Variante Delta Covid: 5 motivi per non essere preoccupati (ma prudenti)

Simone Micocci

3 Luglio 2021 - 09:37

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La variante Delta preoccupa? Non più delle precedenti. Ma adesso ci sono diversi motivi (almeno 5) per non avere paura.

Variante Delta Covid: 5 motivi per non essere preoccupati (ma prudenti)

La variante Delta del Covid sta mettendo in allerta il mondo, con i vari Paesi che ormai hanno capito che quando si parla della pandemia da Sars-Cov-2 c’è da utilizzare la massima prudenza in quanto non è possibile prevederne tutti gli sviluppi. Ma non per questo c’è da avere paura della variante Delta, visto che comunque ci sono diversi motivi affinché anche questa possa essere sotto controllo.

Tra chi è convinto che non ci saranno conseguenze allarmanti con la crescita della variante Delta, e che quindi non c’è da essere preoccupati, troviamo JP Morgan. Secondo gli analisti della più grande banca d’affari statunitense, infatti, la variante Delta non porterà a gravi conseguenze, né in Europa né negli USA.

Nessuna conseguenza tanto grave da destabilizzare nuovamente i mercati: anzi, secondo JP Morgan la variante darà un nuovo impulso alle azioni, per un rimbalzo persino più sostenuto rispetto a quello atteso. Questo perché ci sarà un momento in cui tutti i mercati capiranno che non c’è pericolo per la variante Delta e quindi non c’è da temere per nuove restrizioni come un lockdown in autunno.

Ma davvero non c’è da avere paura per la variante Delta del Covid? Facciamo chiarezza analizzando quanto detto dagli esperti.

5 motivi per non avere paura della variante Delta

Attenzione: non avere paura non significa non essere prudenti. Anzi, è proprio la responsabilità di tutti uno dei motivi per cui non bisogna avere paura della variante Delta.

Dopo un anno e mezzo di pandemia siamo ormai coscienti di quello che potrebbe accadere e in tutti - o quasi - si è innescato un senso di responsabilità che dovrebbe farci evitare una quarta ondata a causa della variante Delta. È vero che questa risulta essere più contagiosa, ma anche la campagna vaccinazioni sta correndo e l’obiettivo è quello di vaccinare l’80% degli italiani entro settembre.

In tal senso, un plauso va a tutti coloro che hanno sentito la responsabilità di sottoporsi al vaccino, specialmente coloro che non fanno parte delle fasce di rischio.

Ed è proprio il vaccino il secondo motivo per cui non bisogna avere paura della variante Delta.

Rispetto a un anno fa, oggi abbiamo a disposizione diversi vaccini contro il coronavirus. E nei giorni scorsi l’EMA ha risposto alla domanda per cui tutti noi attendevamo la risposta: i vaccini funzionano contro la variante Delta? Ebbene sì, come affermato dall’agenzia europea del farmaco “i primi dati suggeriscono che due dosi di vaccino proteggono contro la variante Delta e che gli anticorpi derivanti dai vaccini approvati neutralizzano la variante”.

E questo vale per tutti i vaccini a disposizione, dal Pfizer al Moderna, come pure AstraZeneca e J&J. Funzionano, e riducono l’ospedalizzazione di circa il 96%.

Il terzo motivo per cui non c’è da temere per la variante Delta è che comunque ne abbiamo già assistito al decorso. La conosciamo: non in Italia, dove la presenza è ancora ridotta - siamo a poco oltre il 20%, ma è comunque destinata a diventare prevalente - ma in Paesi come Regno Unito, Portogallo, Russia, Australia e Sud Africa questa è ormai presente da settimane.

E nonostante un aumento dei contagi, non c’è stato un incremento - con l’eccezione della Russia - del numero dei decessi. Nel Regno Unito, ad esempio, questa ha un tasso di mortalità dello 0,3%, mentre per la variante inglese era del 2%.

Il quarto motivo per cui non bisogna avere paura della variante Delta è appunto questo: non ci sono evidenze scientifiche riguardo a una maggiore pericolosità di questo ceppo. Nei vaccinati non ci sono sintomi gravi, anche nel caso in cui ne si venga contagiati, ma anche nei non vaccinati non ci sono prove riguardo a una sintomatologia più severa.

Il quinto motivo per cui non bisogna avere paura della variante Delta riguarda poi gli sviluppi della scienza. In un anno ci siamo trovati dal non avere un vaccino ad averne più di uno. E i progressi della scienza non si fermano di certo qui, tant’è che le varie case farmaceutiche stanno lavorando in vista di una terza dose di vaccino che potrebbe ridurre ulteriormente il rischio di essere contagiati dalla variante Delta del Covid (e dalle altre in circolazione).

Serve, quindi, essere prudenti ma non preoccupati, rispettando le indicazioni del Governo riguardo a distanziamento e mascherine, e procedere con la vaccinazione. Solo così, infatti, potremmo tornare a guardare al futuro senza allarmismi.

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