Incontro Conte-Merkel: le sfide condivise e i distinguo

Violetta Silvestri

11 Novembre 2019 - 22:31

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Incontro Conte-Merkel: le sfide condivise e i distinguo che emergono dalla conferenza stampa del vertice a Roma.

Incontro Conte-Merkel: le sfide condivise e i distinguo

L’incontro Conte-Merkel che si è tenuto a Roma in serata arriva in un momento cruciale per l’Unione Europea e per le urgenze economiche, politiche e sociali a livello globale.

Dalle parole della cancelliera e del presidente del consiglio sono emerse sfide condivise e qualche distinguo su questioni importanti, per le quali non sempre le soluzioni convergono nella stessa linea strategica.

Il confronto, però, è stato assicurato. Soprattutto dall’Italia, che con il governo Conte-bis punta ad una dimensione spiccatamente europeista.

L’incontro Conte-Merkel vuole essere un primo passo per dare soluzioni concrete ai principali nodi tematici dell’agenda dell’UE.

Incontro Conte-Merkel: impegno comune su Libia e immigrazione

I due Stati hanno innanzitutto ribadito la volontà congiunta di lavorare in modo responsabile per il rilancio dell’UE.

Tante e complesse, infatti, sono le sfide del momento. Dalla crescita economica alla Brexit fino al cambiamento climatico e all’allargamento ai Paesi balcanici, Conte e Merkel hanno scommesso su dialogo e confronto costruttivo nelle sedi istituzionali europee.

In questo contesto di temi prioritari, convergenza di intenti e di vedute è emersa sulle questioni - piuttosto cruciali e spinose per l’Italia - della Libia e dei migranti.

“La Germania, se parliamo di sensibilità sul quadro complessivo dei problemi e l’esigenza della redistribuzione, è un Paese in prima linea e questo va riconosciuto”.

Così Conte sottolinea l’impegno tedesco in tema migratorio, per il quale la gestione non può che essere europea secondo il presidente del consiglio.

La cancelliera tedesca ha ricordato quanto sia importante lavorare ancora di più dopo la tappa segnata a Malta sulla questione migratoria.

Il messaggio che è stato lanciato in quella occasione è stato positivo, ma per poter favorire la collaborazione concreta di tutti gli altri Paesi la strada è lunga. Occorre, infatti, raggiungere un vero accordo sulla giusta ripartizione dei compiti in Europa.

Sul tema Libia, Angela Merkel ha esternato la sua approvazione alla partecipazione italiana alla conferenza di Berlino sulla riorganizzazione interna libica, rilanciando l’impegno per il cessate il fuoco.

E ha sottolineato che:

“La cooperazione con la Guardia costiera libica è di grande importanza ma dobbiamo parlare con l’Alto commissario dei rifugiati e i responsabili delle Ong per fare in modo che in loco vengano garantiti i diritti che ora non lo sono”.

Temi molto cari all’Italia alle prese con il rinnovo del Memorandum con la Libia.

Italia e Germania: il nodo più difficile è economico

Durante la conferenza stampa dell’incontro bilaterale Italia-Germania è emerso anche il tema che, probabilmente, segna la maggiore distanza tra i due Paesi: l’unione bancaria

La cancelliera tedesca, infatti, ha accelerato sulla riforma, riprendendo le parole pronunciate dal suo ministro delle Finanze qualche giorno fa.

“L’intero Governo federale è del parere che l’Unione bancaria deve essere portata avanti, per garantire la stabilità dell’euro questo è fondamentale. La garanzia sui depositi è di grande significato per dimostrare la nostra forza come mercato interno. Certo, il rischio della valutazione dei titoli di Stato è sempre stato un argomento molto contestato però sono sicura che troveremo una posizione comune”.

Sul tema, Conte non ha chiuso definitivamente le possibilità, ma è rimasto cauto. Dopo la valutazione negativa della proposta di Scholz arrivata dal Ministro dell’Economia Gualtieri, il nostro Presidente del Consiglio ha preferito mantenere un tono prudente.

I distinguo sull’unione bancaria restano sul tavolo. E malgrado Conte abbia lasciato intendere di voler una maggiore cooperazione nel settore, il timore in Italia è che la strategia finanziaria di Berlino sia poco vantaggiosa per i Paesi con alto spread.

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