Non solo vendite al dettaglio, i settori su cui puntare a Natale

Ufficio Studi Money.it

23 Dicembre 2021 - 15:16

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Oltre che dai colossi delle vendite al dettaglio, online e tradizionali, a Natale sorprese positive potrebbero arrivare anche dal comparto dei viaggi e dal settore alimentare.

Non solo vendite al dettaglio, i settori su cui puntare a Natale

Torna il Natale e con lui, nonostante la presenza della pandemia, anche lo shopping. Il tradizionale scambio del regali si dimostra più forte di qualsiasi virus e quindi, per chi opera sui mercati, il focus è rivolto ai colossi delle vendite al dettaglio.

Negli anni il Black Friday, che si celebra il venerdì dopo il giorno del Ringraziamento, si è affermato come l’inizio della stagione dello shopping di Natale. Sempre a novembre, l’11, è il giorno dei Single in Cina ed il lunedì successivo al Ringraziamento è la volta del Cyber Monday.

Secondo le stime contenute nel report sulle vendite al dettaglio elaborato da BRC e KPMG, a novembre 2021 le vendite al dettaglio sono cresciute di 5 punti percentuali rispetto a 12 mesi prima.

Sono due le cause che in 12 mesi hanno portato ad un incremento degli acquisti “fisici” a scapito dell’online:

  • 12 mesi fa praticamente ovunque erano stati varati lockdown;
  • il timore di non riuscire a ricevere i regali in tempo a causa delle strozzature alle catene di approvvigionamento.

Quindi, a fronte di titoli come Amazon, sul blog di eToro sono elencati anche grandi magazzini come Macy’s e Kohl’s.

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Focus sul comparto dei viaggi

Un altro settore sotto i riflettori è quello dei viaggi: con l’arrivo della variante Omicron, diversi governi hanno varato nuove restrizioni agli ingressi spingendo ai ribasso questo comparto.

“Tuttavia, i primi rapporti su questa nuova variante del coronavirus sembrano indicare una malattia più lieve rispetto a Delta, ed i titoli delle società legate ai viaggi, come Carnival Corp. e Norwegian Cruise Line, hanno riguadagnato il terreno perso all’inizio di questo mese”, si legge sul blog di eToro.

Inflazione e aumento dei costi del cibo

Secondo uno studio elaborato da Grand View Research, a livello internazionale il mercato dei generi alimentari al dettaglio sta crescendo rapidamente e dovrebbe raggiungere entro il 2027, grazie ad un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 5%, i 17,3 trilioni di dollari.

Le feste sono sinonimo di grandi pasti in famiglia e di maggiori budget alimentari, ma con l’incremento dei prezzi sono da preferire quei marchi che, grazie ad economie di scala, riusciranno a contenere l’avanzata dei prezzi.

Oltre ai soliti brand (General Mills, ConAgra e Nestlé) sul blog di eToro consigliano anche di puntare su quelle aziende che occupano nicchie come Beyond Meat e Sprouts Farmers Market.

Quegli investitori che puntano ad ottenere un’esposizione ai settori delle vendite al dettaglio, dei viaggi e del cibo, potrebbero prendere in considerazione gli Smart Portfolio di eToro.

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