere voti preziosi a Trump che così rischierebbe seriamente, tra un anno, di non avere più una maggioranza al Congresso.
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