Legge 104, cosa cambia per smart working, congedi e permessi dal 2026?

Patrizia Del Pidio

18 Dicembre 2025 - 10:40

Dal 1° gennaio 2026 ai benefici riconosciuti con la legge 104 si affiancheranno le nuove agevolazioni previste dalla legge 106.

Legge 104, cosa cambia per smart working, congedi e permessi dal 2026?

La Legge 104 si arricchisce di interessanti novità a partire dal 1° gennaio 2026. Con l’entrata in vigore della legge 106 del 2025, infatti, per gli invalidi e per chi se ne prende cura vengono rafforzate considerevolmente le tutele.

La Legge 106 si inserisce nel quadro delle disposizioni già previste dalla legge 104 ampliandone i contorni inserendo strumenti pensati non solo per garantire cura e assistenza al disabile, ma per garantire una continuità lavorativa durante e dopo i percorsi di cura e riabilitazione. In tal senso la novità sottolinea aspetti che la legge 104 aveva ignorato: la cura e la tutela del disabile devono essere affiancate dalla garanzia del diritto al lavoro.

Per il disabile sono previsti fino a 24 mesi di congedo straordinario non retribuito, con il diritto a conservare il posto di lavoro, e una priorità nell’accesso all’eventuale smart working. Le norme entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2026.

Anche se queste non sono le uniche novità previste dalla legge 106, sono quelle con importanza maggiore per garantire la continuità e il diritto al lavoro per chi è affetto da patologie gravi o dalla condizione di fragilità sanitaria.

Le nuove regole della legge 104

La Legge 106 individua i beneficiari della normativa che si rivolge a tutti i lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico, sia di quello privato, in condizione di fragilità sanitaria. Nella categoria degli aventi diritto non rientrano soltanto gli invalidi e i disabili, ma anche chi è affetto da patologie croniche o oncologiche e chiunque abbia avuto il riconoscimento di un’invalidità civile di almeno il 74%.

Il legislatore ha scelto come soglia di accesso alle nuove tutele quella che rappresenta un limite a partire dal quale lo stato sanitario incide profondamente sulla capacità lavorativa. A questi soggetti la normativa riconosce maggiori tutele e protezioni.

Congedo straordinario per invalidi

Se il congedo straordinario riconosciuto dalla legge 151 del 2001 è retribuito e destinato esclusivamente a chi assiste un familiare invalido, quello previsto dalla legge 106 del 2025 è riservato solo alle figure in condizione di svantaggio sanitario. Si tratta di un congedo che può arrivare fino a 24 mesi, può essere utilizzato in maniera frazionata o continuativa, in base alle esigenze di salute del beneficiario, ma non è retribuito.

Pur garantendo la conservazione del posto di lavoro, non prevede un indennizzo né una copertura contributiva, ma il lavoratore può scegliere di riscattare, sostenendone i costi, tali periodi in autonomia.
La misura, pur non prevedendo la retribuzione, consente agli invalidi di avere una tutela in più su cui contare durante i momenti in cui gli è più necessario concentrarsi sul proprio recupero e sulle terapie.

Smart working

Al termine del congedo straordinario, o in alternativa al suo utilizzo, il lavoratore ha diritto di precedenza assoluta nell’accedere allo smart working, se compatibile con le mansioni svolte. Il datore di lavoro, in concreto, è tenuto a valutare se l’attività lavorativa possa essere svolta in maniera agile. Se fosse tecnicamente possibile il lavoratore ha un titolo di precedenza assoluta rispetto ai colleghi, nella scelta di questa tipologia di lavoro.

Va sottolineato che non si tratta di una concessione lasciata alla discrezione del datore di lavoro, ma di un diritto del disabile che deve essere riconosciuto nei limiti delle esigenze aziendali. Con questa disposizione la legge 106 vuole consentire al lavoratore fragile di rientrare al lavoro evitando che debba sostenere carichi troppo pesanti per la condizione di salute e spostamenti quotidiani. Il lavoro agile, quindi, viene utilizzato come una sorta di cuscinetto che possa attutire i disagi del lavoro senza far venire meno la produttività.

Legge 106 affianca legge 104

Le novità introdotte dalla legge 106 si affiancano a quelle già previste dalla legge 104: restano quindi, in vigore anche i giorni di permesso mensile, il congedo straordinario per il familiare che assiste il disabile, la precedenza nella scelta della sede di lavoro, il divieto di trasferimento laddove non necessario e il divieto di lavoro notturno.

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