Mobilità infermieri: la procedura è valida anche con una graduatoria interna

Vittorio Proietti

18 Maggio 2017 - 13:30

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Procedura di mobilità degli infermieri valida anche graduatoria interna alla struttura: la Sentenza del Tar del Lazio apre le porte ai trasferimenti nel SSN.

Mobilità infermieri: la procedura è valida anche con una graduatoria interna

La procedura di mobilità per gli infermieri è valida anche se vi è una graduatoria interna alla struttura ospedaliera. La Sentenza 5592/2017 del Tar del Lazio contro il Policlinico romano di Tor Vergata illumina su una procedura di assunzione in Sanità.

Il concorso pubblico bandito per 32 infermieri era stato emanato dalla struttura sanitaria nel 2008 per l’impiego di professionisti che assicurassero una immediata implementazione del Servizio Psichiatrico. Si trattava quindi di personale già specializzato.

Tuttavia la struttura ha optato per la mobilità ed i selezionati dal precedente concorso del 2008 hanno fatto ricorso alla struttura per violazione dello scorrimento della graduatoria interna.

La Sentenza del Tar del Lazio potrà fungere da guida per tutti gli infermieri alle prese con la stessa procedura e per questo richiede un breve approfondimento.

La mobilità infermieri e la violazione della graduatoria in Sanità

La Sentenza emessa dal Tar del Lazio sulla procedura di mobilità degli infermieri nel Policlinico Tor Vergata risponde al ricorso degli infermieri selezionati tramite concorso pubblico, presenti nella graduatoria interna della stessa struttura ospedaliera.

La mobilità permette alla PA di affidare gli incarichi al personale ospedaliero rivalutando le competenze professionali degli operatori sanitari e rispondendo in modo rapido alla carenza di personale, ma alimentando di fatto il problema delle assunzioni in Sanità.

Per gli infermieri ricorrenti, infatti, la violazione e la falsa applicazione dello scorrimento in graduatoria va contro i principi di efficienza della PA, regolati dall’Ordinamento previsto nel Decreto Legislativo 165/2001.

Il ricorso alla mobilità non rispetta questi principi, anzi li elude, ma non vi è violazione del diritto di assunzione e i giudici non possono che assecondare la procedura del Policlinico romano, negando il ricorso degli infermieri parte lesa.

La Sentenza del Tar del Lazio: la mobilità non intacca il diritto all’assunzione

La procedura di mobilità non intacca il diritto all’assunzione, lo scorrimento della graduatoria interna non è stato leso, per cui la procedura è legittima. Il Consiglio di Stato ha infatti condiviso l’esigenza del contenimento della spesa pubblica, approvando il trasferimento piuttosto di nuove assunzioni in Sanità.

La mobilità per gli infermieri come per qualsiasi altra amministrazione della PA è infatti una modalità di assunzione ampiamente legittima, confermata anche dalla Sentenza 211/2012 della Corte Costituzionale.

La graduatoria interna limita l’assunzione del personale del SSN solo se si escludono i vincitori di un concorso pubblico. Così non è stato in questo caso, visto che il reperimento degli infermieri da parte del Policlinico Tor Vergata è avvenuto per trasferimento con consenso.

Il ricorso da parte degli infermieri è stato quindi rigettato dal Tar del Lazio, portando a nessun risultato per i ricorrenti in graduatoria.

La Sentenza 5592/2017 ha effettivamente valore di precedente sulle assunzioni, accostandosi ad altri problemi come il lento affermarsi dell’infermiere di famiglia.

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