Fotovoltaico da balcone quanto costa e quando si risparmia? Tutte le risposte

Patrizia Del Pidio

7 Maggio 2025 - 11:07

Per chi non ha possibilità di installare il fotovoltaico sul tetto, la soluzione potrebbe essere quella di scegliere il fotovoltaico da balcone.

Fotovoltaico da balcone quanto costa e quando si risparmia? Tutte le risposte

Non sempre per chi vuole risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica è possibile installare un impianto fotovoltaico sul tetto di casa. Si tratta, infatti, di una soluzione che può adottare liberamente chi vive in un fabbricato di proprietà o in un’abitazione unifamiliare. La stragrande maggioranza di coloro che vivono in condominio, invece, devo fare i conti con un tetto condiviso e non sufficiente al fabbisogno di tutti.

La soluzione, in questi casi, potrebbe essere il fotovoltaico da balcone che permette l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili a prezzi abbastanza contenuti e potendo contare anche sugli incentivi statali. Ma quanto costa installare un pannello fotovoltaico da balcone, quanto produce e quanto permette di risparmiare? E ancora, quali autorizzazioni sono necessarie per l’installazione e quanto spazio occupa? In questo articolo andremo a rispondere a tutte queste domande fornendo tutte le informazioni necessarie.

Fotovoltaico da balcone, cos’è?

Quando si parla di fotovoltaico da balcone si intende un impianto domestico con dimensioni ridotte composto da pannello, alimentatore o inverter, regolatore per la carica e batteria (se con tecnologia ad accumulo). Il pannello fotovoltaico da balcone, a meno che non si possieda un balcone molto grande, non è in grado di produrre l’energia necessaria per tutta l’abitazione, ma può andare a supplire al consumo degli elettrodomestici (anche dei condizionatori in estate).

Il fissaggio, solitamente, avviene con delle staffe che installano i pannelli lungo la ringhiera: si tratta, quindi, si una soluzione che può essere adottata anche in condominio. Se si sceglie la versione ad accumulo il sistema accumula l’energia quando i raggi solari sono più potenti per poi lasciarla a disposizione anche nelle ore serali e notturne.

Nell’installazione i pannelli devono essere orientati verso sud (se non è possibile, ovviamente, si sceglie la parte più esposta alla luce solare) e si può procedere a posizionarli anche da soli, se si è in possesso delle giuste competenze o se si sceglie un impianto plug&play.

Quanto costa il fotovoltaico da balcone?

Il costo medio dei pannelli da balcone si è molto ridotto negli ultimi anni. Attualmente è variabile dai 600 ai 2.000 euro in base al numero di pannelli che si vuole installare e al fatto che si voglia mettere un sistema di accumulo o meno. A questi costi, poi, vanno aggiunti quelli per la manodopera, ma si deve considerare anche che si può avere diritto a incentivi statali che permettono di recuperare fino al 50% del costo sostenuto.

Per le ristrutturazioni edilizie, infatti, anche per il 2025 sono previste importanti detrazioni:

  • al 36% per la generalità degli edifici;
  • al 50% qualora si intervenga sull’abitazione principale.

Per poter godere delle detrazioni per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, tra l’altro, non servono altri interventi trainanti, ma ricordiamo che è necessario inviare all’Enea una comunicazione entro i 90 giorni dalla conclusione dell’intervento.

Quali autorizzazioni servono?

Per l’installazione dei pannelli non serve una apposita autorizzazione poiché rientrano tra i lavori eseguiti in edilizia libera. Solo le il fabbricato si trova in un centro storico è necessaria la Scia perché in quel caso si rientra negli interventi di manutenzione straordinaria.

Il balcone deve essere considerato come una sorta di prolungamento della casa, e appartiene, quindi, al proprietario dell’immobile che ne può disporre come meglio crede, anche installando i pannelli fotovoltaici. Non serve l’autorizzazione del condominio per procedere. L’articolo 1122 bis del Codice civile prevede, infatti, che ogni condomino possa installare sulle sue parti di proprietà individuale impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili senza chiedere il permesso, a patto di non alterare il decoro architettonico dell’edificio. Anche se non serve l’autorizzazione, lo stesso articolo impone che l’assemblea deve essere informata dei lavori che si effettuano nella proprietà esclusiva.

L’assemblea non può impedire l’installazione dei pannelli, ma potrebbe richiedere di visionare il progetto redatto da un tecnico specializzato a dimostrazione del fatto che non si comprometta la struttura del palazzo.

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