Mutui giovani 2023: a chi spettano gli sgravi e fino a quando

Rosaria Imparato

10 Febbraio 2023 - 10:07

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Buone notizie per i giovani under 36: la scadenza per fare domanda per il mutuo agevolato nel 2023 è stata prorogata. Vediamo chi può fare domanda e fino a quando.

Mutui giovani 2023: a chi spettano gli sgravi e fino a quando

Più tempo per fare domanda per il mutuo agevolato: è stato approvato un emendamento al decreto Milleproroghe che concede ai giovani qualche mese in più per sbrigare le pratiche collegate all’agevolazione.

L’emendamento, all’esame delle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali del Senato, riformulato dal governo ha prorogato dal 31 marzo al 30 giugno 2023 la scadenza per presentare le domande di accesso alle garanzie potenziate del Fondo di garanzia prima casa per i mutui.

Il Fondo Prima Casa è rivolto a tutti i cittadini che, alla data di presentazione della domanda di mutuo per l’acquisto della prima casa, non siano proprietari di altri immobili a uso abitativo (anche all’estero), con l’eccezione nel caso in cui il mutuatario abbia acquisito la proprietà per successione causa morte, anche in comunione con altro successore, e che siano ceduti in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.

Vediamo chi può fare domanda e quali sono i requisiti.

Mutui giovani 2023: chi può fare domanda e requisiti per avere gli sgravi

La platea di beneficiari che può fare domanda per l’agevolazione è composta da:

  • giovani coppie coniugate ovvero conviventi more uxorio che abbiano costituito nucleo da almeno due anni;
  • nuclei familiari monogenitoriali con figli minori conviventi;
  • conduttori di alloggi di proprietà degli istituti autonomi per le case popolari comunque denominati;
  • giovani di età inferiore a 36 (cioè l’accesso all’agevolazione è consentito a coloro che non abbiano compiuto 36 anni di età nell’anno solare di stipula del rogito) con contratti di lavoro atipico e con un Isee sotto i 40mila euro.

Quale Isee bisogna presentare? Di solito si porta il modello ordinario, che riguarda redditi e patrimoni dei 24 mesi (quindi due anni) precedenti. Se c’è stata una variazione importante nell’ambito lavorativo, e di conseguenza è cambiata la situazione patrimoniale del nucleo familiare, si può anche presentare l’Isee corrente, che invece fotografa la condizione economica degli ultimi 12 mesi.

Mutui giovani: in cosa consiste l’agevolazione?

I giovani fino a 36 anni potranno beneficiare della garanzia di Stato pari all’80% della quota capitale del finanziamento. Ma accanto alle agevolazioni sul mutuo, il decreto Sostegni bis cancella le tasse per i giovani che acquistano la prima casa, cioè non si dovranno pagare le imposte di registro, ipotecaria e catastale. Abolita anche l’imposta di bollo e i tributi catastali speciali.

In caso di vendita soggetto Iva, è invece attribuito un credito d’imposta di ammontare pari all’imposta corrisposta in relazione all’acquisto. In questo caso però restano il bollo, le tasse ipotecarie e i tributi catastali (per un totale di 320 euro).

Nei mutui per gli under 36 viene azzerata l’imposta sostitutiva (altrimenti applicabile allo 0,25% all’importo erogato dalla banca) nonché le imposte di registro, ipotecaria e di bollo.

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