Il caso di Lukas Neugebauer: l’imprenditore immobiliare viennese che, nonostante la dichiarazione di insolvenza personale, ha continuato a vivere nel lusso, spendendo centinaia di migliaia di euro.
Il mondo del business regala continuamente storie che rasentano il paradosso. L’ultimo caso che sta facendo discutere riguarda Lukas Neugebauer, imprenditore immobiliare viennese soprannominato “Mini-Benko” per la sua somiglianza (non solo fisica) con il più noto René Benko, attualmente in carcere per bancarotta fraudolenta.
Nonostante la dichiarazione di insolvenza personale che dovrebbe aver azzerato il suo patrimonio, infatti, anche Neugebauer avrebbe continuato a mantenere uno stile di vita decisamente incompatibile con la sua situazione finanziaria ufficiale.
Secondo l’accusa della Procura Anticorruzione austriaca (WKStA), l’imprenditore avrebbe speso illegalmente circa 145.361 euro per finanziare il proprio tenore di vita lussuoso, danneggiando così i creditori. Tra le spese più eclatanti figura una vacanza alle Maldive dal costo di 51.000 euro, effettuata dopo l’apertura della procedura di insolvenza. Una cifra che rappresenta da sola più di un terzo del totale delle spese contestate e che dimostra come, per alcuni, il concetto di «difficoltà economiche» possa avere interpretazioni molto elastiche.
Spese di lusso e regali costosi: il metodo Neugebauer
L’inchiesta ha portato alla luce un vero e proprio catalogo del lusso che continuerebbe a caratterizzare la vita di Neugebauer. Dalle costose cene nei ristoranti e club più esclusivi di Vienna agli acquisti presso gioiellerie di prestigio come Cartier, ogni dettaglio racconta di un uomo che non sembra aver rinunciato alle proprie abitudini nonostante la situazione giudiziaria.
Particolarmente interessante è il caso di un viaggio a Parigi, ufficialmente dichiarato come “viaggio d’affari” ma che gli investigatori considerano invece un weekend romantico. Durante questo soggiorno in un hotel di lusso della capitale francese, sarebbero state effettuate spese presso le boutique Fendi e Hermès. Quando interrogato dagli inquirenti, Neugebauer ha sostenuto che si trattasse di “regali per investitori”, ma ha dovuto ammettere di “non poter escludere” che alcuni di questi beni fossero stati utilizzati per uso personale o della sua compagna.
La lista delle spese “discutibili” si allunga ulteriormente con acquisti natalizi per circa 7.000 euro presso Tiffany effettuati il 24 dicembre 2024, a dimostrazione di come anche durante le festività l’imprenditore non abbia saputo rinunciare ai suoi standard di vita elevati. Un dettaglio che stride particolarmente con la dichiarazione di avere un patrimonio pari a zero euro.
Il mistero del milione scomparso e la settimana in carcere
Uno degli aspetti più inquietanti dell’intera vicenda riguarda il prelievo di almeno un milione di euro in contanti dai conti di Neugebauer durante l’anno 2023. Di questa ingente somma, secondo gli investigatori, si sono completamente perse le tracce, alimentando i sospetti su possibili tentativi di occultamento di beni ai creditori.
La strategia difensiva dell’imprenditore, che continua a dichiararsi completamente nullatenente, ha tuttavia mostrato alcune crepe e ha costretto Neugebauer a fare i conti con la realtà. Incapace di pagare “ufficialmente” alcune multe per violazioni del codice della strada, l’uomo ha infatti dovuto scontare una settimana di carcere: un’ironia della sorte che sottolinea le contraddizioni di una vicenda già di per sé surreale.
Come nel caso di René Benko, anche Neugebauer è sospettato di aver ottenuto crediti bancari attraverso valutazioni immobiliari gonfiate artificialmente. I beni in questione risulterebbero ora intestati a una fondazione, un modello operativo che ricorda molto da vicino quello del più famoso collega, detenuto da gennaio scorso.
L’avvocato che rappresenta Neugebauer ha presentato ricorso contro l’accusa e il suo assistito continua a respingere fermamente tutte le imputazioni. Resta quindi valido il principio della presunzione di innocenza, ma il caso solleva interrogativi importanti sui meccanismi di controllo delle procedure di insolvenza e sulla reale efficacia delle misure volte a tutelare i diritti dei creditori quando ci si trova di fronte a patrimoni complessi e potenzialmente occultati.
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