L’Italia scrive all’UE: chiesti 28,5 miliardi di euro del fondo Sure

Violetta Silvestri

8 Agosto 2020 - 18:25

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L’Italia ha ufficialmente richiesto all’Unione Europea l’accesso ai fondi Sure, uno degli strumenti messi in campo a Bruxelles per sostenere il mondo del lavoro. Il nostro Paese punta a 28 miliardi di euro contro la disoccupazione

L’Italia scrive all’UE: chiesti 28,5 miliardi di euro del fondo Sure

L’Italia si è rivolta all’UE per attingere a circa 28 miliardi di euro del fondo Sure, stabilito a Bruxelles contro la disoccupazione.

Il nostro Paese resta uno dei più colpiti del Vecchio Continente dall’epidemia e tra le conseguenze drammatiche della crisi economica c’è proprio la perdita di lavoro per molti cittadini.

Lo spettro della disoccupazione è troppo pericoloso per una nazione come quella italiana, che ha bisogno di ripartire in tutti i suoi settori, sostenendo soprattutto il mondo del lavoro.

Così, proprio quando il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Agosto che punta a sostenere imprese, lavoratori, famiglie, settori economici e ammortizzatori sociali, i ministri Gualtieri e Catalfo hanno scritto all’Europa.

La richiesta è di 28 miliardi di euro di Sure.

L’Italia vuole dall’UE i 28 miliardi di euro Sure

La lettera è stata formalmente scritta e inviata dai ministri Gualtieri e Catalfo e indirizzata alla Commissione UE, nello specifico ai commissari Gentiloni, Dombrovskis, Schmit e Hahn.

Quale richiesta? L’accesso ai 28,5 miliardi di euro che spettano all’Italia nell’ambito dello strumento Sure, studiato a Bruxelles per incentivare il mondo del lavoro.

La domanda ufficiale fa seguito alle valutazioni del Governo, alle prese con una difficile ripresa economica in questo tempo post-lockdown ancora pieno di insidie.

Come specificato dai ministri, la somma richiesta è:

“un importo giustificato dalle misure che sono state messe in campo per tutelare i redditi dei lavoratori durante la crisi come indicato nella tabella di segnalazione e nella valutazione provvisoria della loro ammissibilità da parte dei servizi competenti della Commissione”

Insieme alla richiesta formale della somma, l’Italia ha allegato le informazioni su quanto e come il Governo intente spendere per supportare i lavoratori e affrontare il rischio disoccupazione.

L’Italia soffre ancora per l’effetto pandemia

Un messaggio chiaro è stato inviato a Bruxelles con la lettera di richiesta dei fondi Sure: l’accesso alle risorse serve subito. In gioco non c’è solo la solidarietà europea, ma il futuro di molti lavoratori del Continente, non soltanto italiani.

Certo, l’Italia si trova in una posizione ancora difficile: la crisi c’è stata e continua a mostrare i suoi segni, per questo è stato approvato anche il Decreto Agosto.

Come ricordato dai ministri di Economia e Lavoro italiani:

“L’economia italiana è stata gravemente colpita dalle misure di blocco introdotte dalla fine di febbraio, molto efficaci nel contenere la diffusione del virus ma con un forte impatto negativo sull’economia e sul sistema sociale. Una situazione che terrà la produzione al di sotto dei livelli normali per un po’ di tempo, con gravi rischi di disoccupazione

L’impegno di Governo potrebbe non bastare in questa cornice di precarietà. Per questo, si attendono positive e tempestive risposte dall’UE sui fondi Sure.

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