MFE raddoppia l’utile netto (243,1M€) nei primi 9 mesi del 2025. La strategia internazionale di Pier Silvio Berlusconi e la crescita in Italia trainano il gruppo.
I risultati dei primi nove mesi del 2025 confermano un elemento ormai ricorrente nella traiettoria del gruppo: la capacità di Mfe-MediaForEurope di tradurre una strategia industriale strutturata in performance economiche solide, anche in un contesto complesso come quello europeo.
È un’evoluzione che riflette il lavoro avviato sotto la guida di Pier Silvio Berlusconi, con un approccio orientato all’efficienza, all’integrazione dei mercati e alla valorizzazione dell’offerta cross-mediale. Un’impostazione che non rinuncia alla prudenza, ma che mette in evidenza una direzione chiara e un progetto di lungo periodo.
Utile netto più che raddoppiato
Il dato più rilevante del periodo è l’utile netto, che raggiunge 243,1 milioni di euro, oltre il doppio dei 96,2 milioni registrati nel 2024. Parallelamente, il free cash flow sale a 348,9 milioni, con un incremento del 9,4% rispetto all’anno precedente. Il gruppo mostra quindi una capacità di generare cassa stabile, a conferma dell’efficacia delle leve operative attivate negli ultimi trimestri.
Commentando i risultati, Pier Silvio Berlusconi ha evidenziato come il gruppo sia riuscito a superare le stime interne nonostante la debolezza del mercato televisivo in Spagna e l’iniziale impatto dell’acquisizione di ProSiebenSat.1. Un risultato attribuito alla sinergia tra rigore gestionale e strategia multimediale, elementi che hanno consentito di chiudere anche il terzo trimestre con indicatori in miglioramento.
Progetto europeo e rafforzamento competitivo
Il percorso di internazionalizzazione continua a rappresentare una delle leve principali. Dopo l’Italia e la Spagna, l’attenzione è ora rivolta alle attività in Germania, integrate nel perimetro del gruppo e destinate a incidere in modo significativo sui bilanci a partire dall’ultimo trimestre del 2025. Pier Silvio Berlusconi ha rimarcato che i risultati ottenuti evidenziano la forza di una Mfe sempre più europea e strutturata per competere su scala internazionale.
Sul piano editoriale, Mediaset registra performance particolarmente positive. Tra luglio e settembre gli ascolti nelle 24 ore crescono del 3,8% sul target commerciale; in prime time il gruppo tocca il 40,8%, con un incremento del 6% rispetto al 2024. Nei nove mesi, la leadership sul pubblico 15–64 anni si conferma con una quota del 40,2%.
Ricavi e dinamiche di mercato: Italia solida, Spagna in flessione
I ricavi complessivi si attestano a 1,939 miliardi, leggermente sotto i 2,004 miliardi del 2024. La raccolta pubblicitaria offre un quadro disomogeneo: in Italia cresce dell’1,4% arrivando a 1,427 miliardi, mentre in Spagna scende a 494,4 milioni. Una dinamica che segue l’andamento dei rispettivi mercati nazionali, con quello italiano più resiliente nonostante la flessione generale registrata dal settore.
Indebitamento e impatti dell’acquisizione tedesca
L’indebitamento finanziario netto rettificato raggiunge 905,3 milioni, cifra che include gli esborsi relativi al controllo di ProSiebenSat.1. Dal prossimo trimestre, i risultati della società tedesca saranno consolidati integralmente line by line, rendendo più chiaro l’impatto economico dell’operazione.
Pur in un contesto macroeconomico incerto, il gruppo si attende un finale d’anno in linea con l’andamento dei nove mesi: raccolta stabile in Italia, pressione in Spagna e indicatori di redditività positivi. In questa cornice, la continuità manageriale rappresentata da Pier Silvio Berlusconi contribuisce a mantenere chiara la rotta strategica in un settore in rapido cambiamento.
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