L’IA ruberà davvero il nostro lavoro? Il risultato del sondaggio

Redazione

19 Settembre 2025 - 11:36

Il sondaggio lanciato da Money.it ha restituito un quadro netto ma non unanime: il 49% dei partecipanti crede che l’intelligenza artificiale finirà per rubare posti di lavoro.

L’IA ruberà davvero il nostro lavoro? Il risultato del sondaggio

Il sondaggio lanciato da Money.it ha restituito un quadro netto ma non unanime: il 49% dei partecipanti crede che l’intelligenza artificiale finirà per rubare posti di lavoro, mentre il 38% pensa che non sarà così. Una fetta intermedia, pari al 13%, preferisce un cauto “forse”.

L'IA ruberà il tuo lavoro? L’IA ruberà il tuo lavoro? Il risultato del sondaggio

Il risultato mostra chiaramente come il tema sia oggi al centro delle preoccupazioni collettive. La quasi metà dei votanti immagina un futuro in cui le macchine sostituiranno in maniera significativa i lavoratori umani. Non è difficile capirne le ragioni: la diffusione di sistemi di IA generativa, capaci di scrivere testi, produrre immagini o risolvere problemi complessi, ha reso concreto ciò che fino a pochi anni fa sembrava fantascienza. Non sono più soltanto le mansioni ripetitive a essere minacciate, ma anche professioni considerate un tempo “creative” o “protette”.

Eppure, il 38% dei lettori non vede l’IA come una forza distruttrice del lavoro. In questa prospettiva, ogni rivoluzione tecnologica porta con sé non solo rischi, ma anche opportunità: nuove figure professionali, maggiore efficienza, possibilità di delegare compiti poco gratificanti per concentrarsi su attività più strategiche. È la visione di chi ritiene che l’IA sarà un alleato e non un nemico.

Il 13% dei votanti che ha scelto “forse” riflette bene l’incertezza di questo momento storico: la verità potrebbe stare nel mezzo. Alcuni mestieri inevitabilmente scompariranno, altri nasceranno, e il vero discrimine sarà la capacità di adattamento dei lavoratori, dei sistemi educativi e delle politiche pubbliche.

Il sondaggio, insomma, non fotografa solo un’opinione: fotografa un’epoca. La paura di essere sostituiti dalle macchine convive con la speranza che queste possano liberarci da compiti gravosi, e il futuro del lavoro sarà scritto dal modo in cui individui, imprese e istituzioni sapranno governare questa transizione.

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