Dal giorno 8 luglio è aperta la piattaforma per accedere agli incentivi per il fotovoltaico e il mini eolico nelle PMI. Ecco i beneficiari. Contributi a fondo perduto fino al 50% della spesa.
Dal giorno 8 luglio 2025 è possibile presentare istanza per accedere agli incentivi per gli impianti fotovoltaici e mini eolico nelle PMI. Ammessi contributi fino al 50% delle spese. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.
Dal giorno 8 luglio le PMI possono accedere alla piattaforma Invitalia per richiedere i contributi economici previsti per l’installazione di impianti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili: è agevolabile la spesa per la realizzazione di impianti fotovoltaici e mini eolico.
La misura mira a promuovere la transizione energetica attraverso l’autoproduzione di energia, a essere agevolabili non sono esclusivamente gli impianti con pannelli fotovoltaici, quindi a energia solare, ma anche i mini-eolici. Inoltre sono agevolate le spese per la produzione di energia a uso immediato e differito, quindi i contributi sono riconosciuti anche per la realizzazione di sistemi di accumulo, ma comunque solo per autoconsumo, non è ammessa la vendita di energia.
Le risorse messe a disposizione dal MIMIT sono i 178.668.093 euro.
Vediamo chi può richiedere l’incentivo per fotovoltaico e mini eolico e a quanto ammonta il contributo.
Beneficiari degli incentivi per impianti fotovoltaici e mini eolici
I contributi in conto impianti per fotovoltaico e mini eolico sono disciplinati dal decreto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy del 13 novembre 2024. Il decreto attuativo è, invece, stato pubblicato il 30 giugno 2025 e fissa i termini per la presentazione delle domande.
Possono richiedere l’agevolazione le PMI, ma sono esclusi 3 settori:
- Sezione A – Agricoltura, silvicoltura e pesca,
- Sezione B – Attività estrattive,
- Sezione D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata.
Il decreto del MIMIT del 30 giugno, allegato all’articolo, indica in modo preciso tutti i codici Ateco esclusi.
Sono inoltre escluse :
- industrie ad alta intensità energetica;
- le industrie con elevata emissione di CO2.
Come presentare domanda per accedere ai contributi per impianti fotovoltaici e mini eolici
La domanda di agevolazione deve essere presentata esclusivamente in formato elettronico, utilizzando la piattaforma informatica messa a disposizione sul sito Invitalia, a partire dalle ore 12.00 del giorno 8 luglio 2025 e fino alle ore 12.00 del giorno 30 settembre 2025.
Per accedere all’agevolazione, i programmi di investimento devono essere corredati di diagnosi energetica ex ante. La diagnosi deve individuare la potenza dell’impianto da installare e dell’eventuale sistema di stoccaggio, nonché la capacità operativa aggiuntiva installata di energia rinnovabile, parametrati rispetto al fabbisogno energetico dell’unità produttiva.
Spese ammissibili e spese escluse
Le spese ammissibili non devono avere valore inferiore a 30.000 euro, mentre il limite massimo ammissibile è di un milione di euro. Le spese non devono essere anteriori alla data di presentazione del progetto e devono essere sostenute con bonifici in modo da consentire la tracciabilità del pagamento. Il contributo è ammesso anche in caso di leasing, ma nel contratto deve essere prevista la opzione per l’acquisto.
Non sono ammessi al finanziamento costi sostenuti:
- per servizi di consulenza continuativi o periodici o connessi alla consulenza fiscale, alla consulenza legale o alla pubblicità;
- per l’acquisto di beni usati;
- per lavori in economia;
- per l’acquisto o la locazione di terreni e fabbricati;
- relative a pagamenti a favore di soggetti privi di partita IVA;
- relative a prestazioni gestionali;
- effettuate o fatturate al soggetto beneficiario da società con rapporti di controllo o di collegamento;
- relative a singoli beni di importo inferiore a 500 euro, al netto di IVA.
Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo in conto impianti in questa misura:
- 30% delle spese ammissibili per le medie imprese;
- 40% delle spese ammissibili per piccole imprese
- 30% per gli impianti di stoccaggio per l’autoconsumo differito;
- 50% per i costi legati alla diagnosi energetica.
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