Le lauree più richieste in Italia nel mondo del lavoro

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26 Maggio 2025 - 18:17

Ecco le migliori lauree per trovare lavoro in Italia oggi, tra facoltà ricercate e corsi di laurea tradizionali: ingegneria al top, ma è in buona compagnia.

Le lauree più richieste in Italia nel mondo del lavoro

Ancora oggi, nonostante ciò che si dica da anni sull’effettiva importanza dell’università, la laurea continua a rappresentare uno dei principali strumenti di accesso al mondo del lavoro qualificato. Oltre a costituire un arricchimento culturale personale, il titolo universitario si conferma un fattore decisivo per aumentare le possibilità di occupazione e accedere a posizioni lavorative meglio retribuite.

Secondo il Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, che analizza annualmente i percorsi formativi e occupazionali dei laureati italiani, il tasso di occupazione a cinque anni dal conseguimento del titolo è di circa il 90%, con punte ancora più elevate soprattutto in alcuni ambiti come Ingegneria, Informatica e Area Medico-Sanitaria (Rapporto AlmaLaurea 2024).

Si tratta di dati che assumono un’importanza strategica per le future matricole, le quali devono affrontare una scelta universitaria consapevole e fondata su prospettive concrete. E se almeno 9 laureati su 10 trovano un lavora stabile e ben pagato entro 5 anni dal titolo conseguito, va da sé che le prospettive per chi si approccia all’università sono ancora di altissimo profilo.

Ma quali sono le lauree con più sbocchi lavorativi oggi? Su quali facoltà puntare per avere più richieste nel mondo del lavoro? Ecco le migliori soluzioni in base ai trend attuali e alle prospettive future.

Perché è importante basarsi sui dati occupazionali prima di scegliere l’università?

Prima di intraprendere un percorso accademico, è fortemente consigliato analizzare i dati occupazionali aggiornati relativi alle diverse classi di laurea. Questa valutazione consente di comprendere non solo quali corsi di laurea garantiscano maggiori sbocchi professionali, ma anche quali siano gli ambiti in cui la retribuzione media post-laurea è più elevata.

A tal proposito, sono numerosi gli organismi pubblici e privati che forniscono indicatori oggettivi e periodicamente aggiornati:

  • AlmaLaurea, con il suo rapporto annuale, elabora statistiche basate su interviste a oltre 650.000 laureati, offrendo un quadro dettagliato su occupabilità, tempi di ingresso nel mercato del lavoro, e retribuzioni medie;
  • Unioncamere e ANPAL, attraverso il Sistema Informativo Excelsior, pubblicano ogni anno previsioni dettagliate sul fabbisogno occupazionale da parte delle imprese italiane, suddivise per settore economico e livello di istruzione.
  • ISTAT, che fornisce dati strutturali e periodici sull’occupazione per fascia d’età, livello di istruzione e regione.

Solitamente è Almalaurea - consorzio nato proprio per valutare le performance di studio e gli sbocchi lavorativi dei laureati - a rispondere a queste domande. Al momento, però, il rapporto Almalaurea più aggiornato è riferito al 2024, con dati 2023. A quello e ai dati Excelsior ci riferiremo per la nostra analisi dettagliata.

Quanto è probabile trovare lavoro con la laurea

Il dato importante è che dopo la frenata registrata nel 2020 l’occupazione tra i laureati è tornata a salire, superando persino i livelli pre-Covid, sebbene ci sia una minima flessione rispetto al precedente report (2022). Ci sono poi i soliti problemi da risolvere, come ad esempio il gender gap tra uomini e donne, come pure la disparità tra Nord e Sud. Nel complesso, però, si può dire che i dati sono in miglioramento, soprattutto per le facoltà dove trovare lavoro è sempre più semplice.

Nel dettaglio, dopo la laurea risulta occupato:

  • il 74,1% per i laureati di primo livello e 75,7% per i laureati di secondo livello dopo un anno dal conseguimento del titolo;
  • il 93,6%per i laureati di primo livello e l’88,2% per i laureati di secondo livello dopo cinque anni.

Va detto, inoltre, che circa un laureato su 3 ha firmato un contratto a tempo indeterminato entro un anno dal conseguimento del titolo, la stessa quota (1 su 3, circa) che riguarda anche chi ha sottoscritto un determinato. I dati migliorano con il passare del tempo, visto che dopo cinque anni la percentuale sale al 72,7% per i laureati di primo livello che lavorano con contratto a tempo indeterminato e al 52,6% tra quelli di secondo livello.

Bene anche il dato delle retribuzioni, come dimostra il nostro approfondimento dedicato.

Le lauree migliori e più richieste nel mondo del lavoro: la classifica aggiornata

Sempre facendo riferimento al Report Almalaurea 2024, ecco le migliori lauree per trovare lavoro. La classifica ci dice che, a parità di condizioni, ad avere maggiori chance di successo sono i laureati in ingegneria (nella maggior parte degli indirizzi), seguiti dai dottori medico-sanitari e farmaceutici, economisti e informatici. Nel dettaglio, tenendo conto delle lauree di secondo livello, ne risulta che dopo cinque anni dal conseguimento del titolo la percentuale di occupati è pari a:

  1. ingegneria industriale e dell’informazione: 94,1%
  2. architettura e ingegneria civile: 92,2%
  3. medico-sanitario e farmaceutico: 91,6%
  4. economico: 90,1%
  5. informatica e tecnologie ICT: 89,7%
  6. agrario-forestale e veterinario: 89,4%
  7. scientifico: 87,6%
  8. scienze motorie e sportive: 87,4%
  9. psicologico: 85,8%
  10. educazione e formazione: 85,8%
  11. linguistico: 84,7%
  12. giuridico: 84,6%
  13. politico-sociale e comunicazione: 83,4%
  14. letterario-umanistico: 79,5%
  15. arte e design: 79,4%

Come si legge dal report:

tra i laureati di secondo livello, sono soprattutto i laureati in informatica e tecnologie ICT e quelli in ingegneria industriale e dell’informazione a poter contare, a cinque anni dalla laurea, sulle più alte retribuzioni, con valori superiori a 2.000 euro mensili netti. Risultano invece decisamente inferiori i livelli retributivi dei laureati del gruppo educazione e formazione e psicologico (meno di 1.500 euro al mese).

Quali saranno le lauree più richieste nel prossimo futuro?

Nel 2025, il mercato del lavoro italiano continua a evolversi, influenzato da fattori quali la transizione digitale, gli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e il ricambio generazionale.

Secondo le previsioni del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e ANPAL, entro il 2028 il mercato del lavoro in Italia genererà tra 3,4 e 3,9 milioni di nuove opportunità occupazionali, con una forte domanda di laureati in specifici ambiti disciplinari. Ecco le aree e i percorsi di laurea più strategici.

Area di Studio / LaureaSettori trainantiOccupabilità prevista
Ingegneria (industriale, elettronica, ambientale) Transizione green, mobilità sostenibile, edilizia, energia Alta (oltre il 90% a 5 anni)
Informatica, Data Science e Intelligenza Artificiale Cybersecurity, AI, cloud computing, software development Crescita > 900.000 posti entro il 2028
Professioni sanitarie e mediche Assistenza, sanità pubblica, medicina, infermieristica Fabbisogno costante e in crescita
Economia e Statistica Analisi dati, consulenza, gestione aziendale Domanda trasversale in tutti i settori
Scienze ambientali, agrarie e naturali Economia circolare, energie rinnovabili, sostenibilità Alta in green jobs (+2,4 milioni richiesti)
Scienze dell’educazione e della formazione Scuola, servizi alla persona, educazione Fabbisogno stabile e in espansione
Matematica e Fisica Modelli predittivi, AI, finanza, ricerca Forte correlazione con profili STEM richiesti
Chimica e Biotecnologie Farmaceutica, bioenergia, cosmetica, ricerca In crescita nei settori high-tech e green

Oltre all’università, sono molto richiesti:

  • ITS Academy (Istituti Tecnici Superiori): percorsi biennali focalizzati su industria, digitale, energia e sostenibilità.
  • diplomi tecnici e professionali: indirizzi come meccatronica, informatica, energia e ambiente sono tra i più richiesti.

Ma non è solo la facoltà a incidere sul tempo necessario per trovare lavoro dopo la laurea. Molto, infatti, dipende anche dall’ateneo dove ha avuto luogo il percorso di studi. In tal senso, è fondamentale conoscere quali sono le migliori università d’Italia e, per chi desidera studiare all’estero, e le migliori nel mondo.
Quindi, quando si è alla ricerca di quelle che sono le lauree più richieste, il discorso si amplia e di molto: un’analisi approfondita delle proprie aspirazioni e degli sbocchi lavorativi è il primo passo (fondamentale) per intraprendere il percorso accademico migliore.

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