La parabola di un leader diventato bersaglio della violenza politica e dell’odio ideologico.
Tutto cominciò quasi esattamente nove anni fa, quando un giovane di appena 22 anni, sconosciuto ai più, salì sul palco alla Convention repubblicana del 2016 e lasciò tutti a bocca aperta. Il suo nome era Charlie Kirk, e insieme a Bill Montgomery, guidava già da quattro anni Turning Point USA, un’organizzazione senza scopo di lucro, fondata nel 2012 dallo stesso e dall’amico Bill, che si rivolge in particolare agli studenti universitari e delle scuole superiori.
La missione di Turning Point USA è promuovere i principi del libero mercato, della responsabilità individuale e del limited government, un principio cardine del pensiero conservatore e liberale americano, ossia l’idea di uno Stato con poteri limitati e non invasivi, lasciando ampio spazio all’iniziativa individuale, alla società civile e al libero mercato. Un’idea per altro radicata nella Costituzione degli Stati Uniti e che nasce dalla diffidenza verso un’autorità centrale troppo forte e si traduce nella convinzione che il governo debba occuparsi soprattutto di sicurezza, giustizia e tutela dei diritti fondamentali, evitando di invadere la vita economica e privata dei cittadini.
In altre parole i due giovani andavano a cozzare frontalmente contro l’egemonia progressista diffusa nei campus americani. Nel tempo Turning Point USA è diventato uno dei principali punti di riferimento del conservatorismo giovanile negli Stati Uniti, anche attraverso campagne mediatiche aggressive e la formazione di una vasta rete di attivisti. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA