I non vaccinati? “Portatori di varianti”, dicono gli esperti

Marco Ciotola

04/07/2021

07/07/2021 - 17:28

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I non vaccinati rappresentano i più pericolosi “portatori di varianti” secondo diversi specialisti in malattie infettive. Il quadro

I non vaccinati? “Portatori di varianti”, dicono gli esperti

Le persone che scelgono di non sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid? Rappresentano la più pericolosa categoria di “portatori di varianti” secondo diversi importanti specialisti in malattie infettive.

Oltre a rischiare la propria salute - evidenziano - costituiscono anche un pericolo per tutti gli altri se vengono contagiati. Questo proprio perché l’unica fonte di nuove varianti del coronavirus è il corpo di una persona infetta.

A sottolinearlo è in particolare il dottor William Schaffner, professore presso la Divisione malattie infettive del Vanderbilt University Medical Center, secondo cui è proprio quella porzione di popolazione che sceglie di non vaccinarsi a mantenere elevato il rischio focolai ovunque nel mondo e l’insorgenza di ceppi di nuova e più grave pericolosità:

“Le persone non vaccinate sono potenziali portatori di varianti: più non vaccinati ci sono e maggiori sono le opportunità per il virus di moltiplicarsi”.

I non vaccinati? “Portatori di varianti”, dicono gli esperti

La tesi di Schaffner e di molti altri esperti non è affatto nuova, e punta a evidenziare come la diffusione del virus implichi spesso mutazioni, e questo potrebbe generare varianti ancora più gravi, sia per grado di contagiosità che per decorso della malattia.

Tutti i virus mutano e lo stesso coronavirus cambia e si evolve. La maggior parte dei cambiamenti resta pressoché inisignificante, ma a volte una mutazione casuale può conferirgli un vantaggio di forza: maggiore trasmissibilità ad esempio, o la capacità di infettare un numero maggiore di persone in meno tempo.

Inevitabilmente quindi i virus «più forti» sbalzeranno gli altri virus per andare a costituire la netta maggioranza delle particelle in grado di infettare; ragione per cui se la persona contagiata lo trasmette, passerà il nuovo ceppo, che potrà presto diventare una variante se efficace.

Ma per seguire questa strada deve replicarsi, ed è proprio una persona non vaccinata ad offrire questa opportunità secondo quanto sottolineano gli esperti:

“Quando si verificano mutazioni nei virus, quelle che persistono sono quelle che rendono più facile la diffusione nella popolazione. Ogni volta che i virus cambiano, hanno a disposizione un percorso diversa per arrivare a più mutazioni. Ecco perché ora abbiamo virus che si diffondono in modo molto più rapido ed efficiente”,

ha spiegato alla CNN Andrew Pekosz, microbiologo e immunologo presso la Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health.

Anche se i vaccini attualmente disponibili sembrano mostrarsi mediamente efficaci contro le varianti, gli esperti spiegano che quest’aspetto potrebbe purtroppo cambiare in qualsiasi momento. Ecco perché medici e funzionari della sanità pubblica vogliono che sempre più persone vengano vaccinate.

“Più permettiamo al virus di diffondersi, più opportunità ha il virus di cambiare”,

aveva d’altronde osservato la stessa Organizzazione mondiale della sanità appena mese scorso

Ma è purtroppo anche vero che i vaccini non sono disponibili in maniera massiva in molti paesi, e la percentuale di popolazione mondiale ancora non immunizzata è purtroppo ancora altissima.

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