Mediobanca preda di MPS e predatrice di Banca Generali. Parla il banchiere grande azionista

Laura Naka Antonelli

5 Maggio 2025 - 15:32

Prende la parola il numero uno della banca tra i principali azionisti di Mediobanca. Tra MPS e Banca Generali, il commento del CEO sulle due grandi partite.

Mediobanca preda di MPS e predatrice di Banca Generali. Parla il banchiere grande azionista

Mediobanca osservata speciale a Piazza Affari. A parlare del caso della preda di MPS-Monte dei Paschi di Siena che, dalla scorsa settimana, è diventata ufficialmente anche predatrice di Banca Generali, quest’ultima controllata di Assicurazione Generali, è stato oggi il numero uno di Banca Mediolanum, l’amministratore delegato Massimo Doris.

Banca Mediolanum, va ricordato, figura tra i principali azionisti di Piazzetta Cuccia, affiancando la famiglia Del Vecchio (Delfin), l’imprenditore romano Francesco Gaetano Caltagirone e il colosso del risparmio gestito BlackRock, detenendo una partecipazione complessiva pari al 3,492%.

Nelle vesti di azionista di Mediobanca, Banca Mediolanum sarà chiamata dunque a esprimersi, come il resto degli soci, sulle due partite che vedono coinvolto il gruppo guidato dal CEO Alberto Nagel: da un lato l’OPS lanciata sull’istituto alla fine di gennaio di quest’anno da MPS e dall’altro l’improvviso dossier annunciato a sorpresa dalla stessa su su Banca Generali.

Banca Mediolanum, Doris: “due OPS sono compatibili”

Nel rispondere alle domande postegli dai giornalisti in occasione della Convention organizzata da Banca Mediolanum a Torino, Doris ha sottolineato che, a suo avviso, le due OPS, ovvero quella di “Mediobanca su Banca Generali” e l’altra di “MPS su Mediobanca, sono compatibili”, facendo notare che a dirlo è stato lo stesso amministratore delegato del Monte dei Paschi di Siena, Luigi Lovaglio che, nel commentare la nuova partita di risiko bancario aperta a Piazza Affari, ha chiaramente indicato di non essere rimasto particolarmente scosso dall’annuncio, sottolineando piuttosto che “l’operazione (quella di Siena su Piazzetta Cuccia) diventa ancora più interessante”.

Doris ha sottolineato l’intenzione di Banca Mediolanum di rimanere azionista di Mediobanca, anche se l’OPS di quest’ultima lanciata su Banca Generali avesse successo.

Credo che rimarremo soci anche se saranno ancora più concorrenti nostri ”, ha tenuto a precisare il banchiere.

Detto questo, ha aggiunto il CEO di Banca Mediolanum, “non penso che cambieremo”, anche se i due CDA che Banca Mediolanum terrà per valutare le doppie partite che vedono protagonista Mediobanca dovranno fare “molto bene le loro valutazioni, visto che ci sono due grossi cambiamenti in atto ”.

OPS Mediobanca su Banca Generali, Doris: “ha molto senso da un punto di vista industriale”

Tra l’altro, ha fatto notare Doris, l’OPS lanciata da Mediobanca su Banca Generali “ è una bella operazione, ammesso che vada a buon fine”.

Il motivo per cui Doris ha blindato l’offerta promossa da Piazzetta Cuccia sulla controllata di Assicurazioni Generali, è il seguente: l’OPS di Mediobanca su Generali, ha spiegato l’AD di Banca Mediolanum, “ha un senso se guardiamo gli step”, che sono i seguenti: prima “la creazione di CheBanca!”, poi “ la trasformazione di CheBanca! in Mediobanca Premier , con crescite importanti nei numeri di raccolta”; infine il fatto che l’obiettivo (di Piazzetta Cuccia) di rafforzarsi “nel wealth management era dichiarato”. Tutti fattori che hanno indicato come il desiderio di Mediobanca di espandersi in questo settore fosse “chiarissimo” e che lasciano supporre, di conseguenza, che questa operazione lanciata su Banca Generali “da un punto di vista industriale ha molto senso”.

Ovviamente, nelle vesti di grande azionista di Mediobanca, Banca Mediolanum convocherà un CDA “ad hoc” dedicato a ciascuno dei due dossier, per capire se e come votare per l’OPS di Mediobanca su Banca Generali, così come per decidere se accettare l’OPS con cui MPS ha messo nel mirino Piazzetta Cuccia.

Come voteremo ne discuteremo, entro l’assemblea di Mediobanca del 16 giugno, in due consigli di amministrazione ad hoc, di Banca Mediolanum e Mediolanum Vita”, ha sottolineato Doris, ricordando che i due gruppi Banca Mediolanum e Mediolanum Vita detengono insieme una quota pari al 3,49% di Mediobanca.

Intanto, in attesa dell’appuntamento cruciale della stagione delle trimestrali delle banche italiane, che prenderà il via nella giornata di domani, martedì 6 maggio, con la pubblicazione dei conti di Intesa SanPaolo (occhio alla preview sulla trimestrale), le azioni delle banche italiane scambiate sul Ftse Mib di Piazza Affari sono contrastate.

Attenzione in particolare al dossier dell’altra grande OPS di Piazza Affari, ovvero alle indiscrezioni e novità, con tanto di dichiarazioni del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, che riguardano l’Offerta pubblica di scambio promossa da UniCredit su Banco BPM. Le due azioni UCG e BAMI compaiono tra i titoli peggiori del Ftse Mib.

Sotto pressione anche le azioni di MPS-Monte dei Paschi di Siena, mentre Banca Generali e Mediobanca segnano rialzi dell’1,5% circa, mentre Banca Mediolanum riporta un trend poco mosso.

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