La tregua sui dazi tra USA e Cina riaccende i mercati, ma siamo sicuri che questo sia sufficiente per eliminare i rischi che avvolgevano i mercati a inizio anno?
“Meno dazi, più rialzi” potrebbe sembrare il grido di battaglia di qualche sindacato in vena di provocazioni, o magari un coro da stadio tra appassionati di mercati. In realtà, è la narrativa che ha guidato le borse mondiali nelle ultime sessioni.
L’euforia generata dal recente processo di “de-tariffing” annunciato da Donald Trump ha innescato una vera e propria ondata di acquisti sugli asset rischiosi, provocando una sorta di rotazione settoriale dopo la rotazione settoriale. Può sembrare un gioco di parole, ma è esattamente ciò che è accaduto.
In meno di un mese, il mercato è passato da una fase di risk-on a risk-off, per poi tornare rapidamente in modalità risk-on, spinto unicamente da una narrativa politica. Ma è davvero un rally sostenibile? Oppure si tratta dell’ennesimo fuoco di paglia speculativo, alimentato da aspettative distorte e da una strategia comunicativa ben congegnata? [...]
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