Il Regno Unito rilancia l’idea di confiscare i 140 miliardi di euro di beni russi per armare l’Ucraina. Bruxelles divisa tra pressioni politiche, rischi economici e timori di rottura con Mosca.
Usare i fondi russi congelati in Occidente per armare l’Ucraina?
La partita sta dividendo il campo euroatlantico.
Dopo le diatribe interne all’Unione Europea, dall’esterno il Regno Unito ha ripreso, pochi giorni fa, una posizione netta: Yvette Cooper, ministro degli Esteri britannico, ha scritto sul «Times» nella giornata del 27 ottobre che «per ottenere una pace giusta e duratura in Ucraina, dobbiamo puntare sui soldi della Russia», aggiungendo che «il Regno Unito ha promosso con i suoi alleati la causa per un’azione economica contro la Russia» e che «ora è il momento di esercitare nuove pressioni economiche per privare il Cremlino dei proventi di guerra e spingere Putin al tavolo delle trattative». [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA