Così i manager pubblici possono guadagnare più di 240 mila euro

Giorgia Bonamoneta

14 Settembre 2022 - 00:07

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I manager pubblici e delle forze dell’ordine potranno guadagnare oltre 240.000 € annui. Cade il tetto del limite grazie a una norma inserita nel decreto Aiuti bis.

Così i manager pubblici possono guadagnare più di 240 mila euro

Un emendamento passato all’ultimo all’interno del decreto Aiuti bis permetterà ai manager delle pubbliche amministrazioni e delle forze dell’ordine di guadagnare oltre la soglia e 240.000€ all’anno. Sembra che il premier Mario Draghi non fosse a conoscenza dell’intenzione di riscrivere il tetto da parte del ministero dell’economia e fonti parlano di irritazione nei confronti del Tesoro e del mistero dei rapporti.

In un momento così difficile per il Paese, tra crisi energetica e crisi economica che rischiano di acuirsi ancora di più nei prossimi mesi, la scelta di far passare tale deroga al tetto degli stipendi dei manager della pubblica amministrazione e delle forze dell’ordine appare come uno smacco ai cittadini. Per questo Draghi prende le distanze.

A beneficiarne sarà infatti un piccolissimo gruppo composto dai manager della pubblica amministrazione, i manager delle forze dell’ordine e i capi Dipartimento dei ministeri, oltre che il segretario generale della presidenza del consiglio.

Nel decreto Aiuti bis passa la deroga per maggior guadagno dei manager

Un’alta maggioranza in commissione ha votato la norma entrata nel decreto Aiuti bis. Si tratterebbe della deroga al tetto degli stipendi per i manager della pubblica amministrazione e per le forze dell’ordine. Il tetto, fissato fino a questo momento a 240.000€, cade e uno stretto gruppo di persone potrà superare questa soglia attraverso la disponibilità di risorse presenti in un apposito fondo. Su La Repubblica si legge che Mario Draghi prende le distanze e guarda con irritazione al Tesoro e al ministero dei Rapporti con il Parlamento. Sembra infatti che il premier non fosse a conoscenza della decisione del ministro dell’Economia di riscrivere, anzi cancellare il tetto.

Il primo passo verso questa direzione è stato fatto con la Legge di Bilancio che ha permesso di aggiornare il limite del tetto massimo di 240.000€, allineando agli aumenti previsti nei rinnovi dei contratti nazionali del pubblico impiego, come ricorda anche il Sole 24 Ore. Oggi, durante la discussione e la votazione per il decreto Aiuti bis, è arrivata una deroga esplicita che permette di superare i 240.000€, non fissando in alternativa un nuovo tetto di limite.

Decreto aiuti bis e gli stipendi sopra i 240 mila euro: per chi

Il tetto massimo di 240.000€ per i manager delle pubbliche amministrazioni e delle forze dell’ordine è venuto meno. I fortunati che beneficeranno di questa norma inserita all’ultimo, almeno secondo quanto emerge dalle dichiarazioni di irritazione di Mario Draghi, saranno pochi.

Nel gruppo dei vertici chi potrà superare il tetto massimo di 240.000€ annui sono i vertici delle forze armate e dei ministeri. Si tratta del Capo della polizia, dei Comandanti generale dei Carabinieri e della Guardia di finanza, dei Capi di Stato maggiore di Difesa e Forze Armate, il capo dell’amministrazione penitenziaria, il comandante del Comando operativo di vertice interforze e il comandante generale delle Capitanerie di Porto. Non solo, ottengono la delega anche i tutti i Capi dipartimento e i segretari generali di presidenza del consiglio e dei ministeri. Alcuni esponenti politici, come Enrico Letta del Partito Democratico, hanno già contestato la norma e richiesto che venga annullata.

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