Sai che c’è una multa anche per chi va troppo piano? I limiti minimi di velocità sono importanti per la sicurezza e la circolazione.
La velocità alla guida non è vista di buon occhio. Espone spesso a maggiori pericoli, limita il controllo del veicolo e la prevedibilità per gli altri conducenti e i pedoni. Questo avviene quando si superano i limiti previsti dalla legge o comunque si adotta una marcia non adatta in base al contesto, per esempio in caso di traffico elevato, strada dissestata e così via. C’è molta differenza tra questa situazione e un andamento sostenuto ma consono e adeguato alle circostanze. Anche andare troppo piano ha i suoi rischi e anzi l’eccesso di prudenza, se immotivato, comporta delle sanzioni. Guidare lentamente senza che ve ne sia necessità non è soltanto esasperante per gli altri conducenti, ma un vero e proprio pericolo per la circolazione, oltre che un intralcio allo smaltimento del traffico. Per questo motivo, oltre alle tipiche lamentele degli automobilisti e alla fanfara di clacson, chi non tiene una velocità minima rischia anche delle multe.
Non si può guidare troppo piano
Il motivo per cui la legge impone dei limiti massimi di velocità è evidente, ma non è altrettanto intuitiva la questione opposta. Certo, chiunque si rende conto che un’andatura eccessivamente lenta alla guida causa dei disagi a tutti gli altri conducenti, ma in pochi sanno che questa condotta è sanzionabile. Perché mai dovrebbe rischiare una multa chi procede lentamente, con prudenza e massima attenzione? Un dubbio comune tra la maggior parte degli automobilisti, compresi coloro che optano per una guida eccessivamente cauta.
In effetti, la velocità alta e soprattutto il superamento dei limiti è un pericolo molto più grande rispetto al comportamento opposto, circostanza che si riflette anche nelle sanzioni. Le multe per il superamento dei limiti di velocità sono ben più severe delle sanzioni per chi va troppo piano, ma questo non significa che questo tipo di marcia sia lecito.
Procedere troppo lentamente causa infatti un intralcio al normale andamento del traffico, compromettendo l’efficienza della circolazione stradale e la mobilità. Non è tutto, la guida lenta è anche una vera causa di pericolo. Innanzitutto, gli altri conducenti sono più propensi a comportamenti pericolosi, come sorpassi azzardati o del tutto vietati. Senza dubbio ogni guidatore è responsabile delle proprie azioni, ma questo non significa che sia legittimo incentivare illeciti o imprudenze.
In secondo luogo, un’auto o altro veicolo troppo lento può rappresentare un autentico ostacolo, causando incidenti gravissimi che lo coinvolgono (o per evitarlo). Anche in questo caso possono esservi responsabilità degli altri conducenti, ma dipende dalle circostanze complessive. Si pensi per esempio a un veicolo che procede a passo d’uomo in autostrada, senza segnalare malfunzionamenti o altre emergenze, nella corsia di sorpasso. Ecco che anche la prudenza può giocare brutti scherzi.
Multe per chi non rispetta il limite di velocità minimo
Come spiegato nel paragrafo precedente, guidare troppo piano non è sicuro né funzionale, pertanto si rischiano delle multe. A tal proposito, l’articolo 141 del Codice della strada prevede una sanzione pecuniaria da 42 a 173 euro. Ci sono poi eventuali conseguenze se si provocano incidenti, sia come risarcimento danni che eventuali rivalse assicurative.
Come si può comprendere, l’importo della multa è decisamente più contenuto rispetto alla sanzione opposta, ma è bene capire che si tratta comunque di un comportamento vietato in quanto pericoloso. Lo stesso articolo impone infatti ai conducenti di adottare velocità consone rispetto al tipo di strada, al traffico, alle condizioni meteorologiche e qualsiasi altra circostanza per salvaguardare l’incolumità comune ed evitare disordini. Il sesto comma prevede inoltre espressamente:
Il conducente non deve circolare a velocità talmente ridotta da costituire intralcio o pericolo per il normale flusso della circolazione.
Le forze dell’ordine sono quindi chiamate a valutare l’andamento del conducente in base a tutte le circostanze descritte, valutando le motivazioni e la differenza tra la velocità e l’effettivo limite. Buche stradali o condizioni meteorologiche avverse, per esempio, richiedono un’andatura più moderata. Veicoli di soccorso e forze dell’ordine possono inoltre avere ulteriori ragioni oggettive per un’andatura lenta.
In alcuni tratti di strada sono inoltre previsti veri e propri limiti minimi, segnalati dall’apposito cartello blu con numero bianco. Non esiste un limite univoco, tranne per quanto riguarda le autostrade con tre corsie per senso di marcia. In questo caso, il limite minimo della corsia centrale è di 60 km/h, mentre per quella di sinistra di 90 km/h. Nessun limite per la corsia di destra, ma si applicano le regole generali.
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