Intercettazioni, come cambiano con il Decreto giustizia

Ilena D’Errico

5 Ottobre 2023 - 14:12

condividi

È arrivato il Decreto giustizia, preannunciato dal ministro Nordio il 18 gennaio e ormai legge. Ecco come cambiano le intercettazioni d’ora in poi e qual è la nuova disciplina introdotta dal Decreto.

Intercettazioni, come cambiano con il Decreto giustizia

Il Decreto giustizia è ormai legge, il Senato lo ha approvato con 100 voti a favore, 71 contrari e 1 astenuto. La norma, che ora ottiene la fiducia del governo, consta di 13 articoli che riguardano le questioni principali della giustizia e sulle quali il ministro Nordio aveva preannunciato l’urgenza di un intervento.

Fra queste, è particolarmente importante la riforma delle intercettazioni, uno degli argomenti su cui il ministro aveva fortemente insistito, nonostante le perplessità sollevate riguardo alla possibile carenza di vigilanza rispetto ai reati di mafia e criminalità organizzata.

Sul punto, il Guardasigilli aveva preventivamente chiarito che la riforma avrebbe comunque salvaguardato le intercettazioni riguardanti i reati di mafia e terrorismo, mantenendo comunque una netta distinzione tra la possibilità di ricercare le prove e utilizzare le intercettazioni in tribunale. Il Decreto, come preventivato, è rivolto principalmente ad evitare che le intercettazioni vengano diffuse a danno dell’immagine e della reputazione, soprattutto a livello mediatico e con selezione impropria.

Vediamo come cambiano le intercettazioni con il Decreto giustizia.

Reati di criminalità organizzata e terrorismo

Resta invariata la disciplina speciale riservata alla ricerca di prove per i reati di criminalità organizzata e terrorismo e la sua applicabilità ai procedimenti in corso.

Intercettazioni informatiche

Le intercettazioni effettuate tramite captatore informatico possono essere impiegate soltanto dietro debita valutazione autonoma del giudice delle indagini preliminari e conseguente autorizzazione.

La verbalizzazione delle intercettazioni

La verbalizzazione delle intercettazioni deve limitare la trascrizione ai contenuti considerati rilevanti ai fini delle indagini, comprendendo anche gli eventuali elementi a favore dell’indagato. È però vietato menzionare il contenuto della trascrizione nei verbali e nelle annotazioni della polizia giudiziaria, per evitare la diffusione esterna e mediatica.

La vigilanza del pubblico ministero

Il pubblico ministero ha il compito di vigilare sul contenuto delle trascrizioni, verificando che sia rispettato il divieto di verbalizzazione dei contenuti irrilevanti per le indagini ma anche che emergano fatti e circostanze afferenti alla vita privata degli interlocutori. Questa modifica estenda la precedente previsione di legge, che affidava al Pm il compito di attenzionare i dati sensibili e le espressioni nocive della reputazione personale.

Utilizzo delle intercettazioni

L’utilizzo delle intercettazioni in procedimenti differenti da quello in cui sono state disposte è consentito soltanto quando le informazioni sono indispensabili per l’accertamento dei reati individuati dall’articolo 266 del Codice di procedura penale, tra cui:

  • Delitti non colposi per cui è previsto l’ergastolo o la reclusione superiore a 5 anni nella misura massima.
  • Delitti contro la Pubblica amministrazione per i quali è prevista la pena massima di reclusione di almeno 5 anni.
  • Delitti che riguardano sostanze stupefacenti o psicotrope.
  • Delitti che includono armi e sostanze esplosive.
  • Delitti di contrabbando.
  • Reati di ingiuria, minaccia e usura.
  • Reato di abusiva attività finanziaria.
  • Reato di abuso di informazioni privilegiate.
  • Reato di manipolazione del mercato.
  • Molestia o disturbo alle persone, per mezzo del telefono.
  • Commercio di sostanze alimentari nocive.
  • Atti persecutori.

Si comprendono anche i delitti per cui è previsto l’arresto in flagranza di reato.

Le spese per le intercettazioni

Ci sono, infine, alcune norme generali che riguardano i costi per le intercettazioni e la creazione di infrastrutture digitali per l’esecuzione e l’archiviazione, che rientrano nel più ampio progetto tecnologico che comprende anche innovazioni sulla cybersicurezza e sul contrasto alla criminalità informatica. La normativa specifica è delegata ai decreti ministeriali, ma si prevede esplicitamente una modifica al testo unico sulle spese di giustizia.

Nel dettaglio, sarà obbligatorio annotare l’importo delle spese per le intercettazioni nel foglio delle notizie individuato dall’articolo 280 del d.P.R. n. 115/2002, necessario alla quantificazione completa e precisa delle spese processuali per ogni fase del giudizio.

Iscriviti a Money.it