Khosta-2, allarme per il nuovo virus scoperto in un pipistrello: “Infetta l’uomo e resiste ai vaccini, è una minaccia globale”

Claudia Mustillo

23 Settembre 2022 - 09:39

Khosta-2, il nuovo virus simile al Sars-CoV-2, in grado di infettare l’uomo e di resistere ai vaccini contro il Covid.

Khosta-2, allarme per il nuovo virus scoperto in un pipistrello: “Infetta l’uomo e resiste ai vaccini, è una minaccia globale”

Scoperto un nuovo virus simile al Sars-CoV-2 in un pipistrello russo. Il virus, nominato Khosta-2, è potenzialmente in grado di infettare l’uomo e di resistere ai vaccini anti-Covid, almeno quelli attualmente disponibili. Lo studio, portato avanti dagli esperti della Washington State University’s Paul G. Allen School for Global Health, è stato pubblicato sulla rivista Plos Pathogens.

Dagli studi del team di ricercatori è emerso che il virus Khosta-2 è in grado di infettare le cellule umane ed è resistente sia agli anticorpi monoclonali sia a quelli legati alla vaccinazione contro il Covid-19. Una notizia che arriva proprio mentre in Italia la curva dei contagi ha iniziato a risalire e negli Stati Uniti Anthony Fauci ha lanciato l’allarme per l’arrivo di una nuova variante «sospetta» in autunno.

Khosta-2, il nuovo virus che elude il vaccino

Il nuovo virus Khosta-2 e il Sars-CoV-2 appartengono alla stessa sottocategoria di coronavirus nota come sarbecovirus.
«La nostra ricerca dimostra ulteriormente che i sarbecovirus che circolano nella fauna selvatica al di fuori dell’Asia, anche in luoghi come la Russia occidentale, dove è stato trovato il virus Khosta-2, rappresentano una minaccia per la salute globale e per le campagne vaccinali in corso contro il SARS-CoV-2», dichiara Michael Letko, virologo autore dello studio.

«In questo momento ci sono gruppi che stanno cercando di trovare un vaccino che non protegga solo dalla prossima variante della SARS-2, ma che ci protegga da tutti i sarbecovirus», spiega Letko. «Purtroppo, molti dei nostri vaccini attuali sono progettati per specifici virus che sappiamo infettare le cellule umane o per quelli che sembrano rappresentare il rischio maggiore di infettarci. Ma si tratta di un elenco in continua evoluzione. Dobbiamo ampliare la progettazione di questi vaccini per proteggere da tutti i sarbecovirus». Sicuramente lo studio sul nuovo virus Khosta-2 pone l’attenzione sull’importanza e la necessità di sviluppare vaccini universali per proteggerci contro i sarbecovirus e non solo contro le varianti presenti e future del Sars-CoV-2.

Dallo studio emerge che «il Khosta-1 RBD non è riuscito a infettare le cellule che esprimono nessuno degli umani recettori, mentre Khosta 2 RBD (ndr la parte della proteina Spike che serve al virus per legarsi alla cellula umana) ha chiaramente infettato cellule che esprimono ACE2 umano (ndr è un enzima di superficie che sta sulle membrane cellulari delle cellule dei polmoni, delle arterie, del cuore, dei reni e dell’intestino). Il livello di ingresso cellulare mediato dal Khosta 2 RBD era simile a RaTG13, un sarbecovirus di pipistrello con elevata somiglianza con SARS-CoV-2 nell’RBD che lega anche l’ACE2 umano, sebbene con efficienza inferiore rispetto al patogeno umano. Contrariamente ai risultati ACE2, solo il virus umano, HCoV-229E, potrebbe infettare le cellule che esprimono l’aminopeptidasi N (APN), e il picco di MERS-CoV potrebbe infettare solo le cellule che esprimono la dipeptidil peptidasi IV (DPP4), il recettori noti per questi virus. Mentre la proteasi esogena ha mediato Khosta-1 RBD ingresso nelle cellule Huh-7, l’aggiunta di proteasi non è riuscita a facilitare l’ingresso di Khosta-1 RBD in BHK cellule trasfettate con vari recettori del coronavirus, suggerendo Khosta-1 dipendente dalla tripsina l’ingresso nelle cellule Huh-7 può essere indipendente dall’ACE2 umano».

Khosta-2, lo studio completo
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