Incontro Di Maio-Salvini: “Governo unito, priorità è abbassare le tasse”

Mario D’Angelo

06/06/2019

06/06/2019 - 23:30

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Dopo settimane di tensione fra i due vicepremier, l’incombere della procedura d’infrazione impone un segnale d’unione fra le forze di maggioranza

Incontro Di Maio-Salvini: “Governo unito, priorità è abbassare le tasse”

Dopo settimane di tensione, si è tenuto lontano dalle telecamere l’incontro fra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Dopo le bagarre elettorali delle europee e l’appello del Presidente del Consiglio Conte di qualche giorno fa, i due vicepremier hanno avuto un colloquio di un’ora a Palazzo Chigi per discutere della solidità del governo. Successivamente, hanno rilasciato un comunicato M5S-Lega in cui palesano gli obiettivi congiunti delle due forze politiche, primo su tutti il calo delle tasse.

Incontro fra Di Maio e Salvini a Palazzo Chigi

Erano ormai settimane che i due vicepremier, capi dei due partiti/movimenti che tengono insieme la maggioranza di governo sulla base di un contratto siglato un anno fa, non si parlavano. Durante le europee e nei giorni successivi, i loro rapporti erano precipitati e ogni questione politica era foriera di parole di fuoco, dall’una e dall’altra parte. Qualche giorno fa, il premier Conte è intervenuto con un messaggio ai due leader ribadendo la volontà di andare avanti a patto che la smettessero di litigare.

Le parole del Presidente del Consiglio sembrano avere avuto effetto, e i vicepremier hanno detto che “il governo deve andare avanti”. L’incontro, afferma la nota, è stato “utile, positivo e cordiale”, ed è servito a fare il punto sulle priorità da attuare al fine di instaurare un “dialogo costruttivo” con l’Europa.

Una necessità, quest’ultima, molto urgente, dato che la commissione ha dato il via all’iter che porterà nei prossimi mesi a una procedura d’infrazione per debito eccessivo nei confronti dell’Italia.

Governo, priorità è giù le tasse

Il tema “prioritario per il rilancio del Paese” è per entrambi quello della tassazione. “Servono misure straordinarie e nessun aumento delle tasse”, ribadiscono i titolari di Viminale e Mise, che citano i maggiori incassi dell’Irpef e dell’Iva e la diminuzione della disoccupazione quali fattori che dicono che “siamo sulla buona strada”.

Di Maio ha poi ribadito che “non ci sarà alcuna manovra correttiva”. Conte, da Hanoi, ha mostrato un prudente ottimismo escludendo qualsiasi taglio a quota 100 e reddito di cittadinanza.

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