Mercati e liquidità: il ruolo dei soldi nel contesto attuale

C. G.

12 Ottobre 2017 - 09:48

Witold Bahrke, macro strategist di Nordea Am, analizza il ruolo della liquidità e la sua influenza sull’andamento di crescita e mercati.

Mercati e liquidità: il ruolo dei soldi nel contesto attuale

In che modo la liquidità e le sue dinamiche possono prevedere e influenzare l’andamento di crescita e mercati?

A rispondere a questa domanda è stato Witold Bahrke, macro strategist di Nordea Am. L’esperto ha fatto notare come l’aumento della moneta reale, successivo alla crisi finanziaria, abbia giocato un ruolo fondamentale nella previsione delle dinamiche di crescita economica globale (grafico 1).

Il rallentamento economico legato alla Cina e la più recente ripresa sincronizzata, ha sottolineato Bahrke, sono stati previsti dai trend di liquidità con un anno di anticipo.

(Grafico 1)

L’esperto di Nordea Am ha ribadito come la stessa liquidità non stia facendo ben sperare in percorsi rialzisti. Negli ultimi mesi la crescita del denaro reale ha subito un rallentamento, cosa che a sua volta ha predetto una frenata dell’economia.

A determinare questo stato di cose sia il lato dell’offerta (piombata dalle nuove politiche monetarie) sia quello della domanda (caratterizzato da un livello di prestiti ancora insufficiente).

A ciò si aggiungano anche le prossime mosse delle banche centrali, con particolare riferimento alla Federal Reserve in procinto di ridurre il proprio bilancio, come confermato dall’ultima riunione del FOMC. Stiamo parlando di circa 600 miliardi di liquidità in meno ogni anno che potrebbero influenzare il futuro economico globale.

Nonostante quanto affermato fino ad ora, Bahrke non ha mancato di sottolineare la possibilità di osservare ulteriori elementi di crescita, soprattutto in caso di rafforzamento del vincolo tra offerta di moneta e base monetaria (moltiplicatore monetario).

Lo strategist di Nordea Am ha fatto notare come il flusso di liquidità sia rimasto “imbrigliato” principalmente nel sistema finanziario dal caso Lehman in poi. Egli ha però ribadito come un aumento della fiducia verso altri settori potrebbe contribuire ad un incremento della domanda di prestiti. I soldi, per dirla con le sue stesse parole, sarebbero messi a servizio dell’economia reale.

Le attuali aspettative di crescita sono oggi ai livelli pre-Lehman (grafico 2), e anche per questo motivo risulta piuttosto difficile prevedere la quantità e l’entità di potenziali rischi legati all’assorbimento di liquidità.

(Grafico 2)

Da monitorare, secondo Bahrke, la politica fiscale di Trump che potrebbe risultare un vero e proprio “faro di luce”, un elemento ottimale per sollevare il moltiplicatore monetario.

Nordea Am è ancora piuttosto scettica su Trumpnomics e reflazione. I recenti eventi, tuttavia, hanno fatto capire agli investitori che agire e costruire le proprie prospettive di mercato sulla base della politica è una mossa che richiede eccessiva cautela.

“Preferiamo leggere i segnali che ci arrivano sul fronte della liquidità”.

Dal punto di vista delle previsioni, comunque, l’esperto ha parlato non di un crollo ma di una generale decelerazione che dunque impone di non scommettere al rialzo.

“Noi rimaniamo cauti, aspettando l’evoluzione dei dati macroeconomici una volta che questa manovra di ”prosciugamento” avrà avuto il suo calcio d’inizio”,

ha concluso Bahrke.

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