La storia vіnсеntе dеllа fаmіglіа Fеrrеrо e di Nutella, un business da 10 miliardi di dollari

P. F.

14 Settembre 2025 - 15:06

Da piccola pasticceria a conduzione familiare a multinazionale con un fatturato annuale di 10 miliardi di dollari: ecco la storia del successo del marchio Ferrero.

La storia vіnсеntе dеllа fаmіglіа Fеrrеrо e di Nutella, un business da 10 miliardi di dollari

Tra le imprese italiane più celebri e redditizie nella storia italiana, un posto d’onore va sicuramente riservato al Gruppo Ferrero, imprenditore di terza generazione che, secondo la classifica stilata da Forbes nel 2025, detiene il primato di uomo più ricco d’Italia.

Ma come ha fatto un laboratorio per dolci a conduzione familiare a diventare una multinazionale con un fatturato annuale di oltre 10 miliardi di euro?

Come è nato il marchio Ferrero?

Tutto ha inizio nel 1942, durante la Seconda guerra mondiale. Il piemontese Pietro Ferrero (1898 - 1949) apre una pasticceria ad Alba, in provincia di Cuneo, con l’obiettivo di realizzare prodotti dolciari inediti ma allo stesso tempo economici.

A causa della conflitto in corso, il cacao era però impossibile da reperire. A Ferrero venne così l’idea di sostituire l’ingrediente con le nocciole, più facilmente reperibili e dal costo nettamente più basso. Fu così che una scelta forzata dalle limitazioni della guerra diventò l’elemento fondamentale per il futuro successo dell’impresa.

La vera storia della Nutella

Ma quella di sostituire il cacao con le nocciole non fu l’unica idea geniale. Mentre osservava alcuni operai a lavoro che mangiavano pane e pomodoro, Ferrero ebbe un’altra intuizione. Si chiese se esisteva un’alternativa dolce in grado di sostituire la merenda abituale dai manovali.

L’imprenditore decise così di realizzare una pasta composta da cioccolato e nocciole che fosse nutriente ed economica. Dopo aver lavorato incessantemente alla ricerca della consistenza perfetta, nel 1946 Ferrero lanciò sul mercato una crema chiamata prima Pasta Gianduja e in seguito Giandujot, per un prezzo contenuto di 600 lire, ben al di sotto del cioccolato che ne costava 3.000.

Il successo fu immediato e travolgente al punto tale che, nel giro di pochi mesi, la famiglia Ferrero si rese conto che la sola produzione artigianale non bastava e sarebbe stato necessario aprire una fabbrica. Il 14 maggio del 1946, venne fondato ufficialmente il marchio Ferrero.

L’espansione internazionale

Il successo internazionale dell’impresa arriva sotto la guida di Michele Ferrero, figlio di Pietro, che prende il timone dell’azienda nel 1957. Durante il “regno” dell’imprenditore piemontese, l’ex Giandujot, poi chiamata anche Supercrema, assume ufficialmente il nome di Nutella, conquistando il cuore (e lo stomaco) di appassionati da tutto il mondo.

Tra il 1960 e il 1997 l’azienda si espande ulteriormente in Italia e nel resto del mondo: nascono nuovi stabilimenti e sedi commerciali Ferrero in Germania, Francia, Paesi Bassi, Belgio, Svizzera, Danimarca, Regno Unito, Austria, Irlanda, Porto Rico, Ecuador, Hong Kong, Giappone, Australia, Canada, Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, Messico, Argentina e Brasile.

Tra i popolarissimi dolciumi ideati durante il comando di Michele Ferrero ci sono i Pocket Coffee, le Tic Tac, l’Estathé, la linea di merendine Kinder, tra cui le celebri Sorpresa, Cereali, Fetta al Latte, Bueno, Pinguì e Paradiso, e l’iconico Ferrero Rocher.

Dal 1997 a oggi: il successo della gestione familiare

Il 6 giugno del 1997 Michele Ferrero nomina i figli Pietro e Giovanni come nuovi CEO della multinazionale. Il fatturato è in crescita costante e vengono aperti nuovi stabilimenti in India e Sudafrica. Il successo dell’azienda è tale che, dopo un’indagine realizzata in 32 paesi, il Reputation Institute di New York nomina Ferrero come il marchio più affidabile e con la migliore reputazione al mondo.

Dopo la prematura morte di Pietro Ferrero, scomparso a 47 anni a causa di un infarto, le redini dell’azienda vengono prese interamente dal fratello Giovanni.

Nel 2014 Ferrero, in collaborazione con PepsiCo, porta in Italia le celebri patatine Lay’s. L’anno successivo l’azienda supera ancheNestlé e diventa ufficialmente il terzo produttore mondiale di cioccolato.

Il gruppo si è poi cimentato in una serie di acquisizioni strategiche: Delacre nel 2016, Fannie May e Ferrara Candy Company nel 2017, seguite nel 2018 dall’acquisto delle attività dolciarie di Nestlé negli Stati Uniti. Nel 2019 arrivano i marchi Kellogg’s di biscotti e snack, il danese Kelsen e la Ice Cream Factory Comaker in Spagna, mentre nel 2020 si aggiungono Fox’s e Eat Natural.

Negli anni successivi nascono nuove subholding dedicate e proseguono le acquisizioni, tra cui Burton’s Biscuit (2021), FULFIL Nutrition (2022), Wells Enterprises, Fresystem, Dori Alimentos e Jelly Belly (2023). Nel luglio 2025 Ferrero ha annunciato l’acquisizione della WK Kellogg Co. per 3,1 miliardi di dollari, assicurandosi così i profitti sulla vendita di marchi iconici come Corn Flakes, Froot Loops, Rice Krispies e Special K.

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