L’Italia non deve ratificare il Mes: i risultati del sondaggio

Alessandro Cipolla

2 Maggio 2023 - 15:45

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I risultati del sondaggio di Money.it: per il 66% dei rispondenti l’Italia non deve ratificare la revisione del Mes, con il governo che a breve dovrà prendere una decisione.

L’Italia non deve ratificare il Mes: i risultati del sondaggio

L’Italia non deve ratificare il Mes. Questo è il responso del sondaggio di Money.it lanciato dopo che, in occasione dell’Eurogruppo, è stato ribadito che il nostro Paese deve prendere al più presto una decisione nel merito: al momento infatti manchiamo solo noi a dover dare il disco verde ai nuovi dettami del Meccanismo europeo di stabilità.

L'Italia deve ratificare il Mes? L’Italia deve ratificare il Mes? I risultati del sondaggio di Money.it

Come si può vedere dai risultati del sondaggio, il 66% dei rispondenti si è espresso contro la ratifica del Mes da parte dell’Italia; una maggioranza chiara che, in qualche modo, rappresenta anche il sentimento di buona parte del governo.

Bisogna specificare comunque che ratificare la revisione del Mes non significa richiedere di accedere al fondo, ma soltanto permettere l’entrata in funzione del meccanismo modificato viste le troppo rigide regole attuali.

Il governo così è in grande imbarazzo: da una parte ci sono Matteo Salvini e Giorgia Meloni che, ai tempi del secondo governo Conte, hanno criticato duramente anche la revisione del Mes, mentre dall’altra c’è la consapevolezza che una bocciatura della riforma sarebbe uno sgarbo troppo grande all’Europa e potrebbe costare molto caro all’Italia nei vari tavoli comunitari, vedi patto di stabilità e Pnrr.

Il sondaggio sul Mes

Il risultato del sondaggio di Money.it è indicativo di come il Mes in Italia, anche se si tratta solo della ratifica della riforma, viene visto con grande diffidenza probabilmente in virtù della preoccupante situazione debitoria del nostro Paese.

Finire nelle mani della Troika come successo alla Grecia è una sorta di incubo per gli italiani, anche se il Mes è uno strumento ben diverso e che, nella sua riforma, è stato notevolmente “addolcito” anche se restano sempre dei vincoli più o meno stringenti a cui dover sottostare nel caso si dovesse richiedere l’attivazione.

Usando un gergo calcistico, finora sia il governo Draghi sia quello Meloni hanno temporeggiato sul Mes mandando, ogni volta che ne hanno avuto modo, il pallone in tribuna guadagnando così ulteriore tempo.

Senza l’ok dell’Italia però le modifiche non possono entrare in vigore, bloccando anche la novità del backstop per le banche che, visto il momento assai delicato per il settore, presto potrebbe essere molto utile.

L’Eurogruppo così avrebbe dato una sorta di ultimatum al nostro governo: entro la fine dell’anno la riforma del Mes deve essere approvata, con la maggioranza di conseguenza chiamata a calendarizzare il voto in Parlamento.

Cosa farà Giorgia Meloni? Abiurerà quanto detto in passato sulla riforma - definita nel 2019 una “eurofollia” dalla presidente del Consiglio - dando il proprio ok, oppure cestinerà la ratifica facendo infuriare Bruxelles? A breve avremo la risposta.

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