Se investi €10.000 in questo BTP, risparmi €238 e guadagni oltre €380 l’anno. Tutti i dettagli e il calcolo del rendimento.
Mettere al sicuro i risparmi e vederli crescere è l’obiettivo di chiunque abbia messo a disposizione un capitale da investire, piccolo o grande che sia. Con i conti deposito poco generosi e un’inflazione che continua a erodere il potere d’acquisto, i BTP tornano a essere un’opzione interessante. Non solo perché garantiti dallo Stato, ma anche perché sul mercato secondario - cioè dopo l’emissione - possono essere acquistati a prezzi inferiori al valore nominale, ovvero quello di rimborso. Questo significa che, oltre a incassare le cedole, l’investitore ha un “bonus extra” semplicemente portando il titolo a scadenza.
Un esempio concreto è il BTP 4,3% 01/10/2054 (ISIN IT0005611741). Si tratta di un titolo trentennale con cedola annua lorda del 4,3% (netta 3,85%) e scadenza nell’ottobre 2054. Sul mercato secondario oggi quota circa 97,67, quindi al di sotto del valore nominale di 100. E questo dettaglio fa tutta la differenza.
Investi €10.000, oggi risparmi €238 e guadagni oltre €380 l’anno
Partiamo dal prezzo: sul mercato secondario il titolo quota 97,67. Questo significa che per ogni 100 euro di valore nominale del BTP, oggi ne paghi solo 97,67. In pratica compri uno “sconto” sul futuro rimborso.
Con 10.000 euro investiti al prezzo di 97,67, si ottiene questo risultato:
Valore nominale acquistato = (10.000 / 97,67) × 100 = 10.238 euro circa
In parole semplici: spendi 10.000 euro, ma a scadenza lo Stato ti restituirà 10.238 euro. Ecco perché parliamo di un “risparmio” o guadagno certo di 238 euro. È la differenza tra il prezzo pagato e il valore pieno che lo Stato rimborsa sempre a 100 a scadenza.
Il calcolo sulle cedole
Oltre al rimborso finale, l’investitore incassa cedole regolari. Per questo BTP la cedola lorda è del 4,3% sul valore nominale. Al netto della tassazione agevolata sui titoli di Stato (12,5%), il rendimento annuo scende a circa 3,85%.
Il calcolo è semplice:
10.238 × 3,85% = 393 euro netti all’anno circa
Questi soldi vengono accreditati ogni anno in due tranche semestrali, quindi circa 196 € ogni sei mesi. È un flusso di reddito certo, indipendente dall’andamento dei mercati, purché si mantenga il titolo fino alla scadenza.
Rendimento complessivo in 29 anni
La vera forza di un titolo così lungo è il flusso complessivo delle cedole. In 29 anni residui, con quasi 400 euro annui, l’investitore incassa:
393 × 29 = 11.400 euro circa
A questa cifra si aggiunge il guadagno certo di 238 euro derivante dallo “sconto” sul prezzo di acquisto.
11.400 + 238 = 11.638 euro
In totale, con un investimento iniziale di 10.000 euro, si ottiene un guadagno netto complessivo di circa 11.640 euro, oltre al capitale rimborsato a scadenza. È come trasformare 10.000 euro in una rendita trentennale che produce quasi 400 euro l’anno, più un piccolo premio finale.
Vantaggi e rischi da considerare
I vantaggi principali sono due: essendo un titolo di Stato, il rimborso è garantito dallo Stato italiano, e con un prezzo inferiore a 100, l’investitore guadagna sia con le cedole, sia con lo “sconto” sul rimborso finale.
Non mancano però i rischi. Il principale è la durata: 29 anni sono lunghissimi. Chi volesse rivendere prima potrebbe farlo a un prezzo diverso da quello d’acquisto, perché i valori dei BTP oscillano sul mercato. Per questo motivo, il titolo è adatto a chi ha una visione di lungo periodo o a chi vuole pianificare una rendita futura sicura.
DISCLAIMER Le informazioni e le considerazioni contenute nel presente articolo non devono essere utilizzate come unico o principale supporto in base al quale assumere decisioni relative agli investimenti. Il lettore mantiene la piena libertà nelle proprie scelte d’investimento e la piena responsabilità nell’effettuazione delle stesse, poiché egli solo conosce la sua propensione al rischio e il suo orizzonte temporale. Le informazioni contenute nell’articolo sono fornite a mero scopo informativo e la loro divulgazione non costituisce e non è da considerarsi un’offerta o sollecitazione al pubblico risparmio. |
© RIPRODUZIONE RISERVATA