Lavoro: 500mila assunzioni a luglio, ma la metà dei posti resta vacante

Teresa Maddonni

15 Luglio 2022 - 08:26

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Sono 505mila le assunzioni delle imprese a luglio 2022 secondo il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, di Unioncamere e Anpal. Per 204mila ricerche di personale i posti restano vuoti.

Lavoro: 500mila assunzioni a luglio, ma la metà dei posti resta vacante

Lavoro: sono 500mila le assunzioni previste a luglio 2022, ma quasi la metà dei posti rischia di rimanere vacante per la difficoltà che hanno le imprese nel reperire personale.

È questo il quadro che emerge dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal e che evidenzia come le imprese abbiano previsto 505mila assunzioni nel mese di luglio, tuttavia sono 204mila le ricerche di personale per le quali le aziende hanno difficoltà a trovare candidati, soprattutto per mancanza di professionalità adeguate.

Dal Bollettino emerge anche come le assunzioni programmate dalle aziende per il trimestre luglio-settembre arrivino a poco meno di 1,3 milioni. Il dato sulla possibilità di occupare i posti di lavoro disponibili è estremamente negativo rispetto allo stesso periodo 2021.

Nel rapporto è possibile anche trovare dati sui settori lavorativi nei quali c’è più difficoltà nel reperimento di personale per le assunzioni e per quali figure. Vediamolo nel dettaglio.

Lavoro: 500mila assunzioni a luglio, ma mancano alcune figure

Le imprese stimano 505mila assunzioni nel mese di luglio secondo il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, ma mancano moltissime figure professionali che si fatica a reperire. Parlando in numeri:

  • 505mila sono le assunzioni che le imprese hanno programmato a luglio;
  • poco meno di 1,3 milioni nell’intero trimestre luglio-settembre.

Dai dati, come si legge nel comunicato stampa che accompagna il bollettino, tuttavia emerge un andamento negativo:

  • rispetto al mese di giugno 2022 (-9,7%);
  • rispetto a luglio 2021 (-5,4%).

Considerando tuttavia l’intero trimestre la differenza con il 2021 è minima (-0,1%). In percentuale, nonostante le stime di posti di lavoro per luglio 2022, la difficoltà di reperimento del personale da parte delle aziende riguarda il 40,3% delle assunzioni previste, circa 10 punti in più rispetto a luglio 2021.

Guardando alle assunzioni programmate a luglio 2022 per settori, sempre come da comunicato che accompagna il Bollettino, sono stimate:

  • circa 130mila entrate nell’industria (-1.390 assunzioni rispetto giugno, -7mila circa rispetto a luglio 2021) e 349mila nel trimestre luglio-settembre (+12,5mila rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente);
  • 375mila entrate nei servizi (in flessione di 52mila unità rispetto ad un mese fa) e poco meno di 930mila quelli previsti per il trimestre luglio-settembre (-14mila rispetto allo stesso trimestre 2021).

Il Bollettino chiarisce anche quali sono le diverse tipologie di contratti previsti:

Lavoro, 500mila assunzioni a luglio: ecco dove la metà dei posti è vacante

Dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, come abbiamo anticipato e come si legge nel comunicato che accompagna il rapporto, la metà circa delle 500mila assunzioni previste rischia di non andare a buon fine per mancanza di figure professionali. Ma quali sono i settori più colpiti? Sono circa 204mila le ricerche di personale per cui le imprese dichiarano difficoltà di reperimento.

A incontrare le maggiori criticità sul mercato del lavoro troviamo:

  • le imprese della metallurgia e dei prodotti in metallo (circa 56% dei profili ricercati è di difficile reperimento);
  • le industrie del legno-arredo (55%);
  • i servizi ICT (54%);
  • imprese di costruzioni (54%).

Tra i profili più difficili da trovare per le assunzioni troviamo:

  • tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (il 65,3% è di difficile reperimento);
  • tecnici in campo ingegneristico (57,0%);
  • tecnici della salute (56,4%);
  • tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (55,6%);
  • specialisti in scienze matematiche, informatiche e scientifiche (54,9%).

Tra gli operai specializzati risultano difficili da trovare:

  • fonditori e saldatori (65,7%);
  • operai di macchine per lavorazione metalliche e prodotti minerali (63,9%);
  • operai addetti alle rifiniture delle costruzioni (60,1%);
  • operai di installazione e manutenzione attrezzature elettriche ed elettroniche (59,8%).

Per quanto riguarda invece la difficoltà a riempire i posti per le assunzioni a livello territoriale le maggiori difficoltà si hanno nelle seguenti zone:

  • Nord Est (per il 47,2% delle figure ricercate);
  • Nord Ovest (41,5%);
  • Centro (39,0%);
  • Sud e Isole (34,7%).

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