Mediobanca, con MPS “è finito l’Impero romano”. Nagel verso l’addio, quanto sta incassando mollando le azioni

Laura Naka Antonelli

18 Settembre 2025 - 11:20

“Come diceva Cuccia, è finito l’Impero romano”. Così nel giorno del CDA di Mediobanca Palenzona, ex consigliere della banca conquistata da MPS.

Mediobanca, con MPS  “è finito l’Impero romano”. Nagel verso l’addio, quanto sta incassando mollando le azioni

La parola fine alla fortezza Mediobanca, come il mondo della finanza l’ha conosciuta in tutti questi anni, sarà scritta oggi, giovedì 18 settembre 2025.

Ormai espugnata da MPS, attraverso una operazione a cui pochi, inizialmente, avevano dato credito, Mediobanca si prepara a dire addio all’era che l’ha vista protagonista di Piazza Affari in versione standalone.

Iniziata la riunione del CDA di Piazzetta Cuccia, che si tradurrà nelle dimissioni date per certe di Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca da ben 17 anni e dell’intero consiglio di amministrazione.

Riunione CDA Mediobanca oggi, Nagel e i consiglieri verso le dimissioni

I consiglieri di Mediobanca si sono riuniti oggi per la prima volta da quanto il Monte dei Paschi di Siena, al termine del periodo di adesione dell’OPAS promossa su Piazzetta Cuccia, ha annunciato di avere conquistato la banca, assicurandosi una partecipazione nel capitale della preda del 62% circa. Partecipazione destinata a salire ulteriormente, vista la riapertura dei termini dell’offerta, che ha preso il via il 16 settembre e che andrà avanti per 5 giorni di Borsa aperta, fino a concludersi il prossimo 22 settembre.

Nei giorni successivi, si conoscerà l’esito finale dell’operazione che, agli inizi di settembre, si è trasformata da OPS a OPAS, sulla scia della decisione della banca senese di alzare la posta, mettendo sul piatto, oltre alle azioni, una componente aggiuntiva cash, ovvero in contanti.

Fonti interpellate da Reuters indicano che, al termine del CDA appena iniziato, Nagel & Co. dovrebbero annunciare l’intenzione di dimettersi con effetto dal 28 ottobre.

A quel punto, MPS dovrebbe procedere alla nomina di un nuovo CDA e di un nuovo CEO che rimpiazzi Alberto Nagel.

Nagel e vertici Mediobanca passano all’incasso e vendono azioni. Le cifre incassate

Prima dell’addio, Alberto Nagel e altri manager che fanno parte dei vertici di Mediobanca hanno deciso di passare all’incasso, vendendo le azioni di Piazzetta Cuccia.

Si apprende che (l’ancora per poco) AD Nagel, ha smobilizzato 1 altro milione di azioni di Mediobanca nella giornata di ieri, al prezzo medio ponderato di 21,306 euro, per un controvalore di circa 21,31 milioni di euro.

Ha continuato a mollare le azioni MB anche Renato Pagliaro, presidente di Mediobanca, sempre in data 17 settembre: esattamente 100 mila azioni, al prezzo medio ponderato di 21,1743 euro, per un valore di circa 2,12 milioni di euro.

Vendita di azioni Mediobanca anche da parte del direttore generale Francesco Saverio Vinci: in questo caso gli smobilizzi hanno avuto per oggetto 400 mila azioni di Piazzetta Cuccia, al prezzo medio ponderato di 21,3293 euro, per un controvalore di circa 8,53 milioni di euro.

Le vendite delle azioni erano state effettuate dai vertici di Mediobanca anche nei giorni scorsi, tanto che, in particolare Alberto Nagel, ha incassato un totale di 44 milioni di euro smobilizzando i titoli nell’arco di tre giorni.

Nella giornata di lunedì 15 settembre, si era infatti appreso che il CEO di Piazzetta Cuccia aveva iniziato a mollare le azioni, liberandosi subito di 1 milione di titoli di Piazzetta Cuccia, per un prezzo medio di 22,0822 euro per azione, guadagnando 22 milioni di euro.

Anche il direttore generale, Francesco Vinci aveva venduto 400mila azioni al prezzo medio di 22,1043 euro per un totale di 8,8 milioni. Idem il presidente Renato Pagliaro che aveva smobilizzato 100mila titoli al prezzo medio ponderato di 22,009 euro per un valore complessivo di 2,2 milioni di euro.

Mediobanca nelle mani di MPS. Palenzona cita Enrico Cuccia, “è finito l’Impero romano”

In evidenza intanto, nel giorno del CDA, le dichiarazioni che sono state rilasciate da Fabrizio Palenzona, presidente di Prelios, ex vice presidente di UniCredit ed ex consigliere di Mediobanca che, così come ha riportato l’agenzia di stampa Radiocor, ha commentato la conquista della fortezza che sembrava inespugnabile, identificata nel corso degli anni come il “salotto buono” della finanza italiana, riprendendo le parole di Cuccia.

Come diceva Cuccia, è finito l’Impero romano ”.

Così Enrico Cuccia aveva infatti affermato: “Se è caduto l’Impero romano, perché non dovrebbe cadere Mediobanca?” Parole che, così come ha ricordato La Repubblica in un articolo di metà giugno di quet’anno, Cuccia, allora presidente onorario della banca, aveva ripetuto negli anni ’90, e che sono state ricordate da Giorgio La Malfa, nel suo libro “Cuccia e il segreto di Mediobanca, tornato in libreria in occasione dei 25 anni della morte di Cuccia, avvenuta il 23 giugno 2000.

In rialzo le azioni Mediobanca e di MPS-Monte dei Paschi di Siena, scambiate sul Ftse Mib di Piazza Affari, mentre va avanti la riunione del CDA di Piazzetta Cuccia, che siglerà la fine di un’epoca, inaugurandone un’altra.

Un’altra che, così come ha spiegato MPS nel presentare tutti i vantaggi del successo della sua OPAS, darà vita a “ una nuova forza competitiva nel settore bancario in Italia ” con “Monte dei Paschi di Siena e Mediobanca, insieme, in una business combination che guida una nuova fase di crescita e di creazione di valore per tutti gli azionisti e stakeholder, da subito”.

Il Monte dei Paschi ha rimarcato che “le due realtà bancarie assieme, con le rispettive attività, le competenze distintive e i tanti talenti, creano un nuovo player nel settore bancario altamente competitivo, per supportare famiglie e imprese ”.

Il trend delle azioni MPS e Mediobanca a Piazza Affari

Analizzando la performance delle azioni, occhio al trend dei titoli MPS che, sebbene abbiano riportato un trend praticamente piatto nell’ultimo mese di contrattazioni, sono balzati del 20% negli ultimi tre mesi di trading, e del 20% circa YTD, ovvero dall’inizio del 2025.

Su base annua, i titoli del Monte dei Paschi di Siena sono scambiati a un valore superiore rispetto a quello attuale del 63% circa.

Bene anche le azioni di Mediobanca, in rialzo di più del 2% nell’ultimo mese, di più del 13% negli ultimi tre mesi, e reduci da uno scatto superiore a +52% dall’inizio del 2025. Su base annua, il trend è stato di un guadagno del 40% circa.

Va infine ricordato che la partita non è ancora finita, visto che esiste la possibilità che MPS, con la riapertura dei termini dell’OPAS, conquisti anche la soglia del 90% del capitale di Piazzetta Cuccia. E in quel caso, la strada porterebbe il nome di OPA obbligatoria, anche se dalla stessa Mediobanca e da Piazza Affari è stata indicata un’altra soglia finale.

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