Isee sotto i 10 mila euro, cosa spetta quest’anno: maxi bonus e agevolazioni per tutti

Simone Micocci

1 Febbraio 2023 - 12:38

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Chi ha un Isee inferiore a 10.000 euro ha diritto a molti bonus e agevolazioni: ecco un elenco aggiornato con le ultime novità del 2023.

Isee sotto i 10 mila euro, cosa spetta quest’anno: maxi bonus e agevolazioni per tutti

Avere un Isee basso, specialmente se inferiore a 10.000 euro, dà accesso a una serie di bonus e agevolazioni. D’altronde lo scopo dell’Isee è proprio questo: individuare le famiglie che sono in una condizione economica meno agiata così da farle accedere ai servizi di welfare.

Proprio in questi giorni è possibile richiedere l’Isee 2023 e laddove il valore dell’attestazione - quello indicato alla voce “indicatore della situazione economica equivalente” - dovesse essere inferiore a 10.000 euro avrete di fronte a voi una serie di prestazioni da poter richiedere.

Per alcune di queste, in quanto appena introdotte con la legge di Bilancio 2023, la richiesta non può essere ancora avanzata in quanto mancano gli appositi decreti attuativi, mentre per altre è bene affrettarsi così da poterne beneficiare il prima possibile. A tal proposito, ecco quali sono le prestazioni a cui hanno diritto le famiglie con un Isee che si può definire basso, in quanto inferiore alla soglia di 10.000 euro.

Reddito di cittadinanza

Per avere diritto al Reddito di cittadinanza bisogna che l’Isee non superi la soglia dei 9.360 euro. In tal caso è possibile fare domanda per l’assegno che lo Stato riconosce - per soli 7 mesi nel 2023 (salvo i casi di famiglie con minori, disabili o over 60) - a chi è in una condizione di povertà.

Facendo domanda di Reddito di cittadinanza si ha diritto - laddove se ne soddisfino gli altri requisiti - a un importo mensile calcolato sulla base del reddito percepito e del numero di componenti del nucleo. Questo sarà accreditato su un’apposita carta acquisti, non utilizzabile però per alcune tipologie di beni.

Nel 2023 ci sono però degli obblighi molto severi da rispettare: ad esempio, i componenti occupabili del nucleo devono prendere parte a un corso di formazione o riqualificazione professionale della durata almeno semestrale, e devono accettare anche la prima offerta di lavoro quando definita congrua.

Assegno unico

L’assegno unico per figli a carico spetta a tutte le famiglie, ma solo quelle con Isee basso hanno diritto al massimo dell’importo. Spettano così 175 euro per i figli minori, 85 euro per i maggiorenni, più eventuali maggiorazioni: 85 euro al mese per i figli successivi al secondo, 30 euro nel caso in cui entrambi i genitori abbiano un reddito da lavoro.

I suddetti importi nel 2023 beneficiano di un aumento dell’8,1% grazie alla rivalutazione: ciò significa, ad esempio, che per ogni figlio minore spetterà una quota mensile di circa 189 euro, mentre la quota per i figli maggiorenni salirà a 91,88 euro (così come la maggiorazione per i figli successivi al secondo). La maggiorazione per entrambi i genitori che lavorano, invece, salirà a 32,43 euro.

Bonus sociale

Con Isee sotto i 15.000 euro si ha diritto al bonus sociale, ossia lo sconto automatico - per il quale quindi non è necessario farne domanda - sulle bollette di luce e gas.

È sul sito di Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambienti, che viene indicato il valore dell’agevolazione, oltre a specificarne gli altri requisiti necessari: ad esempio, si ricorda che lo sconto in bolletta spetta solamente sulle forniture a usi domestici.

Bonus nido

Confermato anche per il 2023, ma per il momento non è ancora possibile farne domanda, il bonus nido, ossia il rimborso sulle spese affrontate per la frequenza ad asili nido pubblici e privati nel periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023.

Ne hanno diritto tutte le famiglie indipendentemente dall’Isee, ma quando il valore dell’attestazione è inferiore a 10.000 euro si ha diritto al massimo del rimborso, ossia 3.000 euro per 11 mensilità (272,72 euro al mese).

Carta acquisti

Spetta alle famiglie con Isee inferiore a 7.640,18 euro, laddove siano presenti minori di 3 anni oppure over 65, una carta acquisti dove ogni due mesi vengono accreditati 80 euro (40 euro per ogni mese). Al pari della carta Rdc, con cui è compatibile, la Carta acquisti può essere utilizzata solamente in alcuni esercizi commerciali, come ad esempio supermercati e farmacie.

Carta risparmio spesa

Nel 2023 poi debutterà uno strumento simile alla Carta acquisti ma che dovrebbe interessare un più ampio numero di famiglie. Si chiama Carta risparmio spesa e spetterà a coloro che hanno un Isee inferiore a 15.000 euro; al momento non è ancora possibile farne domanda in quanto serve il decreto attuativo che dovrà essere approvato entro la fine di questo mese dal ministero dell’Agricoltura.

Sarà questo decreto a definirne importi e modalità di utilizzo, come pure quali saranno i beni che si potranno acquistare.

Bonus acquisto prima casa

Chi fa parte di un nucleo familiare con Isee inferiore a 10.000 euro e ha meno di 36 anni può cogliere l’occasione per acquistare casa usufruendo di una serie di agevolazioni, quali:

  • esenzione dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e catastale;
  • riduzione del 50% sugli onorari notarili;
  • credito d’imposta (sugli atti soggetti a Iva) pari all’Iva corrisposta.

Il limite Isee per usufruire di tale agevolazione è molto alto, pari a 40.000 euro, quindi vi rientrano anche i giovani con un indicatore più alto rispetto ai suddetti 10.000 euro.

Tasse d’iscrizione scuole superiori e università

Con Isee basso non si pagano le tasse d’iscrizione, né alle scuole superiori (quarto e quinto) né tantomeno all’Università. Come vuole la normativa, infatti, l’esonero spetta in ogni caso con Isee inferiore a 20.000 euro, quindi sotto i 10.000 euro vi si rientra abbondantemente.

Bonus trasporti

Altro bonus a disposizione di coloro che hanno un Isee inferiore a 10.000 euro è quello destinato all’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico. Confermato anche nel 2023, questo sostegno riconosce un importo una tantum di 60 euro.

Bonus mamme disoccupate

Laddove siano presenti nel nucleo donne in stato di gravidanza che non avendo copertura previdenziale obbligatoria (in quanto disoccupate) non possono accedere al congedo di maternità, è possibile con Isee inferiore a 10.000 euro (il limite nel 2023 è pari a 17.747,58 euro) richiedere l’apposito bonus maternità al Comune, per un importo di 354,73 euro al mese per un massimo di 5 mesi, per un totale quindi di 1.773,65 euro.

Nel 2023 viene poi confermato il bonus psicologo, contributo destinato al pagamento delle sessioni psicoterapiche presso specialisti privati regolarmente iscritti all’albo degli psicoterapeuti. L’importo del bonus per chi ha un Isee inferiore a 10.000 euro è di 600 euro; per la domanda, però, bisognerà attendere apposite istruzioni.

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