Mercati azionari: non è ancora il momento di rientrare

Luca Fiore

2 Marzo 2020 - 17:25

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Forse è meglio non approfittare degli ultimi ribassi per entrare sul mercato. A dirlo sono gli analisti di Goldman Sachs e Citi.

Mercati azionari: non è ancora il momento di rientrare

La scorsa settimana si è chiusa con perdite a due cifre su tutti i mercati mondiali. In particolare, i tre indici di Wall Street, il Dow Jones, lo S&P500 e il Nasdaq hanno tutti chiuso l’ultima ottava con contrazioni superiori ai 10 punti percentuali, mettendo a segno la performance peggiore dall’ottobre del 2008.

La view degli operatori è contrastata: da un lato ci sono quelli secondo cui è forse arrivato il momento di rientrare sul mercato visto che i prossimi interventi delle banche centrali potrebbero rilanciare gli acquisti (nel caso della Federal Reserve si parla addirittura di un taglio di 50 punti base), dall’altro c’è la fronda secondo cui è necessario attendere.

Questo sulla base dell’assunto secondo cui la diffusione del Coronavirus al di fuori dei confini cinesi è ancora in una fase iniziale e il livello di contagio finora registrato dal nostro Paese, terzo al mondo per infetti, potrebbe presto essere eguagliato anche dalle altre maggiori economie.

Mercati: per Goldman Sachs non è (ancora) il caso di rientrare

Secondo Goldman Sachs e Citi, i ribassi non sono ancora terminati. Se, a partire dalla crisi finanziaria, la strategia “buy the dip” (quella che prevede di considerare i ribassi momentanei come occasioni di acquisto) “si è rivelata efficace -rileva Christian Mueller-Glissmann, strategist di Goldman Sachs – questa volta potrebbe rivelarsi più rischiosa”.

In un contesto in cui “la crescita globale è ancora debole, l’epidemia di Coronavirus ha provocato uno shock e le possibilità di utilizzare misure monetarie e fiscali sono ridotte, c’è il rischio di un ribasso prolungato”.

Citi: vendite non sono terminate

Dello stesso avviso anche Tobias Levkovich, strategist di Citi, secondo il quale saranno necessari nuovi ribassi prima di poter rientrare sui mercati.

Levkovich stima che il Coronavirus mesi potrebbe innescare un lieve calo degli utili nel 2020. Nel caso in cui dovessimo assistere ad una recessione globale, “gli utili potrebbero scendere del 25%, e i mercati azionari, che storicamente seguono l’andamento dei profitti, far registrare un calo simile”.

Howard Silverblatt, analista di S&P Dow Jones Indices, ha recentemente rilevato come le stime sugli utili del primo trimestre siano scese del 5% dalla fine di dicembre, e nuovi ribassi sono attesi alla luce dei “warning” arrivati da circa 100 società.

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