Alcune delle spiagge più famose del pianeta sono diventate invivibili per colpa del sovraffollamento. E ci sono anche due perle italiane tra le peggiori
Siamo quasi arrivati alla fine della stagione balneare estiva ed è il momento dei bilanci. La prima a farli è stata Cloudwards, azienda specializzata nei servizi cloud, che ha recentemente stilato un report sulle spiagge migliori e peggiori del mondo basato sulle recensioni comparse su TripdAvisor.
In particolare Cloudwards ha studiato la frequenza con cui compaiono lamentele legate al rumore, alla sporcizia, all’eccessivo affollamento e alle difficoltà ad arrivare.
Ebbene a prendersi la maggior percentuale delle segnalazioni e i primi due posti nella classifica delle peggiori sono due spiagge italiane: la Spiaggia della Pelosa e La Cinta, entrambe in Sardegna.
L’Italia guida la classifica delle spiagge più deludenti
La peggiore spiaggia del mondo in questo 2025, secondo i dati di Cloudwards, è una delle più belle d’Italia, ovvero la Pelosa. Il problema è quello dell’affollamento: quasi l’87% degli utenti ha lamentato difficoltà a trovare posto anche durante la settimana.
A seguire, al secondo posto, troviamo la Spiaggia La Cinta, 5 km di incredibile spiaggia bianca incorniciata da dune e ginepri. Anche in questo caso il problema è il caos: più dell’84% delle recensioni ha denunciato problemi a trovare uno spazio per stendere l’asciugamano.
Le altre spiagge troppo affollate
Il problema dell’overtourism è molto comune nei Paesi Europei più turistici. La Spagna, ad esempio, ha ben 3 spiagge nella top 10 delle lamentele: Cala Comte a Ibiza, La Concha Beach nella regione dei Paesi Baschi e la deliziosa Playa de Muro, situata nell’isola di Maiorca.
Male anche il Portogallo con Praia da Falésia, medaglia di bronzo con l’83% delle recensioni negative e gli Stati Uniti, in particolare la zona delle Hawaii. Poipu Beach Park compare moltissime volte nelle lamentele dei turisti.
Problema sporcizia e inquinamento acustico nelle spiagge greche
In Grecia, invece, le problematiche più sentite sono quelle legate alla sporcizia delle spiagge e al rumore.
Elafonissi, celebre per il suo litorale rosa, si è piazzata settima tra le più deludenti. La laguna di Balos, nei pressi di Creta, è considerata una delle più sporche in assoluto, mentre a Porto Katsiki c’è la questione rumore: il 20% delle persone che l’hanno visitata si è lamentato dei suoni che rendono impossibile il riposo.
Le misure per contrastare l’overtourism
Da questa classifica si capisce il motivo per cui la parola overtourism è una delle più nominate in quest’estate 2025. Il sovraffollamento turistico sta mettendo in crisi la vita delle comunità locali e a rischio gli ecosistemi naturali. Ma non solo. Rende difficile la vita agli stessi turisti.
Ecco perché sempre più Paesi stanno mettendo in campo misure stringenti per limitare gli accessi. In Sardegna, una delle zone più colpite, sono stati introdotti tetti di visitatori consentiti, prenotazioni obbligatorie e zone a traffico limitato.
In Grecia è stato inserito un pedaggio d’ingresso di 20 euro per i croceristi che sbarcano sulle isole più famose come Santorini. La Spagna, invece, ha vietato la vendita di alcolici su alcune delle principali spiagge e ha aumentato le multe per chi compie azioni pericolose per gli ecosistemi locali.
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