L’inflazione Usa e non solo ha scosso la settimana economica

Violetta Silvestri

13 Agosto 2022 - 13:21

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Dove va l’economia globale? Dall’inflazione Usa al Pil del Regno Unito fino alle mosse nei mercati emergenti, eventi e dati hanno offerto una fotografia della situazione mondiale.

L’inflazione Usa e non solo ha scosso la settimana economica

La settimana economica si è conclusa con una protagonista assoluta: l’inflazione Usa, che ha dato segnali - almeno apparenti - di indebolimento.

Osservando gli eventi e i dati macroeconomici a livello mondiale, comunque, sono emersi anche altri trend, come la contrazione del Regno Unito e il legame commerciale Russia-Cina.

In attesa di capire se davvero i prezzi al consumo statunitensi si stanno raffreddando e se la Fed reagirà con meno aggressività, scopriamo dove sta andando l’economia globale dopo la settimana appena trascorsa.

Usa e Regno Unito in focus: quale segnale per l’economia globale?

Le pressioni inflazionistiche negli Stati Uniti sono diminuite sulla scia della riduzione dei costi della benzina e di altri carburanti, il che potrebbe aiutare a persuadere la Federal Reserve ad allentare un tocco sui freni della politica monetaria.

Krishna Guha, che dirige la politica globale e la strategia della banca centrale per Evercore ISI, ha avvertito in una nota che “sebbene il rapporto sia coerente con l’idea che le pressioni inflazionistiche potrebbero finalmente aver raggiunto il picco, questo è solo un rapporto”.

Commenti simili sono arrivati ​​venerdì dal presidente della Federal Reserve di Richmond Thomas Barkin. Il funzionario della banca centrale ha detto alla CNBC che la notizia dell’inflazione è stata molto gradita, ma ha aggiunto di non vedere alcun motivo per ritirare gli aumenti dei tassi di interesse che alcuni economisti temono trascineranno gli Stati Uniti in una recessione.

“C’è ancora molta strada da fare prima che la Fed senta di avere prove convincenti sufficienti che l’inflazione si sta moderando per fermare l’aumento dei tassi”, ha aggiunto Guha.

Nel Regno Unito, l’economia si è ridotta nel secondo trimestre per la prima volta dai blocchi di Covid-19 più di un anno fa. Il prodotto interno lordo è sceso dello 0,1% dopo un aumento dello 0,8% nel primo trimestre. La Banca d’Inghilterra prevede che l’inflazione che imperversa ai massimi da 40 anni farà pendere l’economia in una recessione entro la fine dell’anno.

Mercati emergenti e Russia: dove va l’economia

La banca centrale argentina ha alzato il tasso di riferimento Leliq al 69,5%, rappresentando il più grande aumento in quasi tre anni e segnalando una posizione più aggressiva contro l’aumento dell’inflazione. La banca centrale del Messico ha alzato il suo tasso chiave al massimo storico dell’8,5%.

I prezzi al consumo in Brasile sono crollati di più a luglio, dopo che il presidente Jair Bolsonaro ha ridotto le tasse sui servizi pubblici per domare l’impennata del costo della vita e aumentare le sue possibilità di rielezione.

Le elezioni presidenziali del Kenya si sono svolte martedì, mentre la più grande economia dell’Africa orientale è alle prese con l’aumento del costo della vita e la disoccupazione dilagante. Il vicepresidente William Ruto e Raila Odinga, un ex primo ministro che si è candidato alla presidenza per la quinta volta, sono i favoriti per succedere al leader in carica Uhuru Kenyatta. I risultati finali sono attesi entro il 16 agosto.

Infine, le esportazioni cinesi verso la Russia sono tornate vicino ai livelli visti prima dell’invasione dell’Ucraina da parte del Cremlino, spingendo un rimbalzo del commercio che ha contribuito a raffreddare uno storico rally del rublo. La Russia ha acquistato 6,7 miliardi di dollari di merci a luglio dalla Cina, con un aumento di oltre un terzo rispetto al mese precedente e di oltre il 20% annuo.

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