Invesco: con gli ETC oro un rifugio per rispondere alla crisi

Anna Maria Ciardullo

15/07/2020

25/05/2021 - 14:22

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Uno dei più grandi ETC sui metalli preziosi in Europa è l’Invesco Physical Gold ETC. Oggi disponibile anche in una versione senza rischi connessi al cambio di valuta

Invesco: con gli ETC oro un rifugio per rispondere alla crisi

Gli ETC o Exchange Traded Commodities sono veicoli d’investimento negoziati sui principali mercati borsistici, che replicano la performance di un bene individuale o di un paniere di beni.

Sono generalmente utilizzati su metalli preziosi come l’oro e la loro quotazione varia con il tempo sulla base dell’andamento del prezzo del bene di riferimento. Così, senza dover possedere fisicamente la commodity, sarà possibile guadagnare denaro sulla base del suo andamento.

Investire in questi strumenti finanziari è più efficiente in termini di costi e molto più semplice rispetto all’acquisto e alla detenzione di lingotti, per i quali occorre organizzare trasporto, deposito e assicurazione.

Oro: nuovi record

Secondo gli esperti di Invesco, società internazionale specializzata in risparmio gestito, l’impatto del coronavirus in vari ambiti della nostra società, nonché gli effetti senza precedenti che la pandemia sta avendo sui mercati finanziari di tutto il mondo, ha spinto molti investitori a cercare “beni rifugio” proprio come l’oro, così la quantità di prodotti in oro quotati e scambiati a livello globale sta raggiungendo nuovi record.

L’oro, attualmente, è una delle classi di attivo più liquide al mondo, con una media di 112 miliardi di dollari USA scambiati ogni giorno in transazioni OTC in oro, futures e prodotti negoziati in borsa.

Nei primi sei mesi dell’anno, l’oro ha rappresentato uno degli asset più richiesti in Europa: basti pensare che gli ETC investiti in questa materia prima hanno già raccolto 12,5 miliardi di dollari, superando di gran lunga i flussi totalizzati nell’arco di dodici mesi negli anni precedenti.

Invesco Physical Gold ETC

Invesco, con il suo Physical Gold ETC, lanciato dieci anni fa, permette proprio di investire in maniera diretta sull’andamento dell’oro, senza possedere il bene fisicamente, ma sfruttandone i vantaggi e aumentando le possibilità di trading.

Questo strumento non costituisce, infatti, un certificato che rappresenta metalli preziosi, ma un valore in denaro legato al prezzo di un metallo sottostante. I suddetti certificati sono titoli di debito in base ai quali l’emittente dell’ETC accetta di pagare all’investitore un determinato rendimento.

A differenza degli ETF (Exchange Traded Fund) permettono di concentrare il proprio investimento anche su un’unica materia prima, con la possibilità di ridurre al minimo il grado di diversificazione (ma rappresentano comunque un investimento idoneo ai fondi UCITS).

Inoltre, sono assicurati da una determinata quantità di metallo, custodito a Londra nei caveau del depositario J.P. Morgan Chase Bank e valutato giornalmente al prezzo ufficiale pubblicato da LBMA (London Bullion Market Association).

Il 98% dei lingotti d’oro conservati nel conto assegnato a Invesco, inoltre, sono stati estratti nel rispetto della Responsible Gold Guidance, istituita da LMBA per combattere l’abuso dei diritti umani, per evitare di accrescere i conflitti e per assicurare la conformità ai più elevati standard in materia di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo.

Un asset per rispondere alla crisi

Invesco Physical Gold ETC offre commissioni di gestione dello 0,19%, tra le più basse in Europa, e uno spread denaro/lettera storicamente basso (in genere tra i 2-3 punti base).

Anche a marzo, quando il mercato dell’oro ha subito forti stress a causa dei timori legati alla catena di approvvigionamento globale, gli spread sull’ETC Invesco si sono confermati ristretti e più stabili rispetto a prodotti concorrenti.

Invesco sottolinea come gli ETC in oro, anche in un momento di stress anomalo del mercato, mantengano caratteristiche interessanti in termini di liquidità, diversificazione e costi bassi. Ad aprile, infatti, in pieno lockdown, lo strumento ha raggiunto 10 miliardi di dollari americani di asset, diventando il più grande Exchage Trade Product di Invesco quotato in Europa.

Dall’inizio dell’anno, l’ETC è cresciuto del 40% in valore assoluto, ovvero del 30% senza tener conto dell’aumento del prezzo dell’oro. Solo nel mese di marzo ha totalizzato oltre 1.7 miliardi di dollari americani, posizionandosi primo a livello europeo per raccolta. La domanda degli investitori ha continuato a crescere e per questo, secondo l’azienda, è presumibile che tale trend prosegua anche nel prossimo futuro.

E i tassi di cambio?

Poiché il prezzo di gran parte delle materie prime sottostanti un ETC è trattato in dollari, un rischio da non sottovalutare è l’influenza del tasso di cambio sull’investimento. Una variazione svantaggiosa potrebbe incidere anche in maniera significativa sul rendimento ottenibile.

Ad esempio, il tasso di cambio USD/EUR nel 2020 ha oscillato da 1,145 a poco meno di 1,07 e questi massimi e minimi sono stati entrambi raggiunti in meno di due settimane a marzo. Non è difficile immaginare come tali fluttuazioni valutarie possano avere un impatto importante sugli investitori.

Invesco ha risolto anche questo problema. Per gli investitori che desiderano un’esposizione al prezzo dell’oro senza rischio di cambio connesso a un asset in dollari americani, è appena stato lanciato su Borsa Italiana Invesco Physical Gold EUR Hedged ETC, la versione con copertura valutaria di Invesco Physical Gold ETC.

Il prodotto punta a offrire la performance del prezzo spot dell’oro con copertura in euro, al netto delle commissioni, puntando a ridurre al minimo il rischio di cambio attraverso un meccanismo di copertura giornaliera. La commissione di copertura e il mark-to-market giornaliero di quest’ultima saranno regolati tramite oro fisico anziché in contanti, in modo che l’ETC rimanga completamente investito in oro a beneficio degli investitori.

In collaborazione con Invesco

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