Lavoro, il piano del governo Meloni per la sicurezza: in arrivo 1500 assunzioni su treni e stazioni

Giacomo Andreoli

9 Febbraio 2023 - 11:58

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Il ministro delle Infrastrutture e vicepremier, Matteo Salvini, ha annunciato che il governo assumerà 1500 vigilantes privati nelle stazioni e sui treni per garantire maggiore sicurezza pubblica.

Lavoro, il piano del governo Meloni per la sicurezza: in arrivo 1500 assunzioni su treni e stazioni

Oltre mille nuove assunzioni, forse anche 1500, per garantire più sicurezza pubblica nelle stazioni e sui treni. Lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini, spiegando che il governo vuole individuare questi vigilantes privati assieme a Ferrovie dello Stato, che li assumerà.

Dopo la proposta di ieri di valutare attentamente un nuovo taglio delle accise sui carburanti e fallo scattare se il prezzo supera i 2 euro al litro, il numero uno della Lega torna così a far parlare di sé, anticipando le mosse della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il tentativo, insomma, è quello di prendersi la scena con le sue proposte.

Il piano del governo Meloni sulla sicurezza

In questi 100 giorni - ha spiegato il ministro - sto e stiamo lavorando perché le stazioni siano più sicure”. In coordinamento con i colleghi al governo, a partire dal titolare del dicastero dell’Interno Matteo Piantedosi, Salvini ha quindi annunciato il piano di assunzioni con Ferrovie dello Stato, sottolineando che nel frattempo “già in questi giorni stanno aumentando controlli, arresti e espulsioni di clandestini, oltre al recupero della droga”.

Piantedosi, d’altronde, fu capo di Gabinetto del ministero dell’Interno quando il numero uno della Lega reggeva il Viminale durante l’esperienza del governo Conte I con il Movimento 5 Stelle (da giugno 2018 a settembre 2019).

Quando verranno assunti i 1500 vigilantes nelle stazioni

Il piano straordinario di assunzioni con Ferrovie dello Stato, come annunciato da Salvini, potrà arrivare fino 1500 uomini e donne per la sicurezza nelle stazioni e sui treni. Non è ancora stato specificato quando verranno assunti, ma sicuramente si andranno affiancheranno polizia, carabinieri ed esercito nei controlli.

Secondo il vicepremier questi nuovi vigilantes “non fanno i miracoli, ma meglio averne 1500 sui treni e nelle stazioni a garantire la sicurezza che non averne”. Questo perché “sicuramente prendere il treno non può essere un’avventura”.

Le critiche del Partito democratico

Intanto l’ad di Trenitalia, Luigi Corradi, presentando l’indagine sulla percezione della sicurezza sui treni e nelle stazioni italiane ha spiegato che “dopo la pandemia c’è stata una ripresa fortissima del trasporto sui treni, quest’anno vogliamo tornare a livelli del 2019 e fare anche di più”.

Dalle opposizioni, però, arrivano le prime critiche al piano del governo. Secondo il senatore e responsabile sicurezza del Pd, Enrico Borghi, “anziché sbloccare i concorsi per le forze dell’ordine (la polizia di Stato in particolare ha numeri preoccupanti), il governo privatizza il settore sicurezza. Una strategia errata. Piantedosi non ha nulla da dire?”.

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