Meta punta a costruire una superintelligenza artificiale e lancia una campagna di assunzioni con bonus milionari e top talent strappati ai big dell’AI. Ecco chi sta cercando e chi ha già reclutato.
Nella corsa globale all’intelligenza artificiale, Meta ha decisamente messo il piede sull’acceleratore. Guidata dal CEO Mark Zuckerberg, l’azienda ha infatti annunciato una delle più ambiziose campagne di assunzione della storia recente, volta ad assemblare un team d’élite con l’obiettivo di sviluppare un’AI “superintelligente” capace di superare le capacità cognitive umane in ogni ambito lavorativo.
La strategia di Zuckerberg si articola su diversi fronti, dalla recente acquisizione strategica di Scale AI, costata oltre 14 miliardi di dollari, al reclutamento aggressivo di talenti provenienti dai principali rivali come OpenAI, Anthropic e Amazon per la creazione di cosiddetti “Superintelligence Labs”.
Secondo indiscrezioni riportate dai media statunitensi, Meta sta offrendo ai candidati più promettenti pacchetti di ingresso che raggiungono anche i 100 milioni di dollari di bonus di firma e stipendi pluriennali che possono superare i 200 milioni per i profili più ricercati.
Lo stesso Zuckerberg si sta personalmente dedicando al reclutamento dei circa 50 specialisti chiave che comporranno la nuova squadra, analizzando i lavori più richiesti nel campo dell’AI e intervistando direttamente molti candidati.
Una talent war multimilionaria: chi vuole Meta nei suoi laboratori
L’offensiva di Meta sui talenti si concentra in particolare su profili di ricercatori nel campo dell’intelligenza artificiale, con pubblicazioni di rilievo in machine learning, deep learning, computer vision, linguistica computazionale e robotica avanzata.
Secondo il Wall Street Journal, i potenziali assunti includeranno figure che hanno intrapreso percorsi specialistici ben prima che queste aree diventassero centrali per l’AI. L’interesse è rivolto soprattutto a professionisti con dottorato provenienti da istituzioni di eccellenza come Stanford, MIT, Berkeley o Carnegie Mellon, oppure con esperienza maturata in aziende concorrenti.
La strategia prevede anche la possibilità di assumere interi team di ricerca già affiatati, con negoziazioni collettive a condizioni speciali per il trasferimento della proprietà intellettuale.
Nella lista dei profili più cercati compaiono:
- ingegneri software senior specializzati nella costruzione e scalabilità di modelli linguistici (LLM), architetture multimodali e sistemi di training distribuiti;
- esperti di hardware, infrastrutture e chip per AI, con esperienza nello sviluppo di data center e utilizzo di acceleratori GPU/TPU di ultima generazione;
- data scientist capaci di curare pipeline complesse di raccolta, pulizia ed etichettatura dei dati, nonché nel disegno di benchmark e test di robustezza sui modelli.
I profili già reclutati da Zuckerberg
Questo piano prenderà forma all’interno della nuova divisione “Superintelligence Labs”, creata per centralizzare e accelerare le attività nel campo dell’AI avanzata.
Alla guida del progetto, Meta ha scelto figure di assoluto rilievo, tra cui Alexandr Wang, ex CEO di Scale AI, ora nominato Chief AI Officer, e Nat Friedman, ex CEO di GitHub. Entrambi sono noti per le loro capacità manageriali e la profonda expertise sia nel settore startup che in quello delle big tech.
Tra i nomi riportati dalla CNN figurano anche Daniel Gross (ex Apple), Trapit Bansal (ex OpenAI), Chirag Nagpal (ex Google), Mariya Vasileva (ex Amazon) e altri ricercatori e figure senior provenienti dalle principali aziende competitor.
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