Le nuove tessere sanitarie non avranno il microchip: non è un difetto di fabbrica. Ecco a cosa serve e perché non bisogna buttare
I cittadini in attesa di ricevere la Tessera sanitaria potrebbero vedersi recapitata una versione senza microchip. Non è un difetto di fabbrica, ma solo della nuova Carta dei servizi semplificata ed emessa direttamente dal Ministero delle Finanze.
Ogni anno sono circa 10 milioni i cittadini che devono effettuare il rinnovo o acquistare la Tessera sanitaria, documento che oltre a certificare l’iscrizione al servizio sanitario nazionale, fornisce informazioni fondamentali quali nome e cognome del cittadino, codice fiscale e data e luogo di nascita. Negli anni la tessera è diventata un documento imprescindibile, impossibile da dimenticare a casa, in quanto necessaria per gestire pratiche per l’ identificazione e autenticazione online e molto altro.
Tutto cambia però con la versione semplificata. Con il nuovo modello si potrà accedere solo ad alcuni dei servizi disponibili oggi con la vecchia tessera, ragion per cui è bene non gettarla anche se scaduta. A tutto questo però c’è una spiegazione più che logica fornita da parte dello stesso Ministero dell’Economia in una nota ufficiale. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
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Nuova tessera sanitaria, ecco perché non ha il microchip
Si potrebbe rimanere stupiti dalla scoperta che la produzione di una nuova tessera sanitaria senza microchip è frutto di tensioni geopolitiche. Come spiegato anche dalla nota del ministero dell’Economia e delle Finanze, la nuova tessera sanitaria nasce per far fronte alla “possibile carenza di materiali per la produzione dei microchip, dovuta alla grave crisi internazionale”.
Infatti, se con la guerra russo-ucraina si può andar contro alla carenza di palladio e neon, componenti indispensabili per creare chip magnetici, prodotti dalle industrie di semiconduttori, dall’altra l’aumento delle tensioni in Oriente tra Cina e Taiwan, e di conseguenza gli Stati Uniti, ha peggiorato la situazione. Pechino ha infatti imposto un embargo alle forniture di materie prime a Taipei, che detiene il 92% della produzione di semiconduttori avanzati, fondamentali per realizzare auto, smartphone, pc, ma anche strumenti militari e medici.
Nuova tessera sanitaria: perché non bisogna buttare quella vecchia
La mancanza del microchip alle nuove tessere sanitarie compromette l’efficienza di un documento ormai diventato indispensabili per milioni di cittadini. Infatti, con la nuova tessera sanitaria non si potrà accedere ai servizi digitali sui portali istituzionali della Pubblica Amministrazione per i quali è previsto l’accesso con tessera sanitaria.
Per questo motivo anche se scaduta è bene non buttare via la vecchia tessera sanitaria; infatti, come spiegato dalla nota del Ministero, sarà possibile utilizzare fino al 31 dicembre 2023 il vecchio documento con chip, anche se riporta sul fronte una data di validità scaduta.
Per questo è bene ricordarsi di estenderne fino alla fine del 2023 la durata del certificato di autenticazione della tessera prima che scada. Operazione che potrà essere eseguita solo al sito www.sistemats.it
Nuova tessera sanitaria: a cosa serve
La nuova tessera sanitaria, benché senza microchip, continuerà a essere necessaria per le altre funzioni del documento. Infatti, la nuova tessera servirà come codice fiscale e certificato dei propri dati primari, come l’iscrizione al servizio sanitario nazionale, necessario per prenotare visite mediche esami e ritirare farmaci.
Nuova tessera sanitaria, quando e come richiederla
Guardando alle novità della nuova tessera sanitaria è naturale che tutti desiderino rimanere con il documento attuale con microchip, piuttosto che ritrovarsi nel portafogli la nuova tessera e quella vecchia da utilizzare una o l’altra a seconda degli scopi.
In realtà non è obbligatorio adottare la nuova tessera, il nuovo modello sarà necessaria solo nei seguenti casi:
- per chi ha la tessera sanitaria in scadenza;
- per chi ha smarrito la tessera;
- per chi possiede una tessera deteriorata;
- in caso la tessera sia stata rubata.
Nel primo caso sarà compito dell’ Agenzia delle Entrare inviare in automatico la nuova tessera, circa due mesi prima della scadenza, presso l’indirizzo di residenza. Nei restanti casi il cittadino potrà richiederne una nuova on-line, utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
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