IMU: torna doppia esenzione ai coniugi con residenza diversa

Claudia Cervi

13 Ottobre 2022 - 14:56

Incostituzionale l’esenzione Imu su una sola casa dei coniugi che vivono in Comuni diversi: favorisce le coppie di fatto e penalizza la famiglia. Sentenza storica della Corte Costituzionale.

IMU: torna doppia esenzione ai coniugi con residenza diversa

I benefici prima casa Imu spettano a entrambi i coniugi che vivono in due Comuni diversi. La Corte Costituzionale ribalta il vincolo imposto nell’ottobre 2021 con cui si chiedeva ai coniugi di stabilire quale casa escludere dall’Imu. Secondo i giudici della Consulta si tratta di un vincolo incostituzionale che favorisce le coppie di fatto e penalizza la famiglia.

Esenzione Imu prima casa per entrambi gli immobili

La Corte Costituzionale torna sull’annosa questione della doppia esenzione IMU per i coniugi con residenza diversa. Secondo i giudici della Consulta, il vincolo per l’esenzione in rapporto al nucleo familiare discrimina le unioni civili ed è illegittimo.

In particolare viene considerato illegittimo l’articolo 13, comma 2, quarto periodo, del decreto-legge n. 201/2011:

«Per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile».

Due coniugi con residenza e dimora abituale in due Comuni diversi per ragioni di lavoro e che condividono un’unica abitazione nei giorni liberi dagli impegni professionali hanno diritto all’esenzione IMU per entrambi gli immobili.

Doppia esenzione valutata dai Comuni

Il ripristino del diritto all’esenzione IMU per entrambi gli immobili intestati a persone spostate o unite civilmente servirà a responsabilizzare i Comuni e le autorità preposte ai controlli chiamati a verificare caso per caso quando l’esenzione è legittima e quando invece si tratta di una pratica elusiva per non pagare l’imposta su una seconda casa al mare o in montagna.

Esenzione Imu nel rispetto della Costituzione

La decisione della Corte parte dal presupposto che per contrastare i comportamenti illegittimi di qualcuno non si può negare un diritto a chi rispetta i requisiti di legge.

Le norme antielusive introdotte negli ultimi anni contrastano infatti con l’articolo 31 della Costituzione in cui si legge che «la Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia».

Il vincolo imposto ai coniugi con residenza diversa di scegliere su quale immobile applicare l’esenzione ha favorito le coppie di fatto che hanno potuto beneficiare della doppia agevolazione proprio perché non unite in matrimonio.

La sentenza è stata accolta positivamente anche da Confedilizia, che da tempo aveva sollevato questioni di legittimità sull’uso dell’agevolazione fiscale.
“La sentenza della Corte costituzionale sulla questione Imu prima casa elimina una penalizzazione inaccettabile nei confronti delle famiglie italiane”, sottolinea Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia.

La nuova disposizione potrà essere fatta valere a partire dalla dichiarazione IMU 2022 in scadenza il prossimo 31 dicembre. Ricordiamo che da luglio è disponibile un nuovo modello dichiarativo messo a disposizione dal MEF che può essere trasmesso a partire dal 7 settembre 2022.

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