1 maggio in busta paga, bonus per pochi (ma arrivano gli aumenti)

Simone Micocci

28/04/2023

28/04/2023 - 13:28

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Cosa spetta in busta paga per la giornata del 1° maggio? Bonus per pochi, ma attenzione all’aumento garantito dal nuovo taglio del cuneo fiscale.

1 maggio in busta paga, bonus per pochi (ma arrivano gli aumenti)

A differenza dello scorso anno, nel 2023 il bonus busta paga per il 1° maggio verrà riconosciuto solamente ai dipendenti che prestano attività lavorativa nel giorno festivo: per tutti gli altri, trattandosi di festività regolarmente goduta, spetterà lo stesso stipendio che sarebbe stato percepito in caso di normale giornata lavorativa.

Nel 2022, invece, il 1° maggio - giornata in cui ricorre la Festa dei lavoratori - era una domenica e per questo è scattata la tutela che il nostro ordinamento riconosce ai festivi non goduti che cadono di domenica, giornata solitamente non lavorativa per la maggior parte dei dipendenti: nel dettaglio, in busta paga è stata aggiunta una giornata di lavoro in più, il che ha comportato inevitabilmente un aumento di stipendio.

Quest’anno non andrà così in quanto trattandosi di un lunedì si potrà approfittare della festività per godere di un meritato riposo senza doversi preoccupare delle conseguenze in busta paga. Anziché pensare al mancato aumento, quindi, è bene guardare al bicchiere mezzo pieno e organizzarsi per trascorrere una giornata insieme alle persone care così da ricaricare le energie in vista del rientro in ufficio.

Come anticipato, invece, così com’è stato per il 25 aprile, godranno comunque di un bonus in busta paga per il 1° maggio coloro che nonostante il giorno festivo presteranno attività lavorativa. Pensiamo a chi lavora nel settore della ristorazione, oppure nel commercio (supermercati, centri commerciali e negozi nella maggior parte dei casi resteranno aperti), ossia in quei settori dove si approfitterà dell’alto flusso di persone per aumentare il fatturato. Ebbene, questi avranno diritto a un bonus in busta paga, una maggiorazione il cui importo varia in base al contratto collettivo di riferimento.

Bonus 1° maggio per chi lavora: cosa spetta?

Dunque, chi lavora lunedì 1° maggio 2023 - laddove sia stato concordato con il datore di lavoro - godrà di una maggiorazione dello stipendio nella misura indicata dal Ccnl.

La legge, infatti, rimanda alla contrattazione collettiva il compito di quantificare la misura dell’aumento da riconoscere a chi lavora durante un giorno festivo. Quindi, se volete sapere quanto la prestazione lavorativa svolta di 1° maggio verrà retribuita nella prossima busta paga, dovete guardare al contratto applicato nei vostri confronti.

Ad esempio, generalmente nel settore commercio il lavoro festivo viene retribuito con una maggiorazione del 30% applicata sulla paga base, mentre nel settore del turismo, come per chi lavora negli alberghi oppure nei ristoranti, scende al 20%.

Cosa spetta a chi non lavora il 1° maggio

Nessuna variazione di stipendio, invece, per chi - come da normativa - gode della festività interrompendo l’attività lavorativa. Il riposo nel giorno festivo viene infatti retribuito al 100%: ciò significa che per impiegati e operai retribuiti in misura fissa ogni mese la giornata del 1° maggio verrà compresa nella retribuzione globale, mentre per gli operai che percepiscono uno stipendio su base oraria la festività farà quindi parte della retribuzione oraria.

Nel 2023 un nuovo bonus 1° maggio in busta paga

Non c’entra nulla con la giornata del 1° maggio ma quest’anno va considerato un ulteriore bonus che, almeno stando ai piani del governo, dovrebbe partire proprio dalla prossima settimana.

Nel dettaglio, nelle buste paga dal 1° maggio verrà potenziato lo sgravio contributivo applicato dal 1° gennaio scorso nei confronti di coloro che guadagnano meno di 2.692 euro al mese. Oggi lo sgravio è del 2% e sale al 3% per coloro che guadagnano persino meno di 1.923 euro: l’intenzione è di utilizzare i 3,4 miliardi di euro a disposizione per il Decreto lavoro, che verrà approvato dal Consiglio dei ministri proprio il prossimo lunedì, per portare lo sgravio al 4% per tutti (mantenendo il limite di 2.692 euro mensili).

Dal 1° maggio, quindi, nelle buste paga scatterà un ulteriore risparmio di contributi il che garantirà un nuovo aumento di stipendio. Nel dettaglio, per i guadagni fino a 1.923 euro ci sarà un risparmio di un altro 1%: ad esempio, 10 euro per chi guadagna 1.000 euro, 15 euro per chi ne prende 15.000 euro.

Nel caso degli stipendi compresi tra i 1.923 e 2.692 euro, invece, il risparmio sarà di un altro 2%: quindi 40 euro per gli stipendi di 2.000 euro, 50 euro per chi ne guadagna 2.500 euro.

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