La Nato ha finito soldi e armi: come può l’Ucraina vincere la guerra?

Alessandro Cipolla

5 Ottobre 2023 - 08:28

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Gli Usa hanno chiuso i rubinetti dei finanziamenti e gli arsenali della Nato sono quasi vuoti: senza aiuti economici e militari l’Ucraina è spacciata ma la guerra va avanti.

La Nato ha finito soldi e armi: come può l’Ucraina vincere la guerra?

L’Ucraina può vincere la guerra? No, non poteva prima e a maggior ragione non può farlo adesso che l’Occidente, dopo aver nascosto per mesi la polvere sotto al tappeto, è chiamato a guardare in faccia la dura realtà dei fatti.

Tutte le contraddizioni di questa guerra per procura - ormai a Washington hanno gettato la maschera sul fatto che la Casa Bianca sta usando gli ucraini come pedine da muovere contro la Russia, da noi invece si continua con le solite nenie - stanno emergendo 600 giorni dopo l’avvio dell’operazione speciale voluta da Vladimir Putin.

Di colpo abbiamo scoperto il segreto di Pulcinella: gli Usa hanno finito i soldi per sostenere l’Ucraina in questa guerra e la Nato, per ammissione dell’ammiraglio Rob Bauer il più alto funzionario militare dell’Alleanza atlantica, sta esaurendo le munizioni da fornire a Kiev.

Il fondo del barile ora è visibile” ha dichiarato l’ammiraglio, con il ministro della Difesa britannico James Heappey che a stretto giro gli ha fatto eco “le scorte occidentali sembrano un po’ scarse”.

Oltreoceano invece grazie a una lettera visionata dall’Associated Press, scritta dal sottosegretario alla Difesa Michael J. McCord e destinata al Congresso, abbiamo scoperto che negli Stati Uniti sono rimasti a disposizione solamente 1,6 miliardi di dollari dei 25,9 miliardi che sono stati messi a disposizione del Pentagono per ripristinare le scorte di armamenti e materiali inviati all’Ucraina.

Nonostante le palesi difficoltà, continua a essere unanime il coro del continuare a sostenere l’Ucraina in questa guerra ma, senza adeguati rifornimenti di munizioni, armi e denaro contante, per le truppe di Kiev sarà impossibile colmare il gap con quelle russe: mentre in Occidente si discute, al fronte i soldati continuano a morire in una controffensiva che finora ha generato più territori persi che conquistati.

L’Ucraina non può vincere la guerra

Un giorno i libri di storia racconteranno ai posteri di come Kiev sia stata illusa e usata dagli Stati Uniti. A prescindere da come finirà questa guerra, l’Ucraina uscirà a pezzi dal conflitto con l’Occidente che già si è spartito la ricca torta della ricostruzione.

La verità è solo una: l’Ucraina può vincere questa guerra solo se la Nato, infrangendo anche l’ultimo tabù, dovesse decidere di scendere in campo in prima persona inviando proprie truppe a sostegno di quelle ucraine.

Questo però vorrebbe dire dare vita a una terza guerra mondiale potenzialmente anche nucleare: visti gli arsenali sguarniti e il rischio di un coinvolgimento della Cina, questa opzione non sembrerebbe essere molto in voga tra i leader dell’Alleanza atlantica.

Joe Biden in difficoltà totale in patria anche in vista delle elezioni Usa 2024, nelle scorse ore si sarebbe attaccato al telefono per chiedere agli alleati di aiutare Washington nel sostenere l’Ucraina. La prima a rispondere presente è stata Giorgia Meloni, con l’Italia che entro la fine dell’anno dovrebbe approvare l’ottavo pacchetto di aiuti militari destinati a Kiev.

Di certo però non sarà qualche pezzo di ricambio per i sistemi antimissilistici - di più l’Italia difficilmente potrà garantire - a invertire la rotta della guerra in Ucraina: quando sarà costretto a siglare una tregua, Volodymyr Zelensky si ritroverà con una paese ridotto in macerie, con il 20% del territorio in meno, senza più buona parte degli uomini in età fertile, pieno di debiti e con l’Occidente pronto a chiedere la privatizzazione dei gioielli statali oltre alle immancabili riforme.

Da diversi mesi a questa parte, il sonno della ragione ha provocato dei mostri spaventosi.

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