Quando bisogna pagare le tasse universitarie e a quanto ammonta la somma? Ecco una breve guida per non perdersi alcuna data e proseguire con serenità i propri studi,
Tra le prime difficoltà che gli studenti universitari incontrano, soprattutto al primo anno, ci sono quelle legate a scadenze e pagamenti delle tasse. Oltre a organizzare il piano di studi e frequentare le lezioni, bisogna affrontare anche l’universo complesso della burocrazia. E gestire tutto può rivelarsi complicato.
Uno degli ostacoli principali è rappresentato proprio dal pagamento delle tasse universitarie: se non si presta attenzione, si rischia di incorrere in multe per ritardi o omissioni.
Le tasse universitarie sono una parte integrante del percorso accademico e, proprio per questo, possono essere fonte di ansia e stress, soprattutto a causa del loro costo e delle scadenze da rispettare.
È importante sottolineare che l’accesso all’Università non è sempre alla portata di tutti: decidere di proseguire gli studi richiede anche un impegno economico, spesso non trascurabile. Bisogna anche ricordare che l’importo delle tasse universitarie varia da un ateneo all’altro, e dipende dal fatto che l’istituzione sia statale o privata. Inoltre, è fondamentale presentare l’ISEE in tempo utile, perché in sua assenza si potrebbe essere tenuti a pagare l’importo massimo.
Vediamo quindi quali sono gli importi previsti per le tasse universitarie dell’anno accademico 2025-2026 e quali sono le relative scadenze.
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Tasse universitarie 2025-2026: quali sono gli importi e come mantenere i bonus
Affermare che “lo studio sia accessibile a tutti” purtroppo non corrisponde sempre alla realtà. Frequentare l’università ha un costo, e affrontarlo può diventare difficile per molti studenti, soprattutto se si considerano anche le spese aggiuntive legate alla frequenza: dall’affitto, se si studia lontano da casa, al costo dei trasporti, della mensa, dei libri e di tutto ciò che ruota intorno alla vita universitaria.
Per l’anno accademico 2025-2026 però torna una misura fondamentale per promuovere l’equità e garantire un accesso più ampio allo studio: la no tax area, che consente l’esonero totale o parziale dal pagamento delle tasse universitarie in base all’ISEE universitario. Nello specifico, le fasce previste sono:
- ISEE fino a 22.000 euro: esonero totale dalle tasse universitarie;
- ISEE da 22.001-24.000 euro: si paga solo il 20% delle tasse;
- ISEE da 24.001-26.000 euro: si paga il 50%;
- ISEE da 26.001-28.000 euro: si versa il 75%;
- ISEE da 28.001-30.000 euro: è previsto uno sconto del 10%.
Il tutto è calcolato sull’ISEE universitario aggiornato ai redditi del 2023, che può essere richiesto gratuitamente presso un CAF, con l’aiuto di un commercialista o in autonomia dal sito INPS, utilizzando SPID, CIE o CNS.
Va sottolineato che ogni università può prevedere soglie più favorevoli rispetto a quelle nazionali: ad esempio, l’Università Federico II di Napoli offre l’esonero totale fino a 30.000 euro di ISEE, mentre l’Università Bicocca di Milano ha stabilito il tetto massimo a 28.000 euro.
Dal secondo anno di corso in poi, per mantenere l’agevolazione economica, non è sufficiente rientrare nei limiti ISEE: è necessario anche soddisfare requisiti di merito, misurati in CFU (Crediti Formativi Universitari). Nello specifico:
- per il secondo anno, almeno 10 CFU devono essere conseguiti entro il 10 agosto successivo all’immatricolazione;
- per gli anni successivi, il minimo richiesto è di 25 CFU nei 12 mesi precedenti al 10 agosto.
Gli studenti con disabilità o DSA possono beneficiare di una riduzione del numero di CFU richiesti, secondo i regolamenti interni dell’ateneo. Infine, alcune categorie di studenti possono ottenere l’esonero totale dalle tasse universitarie anche senza presentare l’ISEE: è il caso degli studenti con invalidità pari o superiore al 66%, per i quali l’esonero è automatico, e dei figli di percettori di pensione di inabilità, che possono accedere all’esonero presentando un ISEE valido e un’autocertificazione dello stato di famiglia.
Quando si pagano le tasse universitarie 2025-2026?
Sapere con precisione le scadenze dei pagamenti è essenziale per evitare sanzioni legate a eventuali ritardi, spesso accompagnati da una mora. Ecco perché è importante sapere con chiarezza quando pagare le tasse universitarie.
Anche in questo caso, ogni ateneo può stabilire le proprie regole sia in termini di importi che di date. Tuttavia, possiamo indicare le scadenze generalmente previste nella maggior parte delle università italiane:
- La prima rata, comune a quasi tutti gli atenei, ha come scadenza tipica tra ottobre e novembre 2025.
- La seconda rata, laddove prevista, è in genere da versare nel mese di gennaio 2026.
- La rata finale è solitamente fissata tra aprile e maggio 2026.
È fondamentale, comunque, verificare con attenzione le date e gli importi esatti sul sito del proprio ateneo o rivolgendosi alla segreteria studenti. Un buon consiglio è quello di segnare le scadenze su un calendario personale e controllare con frequenza eventuali aggiornamenti.
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