Mobilità 2017/2018: quale punteggio per le esigenze di famiglia?

Simone Micocci

24 Marzo 2017 - 10:22

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Mobilità insegnanti 2017/18, guida al calcolo dei punteggi per esigenze familiari: quanti punti sono assegnati al docente che vuole avvicinarsi alla propria famiglia?

Mobilità 2017/2018: quale punteggio per le esigenze di famiglia?

Mobilità 2017/2018: ecco come calcolare il punteggio per le “esigenze di famiglia”.

Molti insegnanti, specialmente dopo gli errori nelle operazioni di mobilità dello scorso anno, sono titolari di una cattedra in una Regione diversa da quella di residenza. Ecco perché in molti approfitteranno delle operazioni di mobilità 2017/2018, per le quali deve arrivare ancora la firma definitiva sul contratto, per avvicinarsi alla propria famiglia.

Come abbiamo già avuto modo di approfondire, per i docenti del Sud non sarà semplice ottenere il trasferimento verso una scuola del Mezzogiorno poiché i posti disponibili, anche alla luce del basso numero di pensionamenti, non sono minimamente sufficienti per soddisfare le richieste di tutti.

Quindi chi ha un punteggio maggiore avrà più possibilità di essere trasferito; a tal proposito è importante approfondire il sistema di calcolo che sarà adottato per le esigenze di famiglia.

Prima però bisogna specificare che il punteggio per questo tipo di esigenze viene assegnato solamente per le domande di mobilità per le cattedre e per i posti della stessa classe di concorso di titolarità, quindi per coloro che compileranno la Tabella A. Niente da fare invece per la Tabella B, poiché al docente che farà domanda per la mobilità professionale per il passaggio di ruolo o di cattedra, non verranno conteggiate le esigenze di famiglia ai fini del punteggio finale.

Inoltre, il punteggio per le esigenze di famiglia non sarà assegnato neppure nel caso in cui un docente faccia domanda di trasferimento per il rientro nella scuola di precedente titolarità come ex perdente posto, come indicato nella circolare n°746 del 13 dicembre 1996 del MIUR.

Quindi, se siete dei docenti di ruolo e aspettate con ansia l’approvazione del CCNI per le operazioni di mobilità così da poter presentare la domanda di trasferimento per il ricongiungimento alla vostra famiglia, ecco una guida al calcolo dei punteggi per le esigenze familiari.

Esigenze di famiglia: il calcolo per la mobilità 2017/2018

Il contratto per la mobilità non è stato ancora firmato, ma ormai non ci sono più segreti su quelle che saranno le norme che regolamentano le operazioni per i trasferimenti. A tal proposito possiamo approfondire i criteri che verranno utilizzati per l’assegnazione del punteggio per le esigenze di famiglia.

Nel dettaglio, al docente che chiede trasferimento, o lo subisce d’ufficio, possono essere riconosciuti 6 punti per il ricongiungimento al coniuge. Il punteggio, naturalmente, sarebbe assegnato solo per le scuole, indicate nelle preferenze, che si trovano nel Comune, o nell’ambito, di residenza del coniuge.

Qualora il richiedente non sia sposato, oppure sia separato, gli vengono riconosciuti 6 punti per il ricongiungimento ai genitori o ad eventuali figli.

Ma oltre al punteggio attribuito per il ricongiungimento al coniuge ne verrà riconosciuto uno per ogni figlio. In questo caso il criterio fondamentale per la valutazione è dato dall’età dei figli, come potete vedere nella tabella successiva.

Età del figlio Punteggio per la mobilità
Massimo 6 anni (compiuti entro il 31 dicembre 2017) 4 punti
Dai 6 ai 18 anni (compiuti entro il 31 dicembre 2017) 3 punti

Quindi, per ogni figlio il docente ottiene un punteggio in base alla sua età. Questo però non è l’unico criterio con il quale si possono ottenere dei punteggi utili ai fini del trasferimento; per questo motivo, e per maggiori approfondimenti sul calcolo dei punti per la mobilità, vi consigliamo di leggere le nostre guide dedicate.

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