Le idee politiche di Charlie Kirk, alleato di Trump e attivista conservatore ucciso negli USA

Flavia Provenzani

11 Settembre 2025 - 09:29

Chi era Charlie Kirk, influencer conservatore di 18 anni, alleato di Trump, che ha creato un movimento giovanile.

Le idee politiche di Charlie Kirk, alleato di Trump e attivista conservatore ucciso negli USA

Charlie Kirk era uno degli attivisti conservatori e influencer più famosi negli Stati Uniti, nonché un fidato alleato del presidente statunitense Donald Trump.

È stato ucciso a colpi d’arma da fuoco mercoledì all’età di 31 anni mentre presenziava a un evento universitario per conto di Turning Point USA, l’organizzazione da lui co-fondata, in quella che la polizia USA ha definito una sparatoria mirata.

Il presidente Donald Trump ha annunciato la notizia della morte di Kirk e gli ha reso omaggio su Truth Social con queste parole:

«Il grande, e persino leggendario, Charlie Kirk è morto. Nessuno ha capito o colto il cuore dei giovani negli Stati Uniti d’America meglio di Charlie».

Charlie Kirk e la sua Turning Point

Attraverso Turning Point, che Kirk ha fondato all’età di 18 anni, il giovane attivista diffondeva ideali conservatori nei college statunitensi di orientamento progressista. L’evento di mercoledì, presso la Utah Valley University, proprio quello dove è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco, dava il via a un tour multi-campus dell’organizzazione, durante il quale i partecipanti sono invitati a dibattere con Kirk su temi specifici.

I suoi profili sui social e il suo omonimo podcast quotidiano spesso riportavano spezzoni di lui che dibatteva con gli studenti su temi come l’identità transgender, il cambiamento climatico, la fede e i valori della famiglia.

All’inizio del podcast di Kirk viene sempre riprodotta una clip di Trump in cui afferma: «Voglio ringraziare Charlie, è una persona incredibile, il suo spirito, il suo amore per questo Paese, ha fatto un lavoro straordinario nel creare una delle organizzazioni giovanili più potenti mai create».

L’organizzazione non-profit, che rappresenta gran parte della sua eredità, è nata dopo la rielezione del presidente Barack Obama nel 2012.

La sua missione, rivolta ai giovani, è quella di riunire gli studenti per «promuovere i principi di responsabilità fiscale, libero mercato e governo limitato». Attualmente ha sedi in oltre 850 college.

Charlie Kirk ha ricoperto un ruolo chiave nella rielezione di Trump - gli è stato infatti ampiamente riconosciuto il merito di aver contribuito a raccogliere decine di migliaia di nuovi elettori e di aver trasformato l’Arizona in uno Stato pro Trump.

Il rapporto tra Kirk e Trump

Il rapporto tra Kirk e Trump si è rafforzato dopo la vittoria di Trump: il millenal ha partecipato alla cerimonia di insediamento a gennaio ed è diventato un frequentatore abituale della Casa Bianca durante entrambi i mandati del magnate.

All’inizio di quest’anno, Kirk si è recato in Groenlandia con il figlio di Trump, Donald Trump Jr., proprio quando il presidente sosteneva che gli Stati Uniti avrebbero dovuto possedere quel territorio artico.

La biografia di Charlie Kirk

Figlio di un architetto cresciuto in un sobborgo benestante di Chicago, Prospect Heights, Kirk ha frequentato un college pubblico vicino a Chicago prima di abbandonarlo per dedicarsi all’attivismo politico.

Ha fatto domanda, senza successo, per entrare a West Point, l’accademia militare d’élite degli Stati Uniti, e spesso faceva riferimento ironicamente al suo non possedere una laurea quando dibatteva con studenti e accademici su argomenti come il postmodernismo.

Charlie Kirk era un appassionato oratore pubblico, girava il Paese intervenendo a eventi repubblicani, molti dei quali decisamente apprezzati dai membri del movimento ultraconservatore del Tea Party, e il suo programma radiofonico quotidiano ha milioni di follower sui social media.

Le idee politiche di Charlie Kirk

Kirk ha tenuto un discorso all’Oxford Union all’inizio di quest’anno e nel 2020 ha scritto un best-seller, The Maga Doctrine, un riferimento alla campagna Make America Great di Trump.

Ma il suo cristianesimo evangelico e la sua famiglia (ha sposato un’ex Miss Arizona, dalla quale ha avuto due figli) erano al centro della sua politica. Era visto infatti sia come il futuro dell’attivismo conservatore, sia come una figura fortemente polarizzante.

Tra i numerosi temi politici e sociali di cui ha parlato in eventi e podcast spicca il controllo delle armi, sul quale ha dichiarato:

«Vale la pena affrontare il costo, purtroppo, di alcune morti per arma da fuoco ogni anno, per poter avere il Secondo Emendamento».

Ha spesso condiviso le sue opinioni anti-transgender e un certo scetticismo sulla pandemia di Covid-19, e ha anche pubblicamente promosso la convinzione secondo cui le elezioni del 2020 sarebbero state truccate a sfavore di Trump.

È caccia all’assassino di Charlie Kirk

La caccia all’uomo per l’assassino dell’attivista conservatore continua. Qualche ora fa le autorità statunitensi hanno dichiarato che due persone arrestate e interrogate in merito alla sparatoria sono state rilasciate perché non hanno alcun legame con la vicenda.

Inizialmente abbiamo preso George Zinn come sospettato. In seguito è stato rilasciato e accusato di ostruzione da parte della polizia UVU”, ha dichiarato il Dipartimento di Pubblica Sicurezza dello Utah in un bollettino diffuso nella serata statunitense di mercoledì.

Un secondo sospettato, Zachariah Qureshi, è stato preso in custodia e rilasciato dopo essere stato interrogato dalle forze dell’ordine”, ha affermato il DPS.

Non ci sono al momento legami con nessuno di questi due individui per quanto riguarda la sparatoria”, hanno aggiunto. “Sono in corso un’indagine e una caccia all’uomo per individuare l’assassino”.

Secondo l’università che ospitava l’evento, l’uomo armato che ha ucciso Kirk gli ha sparato da un edificio del campus a 200 metri di distanza da dove stava parlando, colpendolo una volta al collo.

Kirk è stato trasportato in un ospedale vicino, dove è stato dichiarato morto diverse ore dopo, ha riferito il DPS.

Il direttore dell’FBI Kash Patel ha preso l’insolita decisione di annunciare sui social media che il “soggetto” dell’omicidio di Kirk era stato preso in custodia. Solitamente, gli aggiornamenti cruciali sulle indagini di alto profilo come questa vengono forniti di persona dalle autorità locali o dagli agenti regionali dell’FBI durante una conferenza stampa, non certo dal direttore dell’ufficio e sicuramente non sui social media.

La vittima della terribile sparatoria di oggi, costata la vita a Charlie Kirk, è ora in custodia cautelare”, ha scritto Patel. “Grazie alle autorità locali e statali dello Utah per la collaborazione con @fbi. Vi forniremo aggiornamenti non appena possibile”.

Un’ora dopo, Patel ha ritrattato la sua dichiarazione iniziale su X:

“Il soggetto in custodia è stato rilasciato dopo un interrogatorio da parte delle forze dell’ordine. Le nostre indagini proseguono e continueremo a diffondere informazioni nell’interesse della trasparenza”.

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