In quest’isola amata dagli italiani non si potrà più girare in auto

Andrea Fabbri

28 Luglio 2025 - 14:28

Una delle isole preferite dai turisti italiani e internazionali dirà addio alle auto fino al 30 settembre. Scopriamo qual è e il motivo della decisione

In quest’isola amata dagli italiani non si potrà più girare in auto

L’estate inizierà ufficialmente fra pochissimi giorni e molti italiani sono alle prese con una decisione importate: dove andare in vacanza e come. Dove andare significa scegliere la meta migliore, magari spendendo poco e godendosi un po’ di pace. Il come sta a significare con quale mezzo giungere a destinazione e come muoversi una volta arrivati.

La notizia degli ultimi giorni, per chi vuole spostarsi in macchina, è che da qui al 30 settembre non sarà più possibile farlo a Ibiza, una delle mete più amate dai turisti italiani e internazionali.

La misura, hanno dichiarato le autorità locali, è stata presa per fronteggiare il problema dell’overtourism e per invitare i visitatori a esplorare l’isola in modo più sostenibile e rispettoso degli ecosistemi.

Ibiza dice stop alle auto

Ibiza conta all’incirca 150.000 abitanti e un grande problema: il sovraffollamento turistico. Soprattutto di persone che decidono di visitare l’isola con la propria auto.

Secondo le statistiche ufficiali, il numero di macchine è quadruplicato negli ultimi anni, passando dalle circa 50.000 del 2001 alle 207.000 del 2022. Un numero insostenibile che ha spinto le autorità a porre un freno a questa crescita.

Da qui fino al 30 settembre saranno ammessi a Ibiza soltanto 20.000 auto di persone non residenti. Di queste, 16.000 saranno mezzi a noleggio, mentre gli altri 4.000 “slot” sono riservati a turisti provenienti dai porti più vicini.

I camper e le roulette sono accettati soltanto se hanno la prenotazione in uno dei campeggi autorizzati dell’isola mentre, al momento, non ci sono limitazioni per i mezzi a 2 ruote.

Perché Ibiza ha preso questa decisione

Ogni anno Ibiza ospita più di 3 milioni di persone e la cifra è cresciuta costantemente dal 2022 a oggi. Un turismo di massa non più sostenibile, né a livello gestionale, né tantomeno a livello ambientale.

La decisione di limitare il numero di accessi di auto è stata presa per tentare di contrastare il fenomeno e per provare a proteggere gli ecosistemi unici dell’isola. Ed è solo l’ultima misura presa in ordine di tempo.

Poco tempo fa erano arrivati i limiti agli sbarchi delle navi da crociera mentre nello stesso periodo sono aumentati i controlli sui sub-affitti e sugli affitti turistici non regolarmente registrati.

Le piccole isole contro l’overtourism

Ibizia, purtroppo, non è l’unica isola in Europa a dover fare i conti con l’overtourism. La buona notizia, però, è che le iniziative volte a tutelare i territori e l’ambiente, stanno aumentando.

Formentera sta ottenendo ottimi riscontri dal sistema introdotto qualche tempo fa e che prevede il pagamento di un’autorizzazione per entrare nell’isola con il proprio mezzo (a meno che non sia elettrico).

Maiorca dovrebbe seguire la strada di Ibiza a partire dall’estate del 2026 e realtà turistiche simili come le Canarie hanno introdotto limitazioni degli accessi ai turisti e ai mezzi e nuove eco-tasse per i visitatori.

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