Parallelismo del presidente della Consob Paola Savona tra febbre criptovalute e crisi tulipani in Olanda, quando “un tulipano è arrivato a valere come una casa”.
La Consob ha appena lanciato un alert sulle criptovalute, con il presidente della Commissione Paolo Savona che ha parlato di “rischio fatale”:
“Considero un rischio fatale la legittimazione delle cryptocurrency, il rischio è che si perda il concetto di moneta. Ai giovani dico: domandatevi che mondo, che finanza vogliamo, perchè scelte sbagliate portano scelte fatali e possono addirittura distruggere un sistema”.
Il numero uno della Commissione nazionale per le Società e la Borsa ha parlato intervenendo a un un panel sulla legittimazione delle criptovalute, avendo cura di ricordare che “la Consob è l’istituzione che garantisce la trasparenza del mercato e dice al risparmiatore ’informati prima di prendere decisioni’ ”.
In evidenza anche le dichiarazioni che Paolo Savona ha rilasciato sul dossier UniCredit-Banco BPM, dopo la decisione della Consob di sospendere l’OPS lanciata dalla banca italiana guidata da Andrea Orcel su Piazza Meda per un periodo di 30 giorni.
Alert Savona (Consob) su criptovalute, il parallelismo con la crisi dei tulipani
Riferendosi alla minaccia rappresentata dalle criptovalute, Paolo Savona ha fatto notare che “ il rischio di fondo è che queste monete private sostituiscano la moneta pubblica perché fanno guadagnare di più”.
Fatto sta che “ la moneta privata non può essere rimborsata , perchè non c’è un debitore e alla fine nessuno è responsabile”.
Il numero uno della Consob ha fatto anche un parallelismo tra la febbre per le criptovalute e la crisi dei tulipani in Olanda, dove “un tulipano è arrivato a valere come una casa ”.
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Il commento di Savona sull’euro digitale
Riferendosi poi alla questione dell’euro digitale, Savona ha sottolineato che “in questo momento non serve per dichiarare guerra come dicono gli USA alla loro supremazia ma per costringere gli USA a sedersi al tavolo e discutere con l’Europa su come rendiamo stabile il sistema monetario e la gestione del risparmio ”.
Praticamente, “ la creazione di un euro stile Bitcoin è per dire che io come BCE, o come stati europei, siamo più garanti rispetto ai minatori, ai produttori di altre criptocurrency e credo che questa sfida al mercato possa essere dichiarata”.
Insomma, ha chiarito il presidente della Consob: “ Non voglio mettere il mio sigillo alla legittimazione delle criptovalute ”.
Per quanto riguarda dunque l’attuazione della MICAR, ovvero il Regolamento (UE) 2023/1114 relativo ai mercati delle cripto-attività, Savona ha fatto riferimento a “una seria questione di coscienza”.
Alert anche di Bankitalia su stablecoin
Un attenti al mondo delle criptovalute era stato lanciato dal numero uno della Consob più volte, e di recente alla metà di marzo quando, in occasione del suo discorso di apertura del convegno per il 50esimo anniversario della Consob, Paolo Savona aveva chiaramente detto che “il MICAR, la normativa per l’estensione degli strumenti virtuali alla finanza, include le EMT (e-money token), più conosciute come stablecoin, di cui non se ne sente l’esigenza ”.
Occhio anche all’alert che è stato lanciato sulle stablecoin in particolare anche dalla Banca d’Italia alla fine di aprile, con la pubblicazione del Rapporto sulla stabilità finanziaria, in cui si era parlato anche del rischio che questi strumenti finanziari finissero per infettare i bond.
In un’analisi dedicata al mondo crypto, Bankitalia ha avvertito che “la forte espansione di Bitcoin e delle altre criptoattività caratterizzate da un’elevata volatilità delle quotazioni comporta rischi non solo per gli investitori, ma potenzialmente anche per la stabilità finanziaria, alla luce delle crescenti interconnessioni tra l’ecosistema di queste attività, il settore finanziario tradizionale e l’economia reale”.
Non era mancato in quell’occasione da parte di Palazzo Koch un attenti sui rischi che l’offerta di stablecoin in euro da parte di banche USA a carico della “stessa sovranità monetaria”:
“L’eventuale diffusione su larga scala di strumenti e servizi di pagamento basati su stablecoin in euro offerti da aziende o da banche americane, che potrebbero sostituire gli attuali strumenti al dettaglio paneuropei potrebbe avere implicazioni anche per il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento e per la stessa sovranità monetaria”.
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