Juventus: la panchina piange, chi la consolerà Guardiola o Sarri?

Massimiliano Carrà

13/06/2019

13/06/2019 - 11:58

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Juventus: è quasi passato un mese dal benservito a Massimiliano Allegri, eppure la dirigenza bianconera non ha ancora scelto chi sarà il prossimo allenatore

Juventus: la panchina piange, chi la consolerà Guardiola o Sarri?

Sono passati 26 giorni dal benservito a Massimiliano Allegri, eppure la Juventus non ha ancora annunciato chi sarà il suo sostituto. La panchina bianconera sembra un po’ come il trono di spade, tutti la desiderano, ma nessuno ancora riesce ad impossessarsene.

È vero la Juventus negli ultimi anni ha sempre dimostrato di saper lavorare nell’ombra e nella discrezione più totale, come nel caso dell’acquisto di Cristiano Ronaldo, e di sapere quando era giunto il tempo di rinnovarsi.

Perché un’azienda, come ha sempre sottolineato il suo Presidente Agnelli, deve capire quali sono i momenti giusti per continuare con i propri dipendenti e quando invece è tempo di cambiare.

Juventus: Capitolo Guardiola

Josep Guardiola è sempre stato il sogno del Presidente Agnelli ed è senza dubbio l’allenatore che tutti i tifosi juventini vorrebbero vedere sulla panchina bianconera, soprattutto per il tanto agognato bel gioco che in questi anni ha reso le notti insonni ad Allegri.

Sebbene la Juventus sia riuscita a strappare il sì del suo team, tuttavia l’operazione Guardiola rimane comunque complessa, sia per le continue resistenze del Manchester City, sia e soprattutto per la tanto attesa sentenza della UEFA, che potrebbe punire i citizens con l’esclusione dalle coppe europee, ma troppo tardi.

È vero Guardiola avrebbe giurato amore al Manchester City, ma ci sono due aspetti da considerare: il primo che è pur sempre un allenatore sotto contratto, il secondo che nel tanto discusso video pubblicato sul sito ufficiale della dirigenza inglese il tecnico dice: “Con me o senza di me il City deve continuare a vincere”. Insomma, la pista rimane sì difficile, ma comunque aperta.

Capitolo Sarri

“Mi manca l’Italia, sono disposto a mettermi il vestito”. Con queste parole Maurizio Sarri, in un’intervista di Vanity Fair, ha espresso - qualora ce ne fosse ulteriormente bisogno - il suo desiderio di allenare la Juventus.

Un desiderio che però ancora non sembra realizzarsi per svariati motivi che la dirigenza bianconera, capitanata dal direttore sportivo Fabio Paratici, sembra ancora non aver risolto: il primo riguarda il Chelsea, il secondo riguarda i tifosi e l’ultimo riguarda il cosiddetto stile Juventus.

Ma andiamo con ordine. Nonostante il buon lavoro svolto dall’ex tecnico del Napoli a Londra, culminato con la straripante vittoria dell’Europa League, la dirigenza Blues non ha mai realmente apprezzato Maurizio Sarri.

Proprio per questo il suo passaggio alla Juventus sembrava poter essere abbastanza semplice, eppure non è così per due motivi: economico e puramente tecnico.

Il Chelsea infatti non vuole rinunciare a quei possibili 6-7 milioni di euro che la Juventus dovrebbe pagare per liberare Sarri e contestualmente non vuole mandare via il certo per l’incerto.

Oltre a questo, la dirigenza della Juventus deve combattere con il “Sarriout” lanciato già su twitter dai tifosi bianconeri. Essi infatti sono per la maggior parte contrari al suo arrivo per tre motivi: sono ammaliati dall’ipotesi Guardiola, non vedono di buon occhio il suo trascorso a Napoli e non dimenticano soprattutto quel famoso dito medio che lo rende un anti stile Juventus.

La Juventus ha deciso?

Secondo molti la Juventus ha già deciso e avrebbe già messo sotto contratto il prossimo allenatore, è davvero così? Se ha veramente già deciso, perché tutta questa attesa?

Chiunque sarà il prossimo condottiero bianconero, una cosa è certa: la Juventus negli ultimi anni ha dimostrato che quando vuole una cosa la ottiene senza mezzi termini.

Lo abbiamo visto con Higuain - strappato al Napoli grazie al pagamento di 90 milioni di euro della clausola rescissoria - e con Cristiano Ronaldo. Per questo è molto strano che i circa 7 milioni di euro chiesti dal Chelsea per Maurizio Sarri sarebbero il reale problema dell’operazione.

Probabilmente c’è qualcosa di diverso alla base di tutta questa attesa. Qualcosa che solo la Juventus è capace di nascondere così avidamente. In tutto questo marasma l’unica certezza riguarda la fiducia degli investitori. Infatti nell’ultimo mese il titolo bianconero in Borsa ha fatto segnare una crescita del 28%.

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