Rispondi al sondaggio di Money.it: è giusto che l’Italia porti la spesa militare al 5% come chiesto dalla Nato più che triplicando l’attuale budget per la difesa?
L’Italia deve portare la spesa militare al 5% come chiesto dalla Nato? Questo è il sondaggio che Money.it vuole proporre ai suoi lettori ora che, in un clima internazionale ancor più teso dopo l’avvio della guerra tra Israele e Iran, ci stiamo avvicinando al prossimo vertice dell’Alleanza atlantica che si terrà in data 24 e 25 giugno a l’Aja.
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Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina in tutto il mondo è iniziata una corsa al riarmo, con l’Europa in particolare preoccupata per un possibile allargamento del conflitto al resto del Vecchio Continente.
I Paesi europei membri della Nato infatti hanno realizzato di non essere al momento pronti a poter combattere un’eventuale guerra contro la Russia, motivo per cui anche l’Italia ha deciso di aumentare la propria spesa militare.
Al 2025 per la difesa noi spendiamo l’1,57% del nostro Pil, con una spesa annua pari 31,3 miliardi di euro; salvo clamorose sorprese, al vertice dell’Aja la premier Giorgia Meloni annuncerà un aumento fino al 2%.
Uno sforzo economico non indifferente, con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che ha assicurato come l’aumento della spesa militare non avverrà a discapito di sanità, istruzione e servizi. Questo però potrebbe essere solo il primo passo visto che, su spinta degli Stati Uniti, i membri della Nato presto potrebbero essere chiamati ad arrivare fino al 5% del Pil per la difesa.
In questo scenario lo scopo di questo sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo realizzato a campione, è quello di capire se i lettori sono d’accordo o meno con un aumento della spesa militare fino al 5%.
Spesa militare al 5%, il sondaggio
Diverse cancellerie occidentali sono convinte che - per la Germania entro il 2029 - presto la Russia allargherà la guerra in corso da oltre tre anni con l’Ucraina anche ai paesi Baltici, membri della Nato e dell’Unione europea.
Questo vorrebbe dire che l’Italia in un futuro neanche troppo lontano potrebbe ritrovarsi in guerra contro la Russia - la più grande potenza nucleare al mondo - e i suoi alleati. Al tempo stesso secondo diversi analisti l’obiettivo di Mosca sarebbe relativo alla sola Ucraina, visto che un allargamento porterebbe a un conflitto mondiale potenzialmente atomico.
A prescindere da quelle che saranno le mosse di Putin, l’Italia ha deciso di aumentare la propria spesa militare arrivando a quel 2% da tempo considerato come il minimo da dover raggiungere per i membri della Nato.
Si tratterebbe però di trovare ulteriori 8 miliardi l’anno per le spese militari, un passo non da poco considerando lo stato traballante - vedi procedura di infrazione e debito pubblico record - delle nostre finanze.
Al vertice Nato dell’Aja però gli Stati Uniti potrebbero alzare ulteriormente l’asticella: arrivare al 3,5% del Pil per la spesa militare più un 1,5% di investimenti in infrastrutture, per un totale del 5%, il tutto entro il 2032 anche se l’Italia spera in uno slittamento al 2035.
Se da un lato le nostre forze armate necessitano di un profondo restyling a prescindere dalla possibilità di una guerra, dall’altro l’esborso economico sarebbe a dir poco proibitivo per il Belpaese.
Non resta allora che partecipare al sondaggio ed esprimere la propria opinione anche nei commenti qui in basso.
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